La cavalcata dei resuscitati ciechi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La cavalcata dei resuscitati ciechi
Titolo originaleEl ataque de los muertos sin ojos
Lingua originalespagnolo
Paese di produzioneSpagna
Anno1973
Durata91 min
Genereorrore
RegiaAmando de Ossorio
SoggettoAmando de Ossorio
SceneggiaturaAmando de Ossorio
ProduttoreRamón Plana
FotografiaMiguel Fernández Mila
MontaggioJosé Antonio Rojo
Effetti specialiAmando de Ossorio
MusicheAntón García Abril
Interpreti e personaggi

La cavalcata dei resuscitati ciechi (El ataque de los muertos sin ojos) è un film del 1973 diretto da Amando de Ossorio. È il secondo capitolo della saga dei Templari resuscitati ciechi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni Templari vengono messi al rogo e accecati con il fuoco, con l'accusa di vari omicidi e sacrifici di giovani ragazze. Avevano minacciato di tornare dopo la morte. Al giorno d'oggi in un villaggio, Bersan, c'è la festa che commemora l'evento: i cinquecento anni della morte dei Templari. Arriva al paese Luis, incaricato dal sindaco Ortiz dei fuochi d'artificio. Incontrano Vivian, la fidanzata di Ortiz e La Costa, suo stretto collaboratore. In verità Vivian e Luis già si conoscono. Lo scemo del villaggio, Murdo, prende in ostaggio una ragazza e fa versare il suo sangue sul cimitero dei Templari, facendoli risorgere. Uccidono subito un uomo, Juan, che aveva da poco fatto l'amore con una donna, Marta, la quale riesce a fuggire. Incontra a piedi la macchina di Luis con Vivian. I due la riportano in paese per farla curare. Si viene a sapere che i Templari sono resuscitati. Il sindaco chiama il Ministro dell'Interno, ma questi lo prende per ubriaco, consigliato dalla sua serva.

Luis, Vivian, Ortiz, La Costa, Marta e una giovane coppia con figlia si rifugiano in una chiesa e trovano nel confessionale Murdo. Il sindaco cerca di fuggire da solo con i soldi che porta con sé: a questo proposito convince Bert, il padre della piccola Nancy, ad uscire per prendere la macchina, ma quest'ultimo viene barbaramente ucciso. Poi convince la figlia a cercare il padre fuori, attirando così i Templari. Uscendo raggiunge la macchina ma il motore non si accende e viene ucciso dai resuscitati ciechi. La madre della piccola, Amelia, si sacrifica per lei. Intanto Marta e Murdo trovano una via d'uscita secondaria ma vengono uccisi. La Costa intanto ci prova con Vivian ma arriva Luis e dopo una scazzotata, il primo rimane infilzato in una lancia. Rimangono dunque Luis, Vivian e la piccola Nancy. Si sta facendo giorno e scoprono che i Templari sono diventati innocui e possono così andarsene.

Collegamenti ad altre pellicole[modifica | modifica wikitesto]

Le scene in cui i protagonisti si barricano nella chiesa, con i Templari fuori pronti ad attaccarli e con la macchina come possibile mezzo per fuggire, sono un chiaro riferimento al film La notte dei morti viventi di George A. Romero.

Film della saga dei "resuscitati ciechi"[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Cinema