Long Live the Angels

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Long Live the Angels
album in studio
ArtistaEmeli Sandé
Pubblicazione11 novembre 2016
Durata51:52
Dischi1
Tracce16
GenerePop
Contemporary R&B
EtichettaVirgin
ProduttoreMac & Phil, Mojam, Chris Loco, Naughty Boy, TMS, Jonny Coffer
Registrazione2013–2016
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 300 000+)
Emeli Sandé - cronologia
Album precedente
(2012)
Album successivo
(2019)
Logo
Logo del disco Long Live the Angels
Logo del disco Long Live the Angels
Singoli
  1. Hurts
    Pubblicato: 16 settembre 2016
  2. Breathing Underwater
    Pubblicato: 4 novembre 2016
  3. Highs & Lows
    Pubblicato: 17 marzo 2017

Long Live the Angels è il secondo album in studio della cantante britannica Emeli Sandé, pubblicato l'11 novembre 2016 dalla Virgin Records.[2]

Critica e accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Long Live the Angels ha ricevuto recensioni generalmente favorevoli dalla critica.

Con cinque stelle su cinque The Daily Telegraph poiché trova Long Live the Angels «un emozionante secondo album che afferma Sandé come un talento singolare.» osservando inoltre che «è qualcosa di speciale, il suono di una cantautrice dotata e adulta che utilizza tutti gli strumenti a sua disposizione per rimettere insieme il proprio cuore».[3] The Independent descrive che «gli aspetti più interessanti dell'album si ritrovano in arrangiamenti meno ripetitivi, [.....] sistemandosi in un ambiente folk-soul chiaramente influenzato da Tracy Chapman».[4]

Jon Pareles di The New York Times scrive «Il ritorno è lucido e ordinato, ponendo al centro tutta l'espressività della sua voce. Potrebbe facilmente oltrepassare; ha delicatezza, volume, grana, grana, melismi e sfumature ritmiche e sornione ogni volta che ne ha bisogno. Ma lei ambienta le sue canzoni piuttosto che sopraffarle [.....] Intrecciare amore, fede e musica, come fa la Sandé attraverso gran parte dell'album, è un'idea collaudata nel tempo. Ma è anche un'idea costante e meritevole, specialmente quando viene portata via con una grazia immancabile».[5]

La collaboratrice di Pitchfork, Katherine St. Asaph, ha ritenuto che «troppo di Long Live the Angels appare solo pomposo [....] Sandé canta, bene e in modo intercambiabile, su una dozzina di tracce di maestoso ma amorfo buio - il tipo di drammatico soprannominato da The Guardian, nel 2011, 'il nuovo noioso'».[6] Barry Nicolson di NME ha scritto che "naturalmente, a 15 tracce, non mancano le ballate zuccherose di X Factor [....] Sandé ha chiaramente le carte in regola per distinguersi nella sofisticata corsa agli armamenti della musica pop moderna, ma vorresti comunque che non cadesse così facilmente nel cliché".[7]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Selah – 2:29 (Adele Emely Sandé)
  2. Breathing Underwater – 4:22 (Adele Emely Sandé, Chris Crowhurst)
  3. Happen – 3:35 (Adele Emely Sandé)
  4. Hurts – 3:58 (Adele Emely Sandé, James Murray, Mustafa Omer, Matthew Holmes, Philip Leigh)
  5. Give Me Something – 3:52 (Adele Emely Sandé, Chris Crowhurst, Matthew Holmes, Philip Leigh)
  6. Right Now – 2:14 (Adele Emely Sandé)
  7. Shakes – 2:49 (Adele Emely Sandé, Shahid Khan)
  8. Garden – 4:02 (Adele Emely Sandé, Chris Crowhurst, Timothy Elpadaro Thedford, Áine Zion)
  9. I'd Rather Not – 3:49 (Adele Emely Sandé)
  10. Lonely – 3:33 (Adele Emely Sandé)
  11. Sweet Architect – 3:19 (Adele Emely Sandé, Jonny Coffer, Mustafa Omer, James Murray)
  12. Tenderly – 3:22 (Adele Emely Sandé, Matthew Holmes, Philip Leigh, J. Sande)
  13. Every Single Little Piece – 4:03 (Adele Emely Sandé, Matthew Holmes, Philip Leigh)
  14. Highs & Lows – 3:14 (Adele Emely Sandé, Tom Barnes, Peter Kelleher, Ben Kohn, Wayne Hector)
  15. Babe – 3:15 (Adele Emely Sandé, Matthew Holmes, Philip Leigh)
Tracce bonus nell'edizione deluxe
  1. Kung Fu – 3:57 (Adele Emely Sandé, Jonny Coffer)
  2. Somebody – 2:43 (Adele Emely Sandé, Jonny Coffer)
  3. This Much Is True – 3:32 (Adele Emely Sandé)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2016) Posizione
massima
Regno Unito[10] 26

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ BRIT Certified, su BPI. URL consultato il 5 settembre 2020.
  2. ^ Emeli Sandé - Long Live the Angels (Deluxe), su iTunes. URL consultato il 3 novembre 2016.
  3. ^ (EN) Neil McCormick, Emeli Sandé finds heartbreak on a higher plane – review, in The Telegraph, 10 novembre 2016. URL consultato il 23 settembre 2019.
  4. ^ (EN) Album reviews: Emeli Sandé, Sting, Alicia Keys, Simple Minds, su The Independent, 9 novembre 2016. URL consultato il 23 settembre 2019.
  5. ^ (EN) Jon Pareles, Emeli Sandé’s ‘Long Live the Angels’ Is Uncluttered and Strong, in The New York Times, 9 novembre 2016. URL consultato il 23 settembre 2019.
  6. ^ (EN) Emeli Sandé: Long Live the Angels, su Pitchfork. URL consultato il 23 settembre 2019.
  7. ^ (EN) Barry Nicolson, Emeli Sandé - 'Long Live The Angels' Review, su NME. URL consultato il 23 settembre 2019.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Emeli Sandé - Long Live The Angels, su australian-charts.com, Hung Medien. URL consultato il 17 febbraio 2017.
  9. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 18 November 2016 - 24 November 2016, su officialcharts.com, Official Charts Company.
  10. ^ (EN) The Official Top 40 Biggest Albums of 2016, su officialcharts.com, Official Charts Company.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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