Malchina
Malchina frazione | |
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(IT) Malchina, (SL) Mavhinje | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Trieste |
Comune | Duino-Aurisina |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′04.99″N 13°39′24.98″E |
Altitudine | 180 m s.l.m. |
Abitanti | 239 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 34011 |
Prefisso | 040 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Màlchina (Mavhinje in sloveno) è un centro agricolo, frazione del comune sparso di Duino-Aurisina (TS), nel Friuli-Venezia Giulia.
Costituita da un nucleo storico di costruzioni in stile carsico poste lungo la rotabile che collega i centri del comune posti lungo la fascia confinaria con la Slovenia. Si è espansa nel secondo dopoguerra con la costruzione di abitazioni e piccoli stabilimenti agricoli più moderni. È abitata prevalentemente da una popolazione di lingua slovena.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il primo insediamento sul luogo è databile attorno all'anno 1000, anche se la sua prima menzione avviene nel 1113 col nome di Malchinasella. La chiesa del paese, dedicata a San Nicola venne eretta nel 1305, anche se si suppone che la preesistente chiesa dedicata a Santa Domenica fosse esistente già dal 1000. La zona subì delle incursioni turche tra il 1476 e il 1483.
Nel 1856 divenne comune autonomo (che comprendeva anche Ceroglie, Sistiana e Visogliano).
Il comune di Malchina (codice catastale E849) venne sciolto nel 1928 e fuso con i comuni di Aurisina, Duino, San Pelagio e Slivia, formando il nuovo comune di Duino-Aurisina[1].
Il paese subì la devastazione il 16 agosto 1944, da parte delle truppe naziste, come rappresaglia dell'appoggio dato dalla popolazione ai partigiani.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Malchina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Comitato Turistico Economico Rilke - alberghi-agriturismi-B&B-ristoranti-attività commerciali-svago e tempo libero, su duinotourism.it. URL consultato il 4 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2010).