Lorenzo Gigli (pittore)

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Lorenzo Gigli (Recanati, 1896San Fernando (Buenos Aires), 1983) è stato un artista, pittore e incisore italiano naturalizzato argentino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

infanzia e studi[modifica | modifica wikitesto]

Lorenzo Gigli nacque a Recanati nel 1896. Il 1906 la sua infanzia fu segnata dalla morte del padre, che lo obbligò a lavorare già a 10 anni, mantenendo però l'amore per il disegno. Fu però nel 1913 che la madre lo mandò dallo zio a Buenos Aires, dove si iscrisse presto alla Accademia di belle arti, conseguendo il diploma con Pio Collevadino[1]

1919-1925: Le prime mostre ed il viaggio in Europa[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1919 Gigli espose per la prima volta al Salone Nazionale di Buenos Aires, dove nel 1924 vinse il primo premio per il bianco e nero ed il secondo premio per il colore. Nello stesso anno fu inserito in una mostra di pittori italiani dove viene esposta l'opera Pànico[1].

Nel 1924 partì per un viaggio di formazione in tutta Europa dove visitò i più importanti luoghi museali di Portogallo, Spagna, Francia, Italia ed Inghilterra, e tornato a Buenos Aires nel 1925 sposò la pittrice Maria Teresa Valeiras[1].

1926-1931: Il nuovo viaggio in Italia e la residenza recanatese[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1926 Lorenzo Gigli e Maria Teresa Valeiras partirono nuovo viaggio in Italia che li vide risiedere a Recanati fino al 1930. In questo periodo Gigli si dedicò a ritratti e squarci di vita contadina uniti ai paesaggi della sua infanzia. Di questo periodo fu il quadro I Falciatori, donato al Comune di Recanati. Proprio a Recanati nel 1929 partecipò con molte esposizioni ai festeggiamenti del giugno leopardiano, mentre nel 1928 aveva partecipato alla XVI Esposizione internazionale d'arte di Venezia dove espose il dipinto intitolato Maternità rurale, e di nuovo alla XVII Esposizione internazionale d'arte di Venezia del 1930 con il quadro La Famiglia[1].

Nel 1931 espose alla I Quadriennale nazionale d'arte di Roma. Presso la Galleria Nicodemi di Milano realizzò invece una mostra personale curata da Giorgio Nicodemi, ottenendo apprezzamenti da Ardengo Soffici e Carlo Carrà[1]. Fu proprio nel 1931 che terminò il suo soggiorno italiano, dopo una importante mostra presso La Camerata degli Artisti a Roma che lo vide presentare una personale con più di 300 opere presentate da Remigio Strinati[1].

1931-1983: La carriera in Argentina e le mostre nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1931 Lorenzo Gigli tornò a Buenos Aires, dove ottenne una cattedra alla Accademia di belle arti, nella sezione di Architettura. Di questo periodo furono i disegni policromi, alcuni dei quali esporrà anche a Recanati nella mostra d'arte antica e moderna del 1934, mentre presso il XXIV Salone nazionale di Buenos Aires espose il quadro intitolato Figuras. Da qui iniziarono una lunga serie di mostre tra Argentina, Italia e Stati Uniti[1].

Nel 1983 morì a San Fernando, in provincia di Buenos Aires.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Armando Ginesi, 2006 pg.268

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN89204183 · ISNI (EN0000 0000 6215 3652 · SBN UMCV045420 · BAV 495/216105 · WorldCat Identities (ENviaf-89204183