Kaph

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La lettera fenicia Kaph

Kaph o Kaf è l'undicesima lettera di molti alfabeti semitici, tra cui il fenicio, l'aramaico, l'ebraico Kaf כ‎ e l'arabo Kāf ك (nell'ordine abjad).

La lettera fenicia ha dato origine alla latina K;k;k, la cirillica К,K;к;к e la greca Κ;κ;κ.[1]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Si pensa che la Kaph derivi dal pittogramma di una mano (in arabo moderno e in ebraico, kaph significa palmo/stretta).

Kaf ebraica[modifica | modifica wikitesto]

Varianti ortografiche
Vari font tipografici Corsivo
ebraico
Carattere
Rashi
Serif Sans-serif Monospazio
כ כ כ

Ortografia ebraica compitata: כָּף

Pronuncia[modifica | modifica wikitesto]

La lettera Kaph è una di sei lettere che può ricevere il punto dagesh chiamato Kal. Le altre cinque lettere sono: Bet, Gimel, Daleth, Pe e Tav.[2]

Esistono due varianti ortografiche di questa lettera che ne alterano la pronuncia:

Nome Simbolo IPA Traslitterazione Esempio
Kaf כּ [k] k kangaroo
Chaf כ χ o x ch o kh loch[3]

Kaph con punto[modifica | modifica wikitesto]

Quando la Kaph ha un "punto" al suo centro, noto come dagesh, allora rappresenta una occlusiva velare sorda ([ k ]). Esistono varie regole nella grammatica ebraica che stipulano quando e perché venga usata la dagesh.[2]

Kaph senza punto (chaph)[modifica | modifica wikitesto]

Quando questa lettera appare come כsenza la dagesh ("punto") al suo centro, allora rappresenta χ, come la ch nel tedesco "Bach".

In ebraico moderno il valore fonetico di Chaph è lo stesso di Heth, ma molte comunità spesso le differenziano tra loro.

Forma finale di Kaf[modifica | modifica wikitesto]

Varianti ortografiche
Vari font tipografici Corsivo
ebraico
Carattere
Rashi
Standard Sans-serif Serif
ך ך ך

Se la lettera è alla fine della parola il simbolo viene scritto differentemente. Tuttavia, non cambia pronuncia o traslitterazione. Il nome della lettera diventa Kaf finale (Kaf Sofit). Esistono altre quattro lettere ebraiche che prendono la forma finale: Tsadi, Mem, Nun, e Pei. Kaf/khaf è l'unica lettera ebraica che può assumere una vocale nella sua forma a fine parola che viene pronunciata dopo la consonante: tale vocale è nota come qamatz.[2]

Nome Nome alternativo Simbolo
Kaf finale Kaf Sofit ךּ
Chaf finale Chaf Sofit ך

Significato[modifica | modifica wikitesto]

Nella ghematria, Kaph rappresenta il numero 20 (venti). La sua forma finale indica 500, ma viene usata raramente, con le lettere Tav e Qoph (400+100) usate in sua vece.[4]

Come prefisso, Kaph è una preposizione:

  • Può significare "come" o "tanto/quanto", in abbreviazione di כמו‎, kmo;
  • Nell'ebraico colloquiale, Kaph e Šin insieme hanno il significato di "quando", che è una contrazione di כאשר‎, ka'asher (quando).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ladefoged, Peter & Ian Maddieson (1996), The sounds of the world's languages, Oxford: Blackwells. ISBN 0-631-19814-8
  2. ^ a b c Genya Nahmani Greppi, Grammatica ebraica, Vallardi, 2005, ss.vv. ISBN 978-8882119546. Vedi anche Pietro Magnanini & P. Paolo Nava, Grammatica della lingua ebraica, ESD, 2008. ISBN 978-8870946826
  3. ^ Come nella pronuncia scots col suono [k].
  4. ^ Tabella della Ghematria, su inner.org (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2011).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Linguistica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di linguistica