Linea B (metropolitana di Buenos Aires)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Linea B
Logo
Logo
Stazione De los Incas -Parque Chas
ReteMetropolitana di Buenos Aires
StatoBandiera dell'Argentina Argentina
CittàBuenos Aires
Apertura1930
Ultima estensione2003
GestoreMetrovías
Caratteristiche
Stazioni17
Lunghezza13 km
Distanza media
tra stazioni
700 m
Tempo di percorrenza25 min
Trazione550 V CC tramite linea aerea e terza rotaia
Scartamento1 435 mm
Materiale rotabileMitsubishi Eidan 500
CAF serie 6000
Mappa della linea
pianta
pianta

La linea B della metropolitana di Buenos Aires è una linea di metropolitana che venne aperta al pubblico il 17 dicembre 1930 e serve la città di Buenos Aires, in Argentina. Si estende su 11,8 km tra Leandro N. Alem e Juan Manuel de Rosas, stazione quest'ultima che venne inaugurata il 26 luglio 2013.

Negli ultimi anni, la linea si è guadagnata il titolo di "linea più utilizzata di Buenos Aires". Inoltre è stata la prima linea ad avere in dotazione presso le sue stazioni di tornelli di uscita ed entrata e le scale mobili.

Durante gli scavi della stazione Leandro N. Alem, furono ritrovati i resti di un elefante americano risalente all'era del Quaternario. I resti furono inviati al Museo de Ciencias Naturales de La Plata. Molti anni dopo durante la costruzione del prolungamento in direzione De los Incas - Parque Chas venne ritrovato un fossile di Glyptodon, che attualmente è in mostra presso la stazione Tronador - Villa Ortúzar.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'interno di una carrozza della linea B nel 1938.
Un treno della Linea B prima del cambio di colore
Un treno della Linea B dopo il cambio di colore

Nel 1912 il Congresso Nazionale approvò la legge 8870 per la costruzione di una linea che collegasse Correo Central alla Ferrocarril Central de Buenos Aires, attraverso un tunnel di 8,7 km. La legge venne approvata in modo che la linea potesse decongestionare il traffico del centro della città.

Solo il 17 dicembre 1927 a New York, venne firmato l'accordo finanziario per la costruzione della linea, fra Teofilo Lacroze, il presidente del Banco de la Nación Thomas Estrada, Luis J. Rocca amministratore delegato del Ferrocarril Terminal de Buenos Aires e le banche Harris e Forbes.

Originariamente la linea si chiamava Ferrocarril Terminal Central de Buenos Aires. La prima tratta tra Federico Lacroze e Callao fu inaugurata il 17 ottobre 1930 ed era lunga 7,021 km. Al viaggio inaugurale era presente il presidente argentino José Félix Uriburu. Il 22 giugno dell'anno successivo la linea venne estesa fino alla stazione Carlos Pellegrini. Infine, la linea fu completata e inaugurata il 1º dicembre 1931, quando la metropolitana giunse fino alla stazione di Leandro N. Alem.

Il sistema adottato per l'alimentazione è quello a terza rotaia, a 600 V CC.

Rinnovamento della linea[modifica | modifica wikitesto]

Il rinnovamento della linea iniziò nel 1995, con la totale sostituzione del materiale rotabile sostituito da 128 treni costruiti dalla Mitsubishi. Successivamente si provvide anche al rinnovamento delle stazioni, della pavimentazione, delle pareti e di tutte le segnaletiche presenti all'interno[1].

Il nuovo millennio[modifica | modifica wikitesto]

Con l'inizio del nuovo millennio, sulla Linea B vennero aperte due nuove stazioni, Tronador - Villa Ortúzar e De los Incas - Parque Chas, aperte il 9 agosto 2003, portando la lunghezza della linea a 10,5 km e un totale di 15 stazioni.

I lavori di prolungamento della linea tra Av. de los Incas e Av. Monroe, per un totale di 2 km, iniziarono il 19 novembre 2004. Durante i lavori vi fu il crollo di una parte della sezione di scavo, dove tre operai rimasero feriti[2].

La realizzazione di due stazioni, Echeverría e Villa Urquiza, ha provocato polemiche nel caso della seconda in quanto si è deciso di cambiarne il nome in Juan Manuel de Rosas. Entrambe le stazioni avrebbero dovuto essere inaugurate il 30 giugno 2013,[3] ma la data venne posticipata[4]. Questo nuovo prolungamento venne aperto il 26 luglio 2013.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

La linea è elettrificata tramite terzo binario a 600 volt a corrente continua a differenza delle Linee C, D ed E che sono elettificate tramite linea aerea con tensione a 1500 volt a corrente continua, e diversamente dalla Linea A che è elettrificata tramite linea aerea con tensione a 1100 volt a corrente continua.

