Lajin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lajin
Dinaro d'oro del sultano Lajin

Sultano d'Egitto e Siria
Durata mandato1297 –
1299
PredecessoreKitbugha
Successoreal-Malik al-Nasir Muhammad

Lājīn (in arabo لاجين)?,[1] laqab: al-Malik al-Manṣūr Ḥusām al-Dīn Lājīn al-Manṣūrī,[2] in arabo الملك المنصور حسام الدين لاجين المنصورى ?; ... – Il Cairo, 16 gennaio 1299) fu un sultano mamelucco bahri d'Egitto e Siria dal 1297 al 1299.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Domini dei Mamelucchi bahri (rosso)

Il mamelucco turco Lājīn fu acquistato nel 1259, dopo la deposizione del suo vecchio padrone, dal futuro Sultano Qalawun, che lo destinò nel 1280 alla carica di governatore della cittadella di Damasco e, dopo che fu stroncata la ribellione di Sunkur al-Ashqar, divenne Wali dell'intera provincia della città siriana.

La sua attività si svolge nel consueto disordine istituzionale e cospirazioni che caratterizzò assai frequentemente i sultanati dei Mamelucchi.

Quando al-Malik al-Nasir Muhammad fu deposto nel 1294 dalla dignità sultanale dal suo vice, il mongolo Kitbugha al-Mansuri, Lājīn divenne a sua volta il vice del nuovo Sultano. Approfittando del crescente malcontento indotto da pestilenze e da una forte carestia in Egitto, malgrado il Sultano mongolo avesse consentito l'insediamento in Siria di numerose famiglie oirate[3] - che sostenevano con logica decisione Kitbugha per aver loro offerto un riparo dalle rappresaglie dell'Ilkhān Ghāzān dopo che questi aveva deposto l'ottavo Ilkhān Baydū) - Lājīn prese a sua volta il potere, deponendo Kitbugha nel 1296.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Probabilmente il nome originario era Lāčīn. Cfr. s. v. «Lājīn», in The Encyclopaedia of Islam (P.M. Holt).
  2. ^ In quanto mawlā di al-Malik al-Manṣūr ʿAlī b. Aybak.
  3. ^ Claudio Lo Jacono, Storia del mondo islamico (VII-XVI secolo) 1. Il Vicino Oriente, Torino, Einaudi, 2003, p. 406.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • The Cambridge History of Egypt, Volume 1: "Islamic Egypt, 640-1517", ed. Carl F. Petry, New York, Cambridge University Press, 1998.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sultano mamelucco bahri Successore
Kitbugha (1294-1296) 1297-1299 al-Malik al-Nasir Muhammad (1299-1309)
2ª volta