Limes Tripolitanus

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Limes Tripolitanus
limes africano
La frontiera africana (marrone scuro) nel tardo II secolo d.C. Settimio Severo ampliò il limes Tripolitanus drasticamente (colore marroncino). Vi fu anche, per un breve periodo, la presenza militare romana nella capitale dei Garamanti Garama nel 203 (marrone chiaro). Gran parte di successi di queste campagne militari si deve al legatus legionis della legio III Augusta, Quinto Anicio Fausto.
Localizzazione
Stato attualeBandiera della Tunisia Tunisia Bandiera della Libia Libia
Coordinate30°08′30″N 9°30′30″E / 30.141667°N 9.508333°E30.141667; 9.508333
Informazioni generali
Tipostrada militare romana affiancata da forti e fortini ausiliari, burgi, ecc.
CostruzioneCommodo-V secolo (Vandali)
Condizione attualenumerosi resti antichi rinvenuti in varie località.
InizioFossatum Africae
Finelimes della Cireanica
Informazioni militari
UtilizzatoreImpero romano
Funzione strategicaprotezione frontiera meridionale dell'Impero romano
vedi bibliografia sotto
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Il limes Tripolitanus fu l'ultimo tratto di limes africanus ad essere organizzato nella regione omonima. Il primo imperatore che attuò questo processo fu Commodo.[1] Fu però Settimio Severo, imperatore "africano" di Leptis Magna, a portare l'Impero romano alla sua massima espansione in Africa settentrionale ed a rivolgere particolare attenzione al limes di questo settore.[2] Si trattava di un sistema di difese a protezione soprattutto delle tre più importanti città (commerciali) della costa (da cui il nome di Tripolitania): Sabratha, Oea e Leptis Magna.[3] Rimase attivo fino alla conquista vandala, che occupò però solo la fascia di costa settentrionale (nel 455[4]), e potrebbe essere stato "riattivato" in parte dopo la re-conquista bizantina di Giustiniano del 533.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Limes romano e Tripolitania.

Questo limes fu creato per la protezione del retroterra delle città costiere di Oea, Sabratha e Leptis Magna, e la sorveglianza delle rotte carovaniere del Fezzan e del paese dei Garamanti fino ai territori sub-sahariani. L'inizio della sua costruzione iniziò dopo Augusto. Attorno al 50 un certo Settimio Flacco, fece una prima spedizione che raggiunse l'attuale Fezzan. I Romani però preferirono non annettere i territori dei Garamanti, preferendo sedurli con il commercio di beni e minacciarli con la forza delle armi. Sembra però che i Garamanti compirono una nuova incursione verso la costa nel 69, quando si unirono alla città di Oea (l'attuale Tripoli) contro la vicina Leptis Magna.

Da questo momento, avendo i Romani sperimentato quanto fosse difficile combattere nell'aridità del deserto, preferirono trovare con i popoli nomadi dell'area una soluzione pacifica, in cui i Garamanti divennero una popolazione "cliente". Da qui la creazione del primo tratto di limes Tripolitanus. Il primo forte fu costruito presso Thiges nel 75. Il limes fu ampliato soprattutto sotto gli imperatori Adriano e Settimio Severo (attraverso il suo legatus Quinto Anicio Fausto negli anni 197-201). All'organizzazione del limes è legato lo sviluppo della città romana di Ghirza dopo il 200, quando l'imperatore Settimio Severo (di Leptis Magna) riorganizzò l'intero sistema del vicino limes Tripolitanus, avendo lo stesso inviato numerosi veterani nella zona a coltivare le terre, prima aride. Furono, quindi, costruite dighe e cisterne nello wadi attorno a questa località, ancora oggi visibili, come pure sei fattorie fortificate (centenaria), due delle quali particolarmente grandi.

Con Diocleziano il limes fu parzialmente abbandonato e la difesa del territorio fu affidato ai cosiddetti soldati-agricoltori. Il limes sopravvisse comunque, come efficace protezione, fino al periodo bizantino, ancora una volta ristrutturato dall'imperatore Giustiniano I nel 533.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Mappa del tratto di limes Tripolitanus

Il limes era composto principalmente da:

Dopo lo scioglimento della III legione nel 238, la difesa della Tripolitania fu affidata ad unità ausiliarie, vexillationes e numeri. Sotto Filippo l'Arabo furono creati nuovi fortini (centenarii) come a Gasr Duib.[8] Le iscrizioni latine mostrano che l'organizzazione militare subì alcune modifiche, pur restando le forze del limes Tripolitanus alle dipendenze del governatore della Numidia. Sembra infatti che per il nuovo comando militare fu creato un Praepositus limitis Tripolitanae e che il limes in questione fu a sua volta diviso in sub-settori: ad esempio la regione di Gasr Duib fu chiamata limes Tentheitanus ed affidata ad un tribunus militum.

