La Venexiana (commedia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La Venexiana
commedia in cinque atti
Autoreanonimo
Lingua originale
Generecommedia
Composto nel1536
Personaggi
  • Iulius, iuvenis foresterius
  • Angela, domina vidua
  • Nena, Angelae serva
  • Valeria, domina nupta
  • Oria, Valeriae serva
  • Bernardus, baiulus
Riduzioni cinematograficheLa venexiana, di Mauro Bolognini (1986)
 

La Venexiana (o La Veniexiana[1]) è una commedia in cinque atti per il teatro, scritta da un italiano anonimo del XVI secolo. Si tratta di uno dei testi più carichi di erotismo di tutta la letteratura nella tradizione veneta e italiana del Cinquecento[2].

La commistione linguistica che la caratterizza (al dialetto veneziano sono frammiste parti in italiano e in dialetto bergamasco) ne fanno "un interessante documento del plurilinguismo cinquecentesco in area veneta"[1].

Nel 1986 ne è stato tratto l'omonimo film, La venexiana, diretto dal regista cinematografico Mauro Bolognini.

Storia e personaggi

[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo La Venexiana si riferisce alla storia ambientata a Venezia che vede protagoniste due donne, Anzola (Angela) e Valiera (Valeria), frustrate per il vuoto sentimentale della loro esistenza dettato dalla loro condizione rispettivamente di vedova e di donna sposata ad un uomo incombente eppure inesistente.

La brama delle due patrizie è rivolta alla conquista di un giovane forestiero, Iulius, di provenienza lombarda, appena giunto in città.

La commedia - in una lingua composita, dove trova spazio la lingua veneziana, il bergamasco, il milanese e l'italiano[1][3] - si apre con un prologo il cui contenuto lascia trapelare un intento vagamente misogino, espresso dal protagonista Iulius, con descrizione delle femminili - e sessualmente indirizzate - smanie d'amore, fulcro della vicenda.

La scoperta del testo originale di anonimo - rinvenuto nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, dove tuttora è conservato - si deve al filologo Emilio Lovarini che per primo lo trascrisse, pubblicandolo nel 1928 a Bologna per Zanichelli[2].

Il manoscritto pare essersi ispirato a fatti di cronaca, o comunque pettegolezzi di carattere mondano, che interessarono fra il 1535 e il 1537 esponenti del patriziato veneziano. Nulla si sa dell'autore, eccetto che doveva trattarsi quasi sicuramente di personalità colta appartenente ad un circolo di letterati[4].

Secondo le ricerche effettuate dal filologo e critico letterario Giorgio Padoan[2], protagoniste della commedia dovrebbero essere tali Anzola Valier, vedova dell'uomo politico Marco Barbarigo, e Valiera Valier, sposa di Giacomo Semitecolo, alto magistrato dello Stato che in quegli anni ricopriva la carica di Avogador di Comun[2].

La vicenda è pretesto quindi per tracciare uno spaccato dell'aristocrazia veneziana nell'ottica, prima d'allora inedita, che vuole il gioco amoroso diretto dalla donna anziché dal maschio, quindi:

«[...] le donne [sono] viste come soggetto, e non oggetto, del desiderio erotico. [...] Nel teatro regolare (non solo cinquecentesco) al più solo al personaggio della serva, proprio perché di ceto subalterno e relegata nel mondo animalesco dell'istinto, era consentita qualche rapida battuta lasciva. Qui due nobildonne [...] sono presentate in momenti di bruciante confessione[2]

  1. ^ a b c La Venexiana, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b c d e Fonte: Giorgio Padoan (a cura di), La Venexiana, Marsilio Editori, Venezia, 1994, citato in Teatrofondamentanuove.it Archiviato il 22 febbraio 2009 in Internet Archive.
  3. ^ LA VENEXIANA, su bepi1949.altervista.org. URL consultato l'8 settembre 2023.
  4. ^ Testo e commento de La Venexiana Archiviato il 29 giugno 2009 in Internet Archive. su Liber Liber
  • Emilio Lovarini, La Venexiana, "Il Dramma", n. 207, 15 giugno 1954, pp. 40-43.
  • Giorgio Padoan, La Commedia rinascimentale veneta (1433-1565) Vicenza, Neri Pozza, 1982.
  • Giorgio Padoan, Rinascimento in controluce. Poeti, pittori, cortigiane e teatranti sul palcoscenico rinascimentale, Ravenna, Longo, 1994.
  • Giorgio Padoan, L'avventura della commedia rinascimentale, Padova, Piccin Nuova Libraria-Vallardi, 1996.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN221771683 · LCCN (ENno2017135019 · GND (DE4680856-5 · BNE (ESXX4655661 (data)