Laura Bon
Laura Bon (Torino, 24 ottobre 1825 – Venezia, 24 luglio 1904) è stata un'attrice teatrale italiana celebre anche per essere stata l'amante di Vittorio Emanuele II.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di due attori, Francesco Augusto Bon (1788-1858) e Luigia Ristori (1795-1845, vedova di Luigi Bellotti), sorellastra di Luigi Bellotti Bon (1820-1883), iniziò l'attività di famiglia per poi essere notata a Torino, nel 1844, dal principe Vittorio Emanuele, futuro re d'Italia, di cui divenne l'amante. Lasciate le scene nel 1849, Laura Bon visse nel Castello di Moncalieri e dalla loro relazione, dopo un parto prematuro, nacque una bambino morto durante l'infanzia e una figlia illegittima Emanuela Roverbella (1853-1895).
Vittorio Emanuele era sposato con Maria Adelaide dalla quale aveva già avuto quattro figli. Altri due li aveva avuti da un'altra amante, Rosa Vercellana, che ospitava nella Palazzina di caccia di Stupinigi. A causa della gelosia manifestata verso la bela Rosin, la Bon fu liquidata e costretta a lasciare il Piemonte.
Tornò allora sulle scene e nel 1858, a Firenze, recitò la Medea di Niccolini: durante lo spettacolo i liberali tennero una manifestazione politica. Passò poi a Vienna portandovi la Maria Stuarda di Schiller e la Medea di Cesare della Valle, che rappresentò ancora nel 1865 a Napoli con grande successo. Rivide per l'ultima volta Vittorio Emanuele a Palazzo Pitti a Firenze, nel 1870, dove partecipò alla rappresentazione dell'Oreste di Vittorio Alfieri interpretata dai migliori attori del tempo.
Negli ultimi anni, ridotta quasi in miseria, si trasferì a Venezia dove per vivere dovette recitare con modeste compagnie in poveri teatri, e nella città lagunare morì il 24 luglio 1904 in conseguenza di una malattia cardiaca.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giulio Piccini, Memorie di una prima attrice. Laura Bon, Firenze, Bemporad, 1909
- Laura Bon, in «Enciclopedia dello Spettacolo», II, Roma, Le Maschere, 1954
- Sisto Sallusti, Bon Laura, in «Dizionario Biografico degli Italiani», XI, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 1969
- Dizionario delle grandi figure femminili, a cura di M. Rivieccio Zaniboni, in «Historia», 269, dicembre 1979
- Roberto Gervaso, La Bella Rosina, amore e ragion di stato in Casa Savoia, Milano, Bompiani, 1991
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Laura Bon
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Laura Bon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bòn, Laura, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Silvio D'Amico, BON, Laura, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Bòn, Làura, su sapere.it, De Agostini.
- Sisto Sallusti, BON, Laura, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 11, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1969.
- Laura Bon, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
Controllo di autorità | VIAF (EN) 15567000 · ISNI (EN) 0000 0001 1746 1565 · BAV 495/344546 · CERL cnp00540429 · LCCN (EN) n85163066 · GND (DE) 11885660X · J9U (EN, HE) 987007274511805171 |
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