Il sistema militare romano della Tripolitania fu notevolmente ridotto e riorganizzato tra il 259 ed il 263, quando Bu Njem fu evacuato ordinatamente. Questa ridistribuzione avvenne senza alcuna traccia di un cambiamento significativo nella situazione locale. Generalmente si pensa che il dispositivo fu ridotto al fine di ridistribuire le truppe nelle zone più a rischio. E la ricostituzione della legio III Augusta non impedì però nuovi e gravi disordini dopo il 253.

Difficile credere che le forze militari di soldati agricoltori, installate in Africa come limitanei lungo il limes Tripolitanus, possa essere accaduto al tempo di Alessandro Severo. Questo fatto, come sottolineato da André Chastagnol, appare come uno degli anacronismi che costellano la Historia Augusta. Il termine, infatti, di limitanei come "soldati-contadini" appare solo in epoca più tarda.[9]

Struttura: forti, fortini, torri e valli[modifica | modifica wikitesto]

Il limes africano con le postazioni militari principali (in rosso) delle province occidentali dell'Africa proconsolare e delle Mauritanie.
Lo stesso argomento in dettaglio: Limes africano.

A tal proposito qui sotto troverete una tabella/legenda che riporta un elenco di postazioni militari del limes Tripolitanus in epoca imperiale:[10][11]