È composta in totale da 17 stazioni e si estende per 13 km.

Materiale rotabile[modifica | modifica wikitesto]

In un primo tempo la linea utilizzava 56 treni Metropolitan Cammell, prodotti in Gran Bretagna. Avevano la struttura in metallo e due carrelli, verniciati di color crema e rosso e una capienza di 47 persone sedute. Ogni vettura aveva 3 porte scorrevoli a due ante per lato, l'apertura e la chiusura era comandata manualmente dal controllore; i due motori avevano la potenza di 105 CV. Successivamente vennero acquistati 20 treni Osgood-Bradley di produzione americana. Tra il 1965 e il 1967 vennero acquistati 14 treni Fabricaciones Militares e tra il 1977 e il 1979 20 treni con motori Siemens da 195 CV.

Dal 1995 il materiale rotabile su questa linea venne totalmente sostituito; il cambio dei treni coincise con il cambio del concessionario delle linee metropolitane dell'intera città. Vennero acquistati 128 treni della Mitsubishi, composti da 6 casse ciascuno, prodotti dal 1959 in Giappone. Questi treni sostituirono i treni presenti all'epoca sulla linea: i Metropolitan Camell acquistati nel 1930, gli Osgood Bradley acquistati nel 1931, e i Siemens-Fabricaciones Militares acquisiti nel tra gli anni '60 e '70. I 128 treni Mitsubishi vennero acquistati di seconda mano, erano infatti operanti nella città di Tokyo, precisamente nella Linea Marunouchi ed erano in ottimo stato di conservazione. Una volta arrivati in Argentina i treni vennero sottoposti ad una serie di modifiche tra cui il colore delle carrozze che passò dal rosso originario al giallo simbolo del subte.

Nel 2013 sono stati acquistati 36 treni CAF 5000, gli stessi usati nella Metropolitana di Madrid, con l'obiettivo di rafforzare la flotta e consentire l'apertura delle stazioni Echeverría e Juan Manuel de Rosas senza allungare le frequenze dei treni[5].

Stazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nell'elenco che segue, a fianco ad ogni stazione, sono indicati i servizi presenti e gli eventuali interscambi ferroviari:

Rappresentazione grafica
Treno modello CAF 5000
Particolare della fermata Malabia
Fermata Apertura Interscambi Note
Leandro N. Alem 1º dicembre 1931
Florida 15 dicembre 1931
Carlos Pellegrini 15 dicembre 1931
Uruguay
Callao 17 ottobre 1930
Pasteur - AMIA
Pueyrredón 22 giugno 1931
Carlos Gardel 17 ottobre 1930
Medrano
Ángel Gallardo
Malabia - Osvaldo Pugliese
Dorrego Stazione ferroviaria
Federico Lacroze
Tronador - Villa Ortúzar 9 agosto 2003
De los Incas - Parque Chas
Echeverría 26 luglio 2013
Juan Manuel de Rosas Stazione di General Urquiza
* Apertura nel 2014

Incidenti[modifica | modifica wikitesto]

Sulla linea B sono avvenuti molti incidenti:

  • il 5 febbraio 1991, 15 persone rimasero ferite in seguito a un tamponamento a catena tra treni nella stazione di ,
  • nell'agosto del 1993 due treni si scontrarono nella stazione di Ángel Gallardo; 72 persone rimasero ferite,
  • nel marzo 1995 un treno perse il controllo continuando la corsa lungo il tunnel fino a schiantarsi contro la coda di un altro treno. L'incidente provocò 70 feriti,
  • pochi mesi dopo lo scontro tra i due treni, del marzo 1995, un nuovo scontro provocò 49 feriti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ metrovias.com.ar, http://www.metrovias.com.ar/v2/InfraDesa-192.asp?op=2&Item=1&Lang=.
  2. ^ (ES) Derrumbe en obra de construcción: tres heridos“, su 26noticias.com.ar, 4 marzo 2012.
  3. ^ (ES) Inaugurarían Echeverría y Juan Manuel de Rosas el 30 de junio“, su enelsubte.com, 2 maggio 2013.
  4. ^ (ES) Decorando Echeverría y Rosas“, su enelsubte.com, 4 febbraio 2013.
  5. ^ (ES) Primeros días de los CAF 5000 en servicio“, su enelsubte.com, 29 aprile 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Trasporti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di trasporti