Karijotas

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Karijotas
Il matrimonio di Karijotas con la figlia di Ivan II di Russia
Duca di Navahrudak e Vaŭkavysk
Nascita1300
Morte1358
Luogo di sepolturaCattedrale dell'Arcangelo Michele di Mosca
DinastiaGediminidi
PadreGediminas
MadreJewna
Consorteuna figlia di Ivan II di Russia
FigliCostantino di Czartorysk
Alessandro
Jerzy
Teodoro
Demetrio

Karijotas o Koriat (battezzato in Michal) (13001358) era uno dei figli di Gediminas, Granduca di Lituania, e duca di Navahrudak (in lituano: Naugardukas) e Vaŭkavysk (in lituano: Valkaviskas).

Secondo lo storico polacco Jan Tęgowski, nacque nel 1300[1] e fu battezzato prima del 1349.[2]

Nel 1349 Algirdas lo inviò insieme a due dei suoi figli, Aikštas o Eikšis di Eišiškės (un insediamento situato al confine tra la Bielorussia e la Lituania) e Simeone di Svislač,[3] da Jani Beg, khan dell'Orda d'Oro, per negoziare un'alleanza contro i cavalieri teutonici e il Granducato di Mosca, in quel periodo in forte espansione.[4] Tuttavia, Jani Beg preferì consegnare Karijotas a Simeone di Russia in cambio di un riscatto.

Ritratto immaginario di Karijotas realizzato nel 1578 da Bartosz Paprocki

Non è chiaro quanti figli ebbe Karijotas. Il numero varia tra quattro[5] e dieci.[6]

Sono disponibili dati affidabili su quattro di questi: Alessandro, Giorgio, Costantino e Teodoro, che aiutarono il fratello di Karijotas, Algirdas, granduca di Lituania, a sconfiggere i tatari nella battaglia delle Acque Blu nel 1363. In cambio ricevettero la Podolia.[7] Alessandro (morto intorno al 1380) fu coinvolto nelle guerre di Galizia-Volinia tra suo zio Liubartas e Casimiro III di Polonia. Nel 1366 Aleksander ricevette Volodymyr-Volyns'kyj da Casimiro per i servigi prestati contro suo zio.[8] Solo quattro anni più tardi, a seguito della morte di Casimiro, Liubartas riconquistò la città. Giorgio (morto nel 1375 in Moldavia) inizialmente sostenne Alessandro, ma fu avvelenato subito dopo aver accettato l'invito a diventare sovrano della Moldavia.[9] Costantino (secondo alcuni figlio invece di Algirdas), dopo l'unione di Krewo del 1385, si trasferì in Ungheria e si spense nel 1389 circa. Teodoro (morto nel 1414) ereditò Navahrudak da suo padre e dopo la morte degli altri fratelli, nel 1389 circa, divenne sovrano dell'intera Podolia. Nel 1392 rinunciò a seguire Vitoldo il Grande e dovette fuggire in Ungheria, dove governò Mukačevo e vi fece costruire il castello di Palanok.[9] Anche Dmitri Bobrok è spesso indicato come uno dei figli di Karijotas.[10]

  1. ^ (PL) Jan Tęgowski, Pierwsze pokolenia Giedyminowiczów, Poznań-Breslavia, Wydawnictwo Historyczne, 1999, pp. 164-165, ISBN 8391356310.
  2. ^ (PL) Jan Tęgowski, Pierwsze pokolenia Giedyminowiczów, Poznań-Breslavia, Wydawnictwo Historyczne, 1999, p. 166, ISBN 8391356310.
  3. ^ (LT) Mečislovas Jučas, Karijotas, in Lietuvos valdovai (XIII-XVIII a.): enciklopedinis žinynas, Vilnius, Mokslo ir enciklopedijų leidybos institutas, 2004, p. 45, ISBN 5-420-01535-8.
  4. ^ (EN) Stephen C. Rowell, Lithuania Ascending, Cambridge University Press, 2014, p. 114, ISBN 978-11-07-65876-9.
  5. ^ (LT) Simas Sužiedėlis, Karijotas, in Encyclopedia Lituanica, III, Boston, 1970-1978, pp. 47-48.
  6. ^ (LT) Zenonas Ivinskis, Eikšis, in Lietuviškoji enciklopedija, vol. 7, Kaunas, Spaudos Fondas, 1939, pp. 577–578.
  7. ^ (EN) Robert I. Frost, The Oxford History of Poland-Lithuania, vol. 1, Oxford University Press, 2018, p. 24, ISBN 978-01-92-56814-4.
  8. ^ (EN) Thomas Wünsch e Andrzej Janeczek, An Der Grenze Des Lateinischen Europa: Integration und Segregation in Rotreussen, 1350-1600, Institute of Archaeology and Ethnology of the Polish Academy of Sciences, University of Constance, 2004, p. 133, ISBN 978-83-89-49917-2.
  9. ^ a b Jonas Zinkus et al., Karijotaičiai, in Tarybų Lietuvos enciklopedija, vol. 2, Vilnius, Vyriausioji enciklopedijų redakcija, 1986, p. 218.
  10. ^ (PL) Jan Tęgowski, Pierwsze pokolenia Giedyminowiczów, Poznań-Breslavia, Wydawnictwo Historyczne, 1999, pp. 170-171, ISBN 8391356310.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN240154380981230291118