Forte/burgus
lungo il limes
località antica località moderna dal al Misure Unità ausiliarie presenti
in differenti periodi
Mappe o foto
Forte ausiliario[12] Thiges Griss[12] Nerva[12] inizi V secolo?
Postazione militare Civitas Nybgeniorum[13] Ksar el Asker[13] Traiano[13] inizi V secolo?
Postazione militare Ksar el Ahmeur Traiano? inizi V secolo?
Torre Turris Tamalleni[14][15] Telmin[14] Adriano?[14] inizi V secolo?
Forte Aquae Tacapitanae[16] Hamma[16] Augusto[17] inizi V secolo? vexill. legio III Augusta[16]
Fortino Henchir Temassine 30 × 25 m = 0,08 ha
Fortino Henchir el-Hadjar[18] 0,15 ha
Clausura Clausura Tebaga Djebel Tebaga 17 km
Fortino Benia Guedah Ceder[19] Benia Guedah Ceder 0,24 ha
Fortino Henchir Krannfir[20] Henchir Krannfir 0,08 ha
Fortino Bezereos
(o Vezeros[15])
Sidi Mohammed Ben Aissa Commodo/
Settimio Severo[21]
inizi V secolo? 0,32 ha[22] vexill. legio III Augusta[23]
Fortino Ksar Tabria
[24]
Ksar Tabria 0,36 ha
Fortino
(fortino)
Ksar Chetaoua[25] Ksar Chetaoua 0,05 ha
Centenarium
(fortino)[15]
Tibubuci[11][26] Qsar Tarcine[11][26] Traiano?[27] inizi V secolo?[26] 0,15 ha[28]
Fortino Tisavar[11][15] Wadi Ghaylan Commodo[29] inizi V secolo? 0,12 ha[22] vexill. legio III Augusta[30]
Fortino Bir Mahalla Wadi bel Recheb Diocleziano?
Fortino Benia bel Recheb Gefara IV secolo 40 × 40 m = 0,16 ha
Clausura Clausura Skiffa Wadi Skiffa I secolo (?) fine VI secolo (?) 1,70 km
Fortino Talalati[11][15][31] Ras el Aïne[11] 263 inizi V secolo?[32]
Forte Tillibari Remada[15] Adriano[33]
o Commodo?
inizi V secolo? 1,1 ha[34] Coh.II Flavia Afrorum[35]
Fortino[36] Si-Aoun[15][36] Settimio Severo[36] inizi V secolo?
Forte[15][36] Cidamus Gadames[15][36] Settimio Severo[36][37] fine III secolo? vexill. legio III Augusta[37]
Fortino[15] Dehibat Settimio Severo? inizi V secolo?
Fortino?[36] Tentheos[36] Settimio Severo? inizi V secolo?
Fortino?[36] Auru[36] Settimio Severo? inizi V secolo?
Fortino[36] Thenadassa[15] Ain Wif[36] Settimio Severo[36][38] inizi V secolo? vexill. legio III Augusta[38]
Coh.II Hamiorum[38]
Forte? Tarhunah[39] Settimio Severo? inizi V secolo? parla di tre fanti[39]
Forte? Mesphe 70 km Ovest di
Leptis Magna
Settimio Severo? inizi V secolo?
Centenarium
(fortino)[15][28]
Gasr Duib[15][31] Settimio Severo/
Filippo l'Arabo?[40]
inizi V secolo? 0,22 ha[28]
Centenarium
(fortino)[41]
Gasr Uames[15][31] Settimio Severo? inizi V secolo?
Clausura Hadd-Hajar Gebel Nefusa I secolo/II secolo (?) Tarda antichità ca. 6,80 km
Forte? Mizda[31] Settimio Severo? inizi V secolo?
Fortino? Nasmah Settimio Severo? fine III secolo?
Fortino?[31] Bi’r Duraydir[31] Settimio Severo? fine III secolo? si parla di un tribunus[42]
Fortino[15] Beni Ulid[15] Settimio Severo? fine III secolo?
Fortino?[31] Gasr Bularkan[15][31] Settimio Severo? fine III secolo?
Fortino[15] Gasr Banat[15] Settimio Severo? fine III secolo?
Centenarium
(fortino)[41]
Shemen[15] Settimio Severo? fine III secolo?
Fortino[15][31] Faschia[15][31] Settimio Severo? fine III secolo?
Fortino[15][31] Ghirza[15][31] Settimio Severo? fine III secolo?
Fortino[15][36] Gasr Zerzi[15][36] Settimio Severo[36] fine III secolo?
Forte[15] Bu Njem[15] Settimio Severo[31]
(nel 201[7])
fine III secolo? 1,25 ha[34] vexill. legio III Augusta[15][36]
Fortino[15][36] Gheriat Schergia[15][36] Settimio Severo[36] fine III secolo?
Forte[15][36] Gheria el-Gharbia[15][36] a) 201 d.C.;
b) non prima del 360/380 d.C.
a) intorno al 275 d.C.;[43]
b) entro il 455 d.C.
2,40 ha ha[44]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lidiano Bacchielli, La Tripolitania, in "Storia Einaudi dei Greci e dei Romani", Geografia del mondo tardo-antico, vol.20, Milano, Einaudi, 2008, p.341.
  2. ^ Lidiano Bacchielli, La Tripolitania, in "Storia Einaudi dei Greci e dei Romani", Geografia del mondo tardo-antico, vol.20, Milano, Einaudi, 2008, p.342.
  3. ^ Lidiano Bacchielli, La Tripolitania, in "Storia Einaudi dei Greci e dei Romani", Geografia del mondo tardo-antico, vol.20, Milano, Einaudi, 2008, p.339.
  4. ^ a b Lidiano Bacchielli, La Tripolitania, in "Storia Einaudi dei Greci e dei Romani", Geografia del mondo tardo-antico, vol.20, Milano, Einaudi, 2008, p.348.
  5. ^ L.Harmand, L'Occident romain, Gaule, Espagne, Bretagne, Afrique du Nord, Paris, 1960-1970, pp.262-289.
  6. ^ A.Di Vita, G.Di Vita-Evrard, L.Bacchielli, La Libye antique, 1998, pp.25-26.
