Luigi Antonio della Ratta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Luigi Antonio Della Ratta)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Luigi Antonio della Ratta
Conte di Caserta
Stemma
Stemma
In carica13591382
PredecessoreFrancesco I della Ratta
SuccessoreFrancesco II della Ratta
TrattamentoConte
Nascitapost 1336
Morte1382
DinastiaDella Ratta
PadreFrancesco I della Ratta
MadreCaterina d'Alneto
ConsorteBeatrice del Balzo
FigliFrancesco II
Luigi
Sandolo
Cicella
ReligioneCattolicesimo

Luigi Antonio della Ratta (post 13361382) è stato un nobile italiano, conte di Caserta.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Antonio della Ratta nacque dopo il 1336 da Francesco I della Ratta (figlio di Diego della Ratta) e Caterina d'Alneto. Fu fedele a Giovanna I d'Angiò e l'appoggiò negli ultimi anni del suo regno. Il 25 novembre 1376 si imbarcò con Roberto Orsini ed altri quaranta cavalieri per scortare a Napoli Ottone IV di Brunswick-Grubenhagen, ultimo marito della regina[1].

Giovanna I mostrò un atteggiamento ostile contro il nuovo papa Urbano VI, così organizzò una delegazione del regno, di cui Luigi Antonio faceva parte, con Niccolò Spinelli, che si recò a Fondi, dove i cardinali che abbandonarono papa Urbano elessero Clemente VII, dando origine allo Scisma d'Occidente. Probabilmente Luigi Antonio «fu anche accusato, quasi sicuramente a torto, dai sostenitori di Urbano VI di aver partecipato alla presunta falsificazione di alcune bolle pontificie per influenzare la regina Giovanna, facendole credere che il papa intendesse privarla del Regno»[1]. Nel 1380, per dare soccorso alle difficoltà finanziarie della sovrana, cedette il feudo di Montorio al Vomano al genero Matteo della Marra, signore di Serino[1].

Giovanna I si sottomise a Carlo III d'Angiò-Durazzo, che aveva invaso il Regno e preteso il trono, col benestare di Urbano VI. Nonostante questo, Luigi Antonio fu uno dei pochi a rimanere fedele alla sovrana, rimanendo ostile a Carlo III ed avviando una politica antiangioina contro di lui, che coinvolse la sua famiglia. Urbano VI lo privò del titolo di conte di Caserta ed i suoi feudi furono donati al nipote Francesco Prignano, che però non ne ebbe mai possesso. Giovanna I chiese il soccorso di Luigi I d'Angiò-Valois, inviando Luigi Antonio in Francia, dove concluse un accordo di successione ereditaria e legittima. Nel frattempo la regina fu fatta prigioniera e Luigi Antonio morì durante una nuova missione diplomatica che avrebbe dovuto sollecitare l'intervento di Luigi[1].

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Della Ratta (famiglia) § Tavola genealogica.

Luigi Antonio della Ratta si sposò con Beatrice del Balzo, dalla quale ebbe tre figli e una figlia[1]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e DBI.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Cutolo, Re Ladislao d'Angiò Durazzano, Napoli, 1969.
  • Berardo Candida Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle provincie meridionali d'Italia vol. 2, Napoli, 1875.
  • Filiberto Campanile, Dell'armi, overo insegne dei nobili, Napoli, 1680.
  • G. Romano, Niccolò Spinelli da Giovinazzo diplomatico del secolo XIV da Archivio storico per le provincie napoletane vol. 26, Napoli, 1901.
  • M. Manfredi, I Diurnali del duca di Monteleone in Rerum Italicarum scriptores vol. 21, Napoli.
  • L. Gayet, Le grand schisme d'Occident vol. 1, Berlino-Firenze-Parigi, 1889.
  • S. Baluze, Vitæ Paparvm Avenionensivm, a cura di Guillaume Mollat, vol. 2, Parigi, 1922.
  • Salvatore Fodale, La politica napoletana di Urbano VI, Caltanissetta-Roma, 1973.
  • Scipione Ammirato, Delle famiglie nobili napoletane, Firenze, 1651.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Caserta Successore
Francesco I della Ratta 13591382 Francesco II della Ratta