  7. ^ a b Jean-Michel Carrié, Eserciti e strategie, in Storia dei Greci e dei Romani, vol. XVIII, Einaudi, 2008, p. 91.
  8. ^ G.Di Vita-Evrard, "Gasr Duib: construit ou reconstruit sous les Philippes", dans L'armée et les affaires militaires, in IV colloque international d'histoire et d'archéologie de l'Afrique du Nord, CTHS, Paris, 1991, pp. 427-444.
  9. ^ Y. Le Bohec, L'armée romaine sous le Bas-Empire, Paris, 2006, p.144 e 146.
  10. ^ C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, pp.259-295.
  11. ^ a b c d e f G.Webster, The roman imperial army of the first and second centuries A.D., London & Oklahoma 1998, pp.90-91.
  12. ^ a b c CIL VIII, 23166.
  13. ^ a b c AE 1910, 21; AE 1910, 22.
  14. ^ a b c CIL VIII, 83 (p 2347).
  15. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag Lidiano Bacchielli, La Tripolitania, in "Storia Einaudi dei Greci e dei Romani", Geografia del mondo tardo-antico, vol.20, Milano, Einaudi, 2008, p.341 (mappa).
  16. ^ a b c CIL VIII, 22786a; CIL VIII, 22786b.
  17. ^ AE 1905, 185; AE 1989, 97 databile al 13; IGLTyr 26.
  18. ^ Pol Trousset: Recherches sur le limes Tripolitanus, du Chott el-Djerid à la frontière tuniso-libyenne. (Etudes d'Antiquites africaines). Éditions du Centre national de la recherche scientifique, Paris 1974, ISBN 2-222-01589-8, S. 59–60.
  19. ^ René Cagnat: L’Armée romaine d’Afrique et l’occupation militaire de l’Afrique sous les empereurs, Paris, Impr. nationale, 1912.
  20. ^ René Cagnat: La frontière militaire de la Tripolitaine X l'époque romaine. In: Mémoires de l'Institut national de France. Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, Band 39, Paris 1914, S. 77–109; hier: S. 91–92.
  21. ^ AE 1928, 22; AE 1922, 53.
  22. ^ a b C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.278.
  23. ^ ILTun 58; AE 1909, 151.
  24. ^ David J. Mattingly: „Tripolitania“, Taylor & Francis, 2005, ISBN 0-203-48101-1, fig. 159.
  25. ^ Pol Trousset: Recherches sur le limes Tripolitanus, du Chott el-Djerid à la frontière tuniso-libyenne. (= Etudes d'Antiquites africaines). Éditions du Centre national de la recherche scientifique, Paris 1974, ISBN 2-222-01589-8, S. 89.
  26. ^ a b c CIL VIII, 22763.
  27. ^ CIL VIII, 22763a.
  28. ^ a b c C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.289.
  29. ^ CIL VIII, 11048 (p 2301).
  30. ^ AE 1978, 887.
  31. ^ a b c d e f g h i j k l m C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, pp.280-281.
  32. ^ CIL VIII, 22767; CIL VIII, 22768.
  33. ^ Consulta Livius.org.
  34. ^ a b C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.275.
  35. ^ AE 1975, 870.
  36. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.281.
  37. ^ a b AE 1960, 264; IRT 909.
  38. ^ a b c AE 1950, 126.
  39. ^ a b IRT 875.
  40. ^ C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.285.
  41. ^ a b C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.288.
  42. ^ IRT 886c,d, f, i, k.
  43. ^ Michael Mackensen: Das severische Vexillationskastell Myd(---) und die spätantike Besiedlung in Gheriat el-Garbia (Libyen). Bericht über die Kampagne im Frühjahr 2010. In: Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts, Römische Abteilung 117, 2011, p. 247–375; qui: p. 249.
  44. ^ Michael Mackensen: Das severische Vexillationskastell Myd(---)/Gheriat el-Garbia am „limes Tripolitanus“ (Libyen). Bericht über die Kampagne 2009. In: Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts, Römische Abteilung 116, 2010, p. 363–458; qui: p. 389.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

fonti primarie
storiografia moderna
  • L.Bacchielli, La Tripolitania, in "Storia Einaudi dei Greci e dei Romani", Geografia del mondo tardo-antico, vol.20, Milano, Einaudi, 2008.
  • C.Daniels, Il mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989.
  • A.Di Vita, G.Di Vita-Evrard, L.Bacchielli, La Libye antique, 1998. ISBN 2-85620-400-7
  • G.Di Vita-Evrard, "Gasr Duib: construit ou reconstruit sous les Philippes", dans L'armée et les affaires militaires, in IV colloque international d'histoire et d'archéologie de l'Afrique du Nord, CTHS, Paris, 1991.
  • L.Harmand, L'Occident romain, Gaule, Espagne, Bretagne, Afrique du Nord, Paris, 1960-1970.
  • Y. Le Bohec, L'armée romaine sous le Bas-Empire, Paris, 2006.

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