Juan Ramírez Orozco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Juan Ramírez Orozco
Juan Ramírez Orozco.
NascitaBadajoz, 1764
MorteMadrid, 1852[1]
Dati militari
Paese servitoBandiera della Spagna Spagna
GuerreGuerre d'indipendenza ispanoamericana
voci di militari presenti su Wikipedia

Juan Ramírez Orozco (Badajoz, 1764Madrid, 1852) è stato un militare spagnolo. Si distinse nel campo realista durante le guerre d'indipendenza ispanoamericana, arrivando a ricoprire il ruolo di comandante dell'esercito spagnolo nell'Alto Perù.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1809, allo scoppio della Rivoluzione di Chuquisaca, era governatore della provincia di Huarochirí quando gli fu ordinato dal viceré José Fernando de Abascal di riunire le sue truppe a quelle del generale José Manuel de Goyeneche per dirigere sugli insorti.[2] Sedate le sommosse a Chuquisaca e a La Paz, Ramírez Orozco si installò in quest'ultima città come nuovo governatore.[3]

L'anno seguente dovette ripiegare con le sue truppe dietro la linea del fiume Desaguadero a causa della rivolta delle città dell'Alto Perù, dove era giunta la notizia dello scoppio della Rivoluzione di Maggio a Buenos Aires.[4] Fu uno dei protagonisti della vittoria realista nella battaglia di Huaqui[5] e comandò l'avanguardia in quella di Sipe Sipe.[6]

Dimessosi Goyeneche in seguito alla sconfitta di Salta, Ramírez Orozco divenne l'aiutante del nuovo comandante dell'esercito realista, Joaquín de la Pezuela; insieme sconfissero gli indipendentisti a Vilcapugio e Ayohuma,[7] occupando in seguito la città di Salta, da dove però scelsero di ritirarsi incalzati dalle incursioni dei gauchos comandati da Martín Miguel de Güemes.[8]

Allo scoppio, il 3 agosto 1814, della rivoluzione a Cuzco, Ramírez Orozco fu incaricato di sedarla con 1200 soldati; la rivolta si diffuse rapidamente nel Perù meridionale e nell'Alto Perù, impegnando il generale spagnolo per mesi.[9] Dopo una decisiva vittoria realista ad Humachiri la città si liberò dei ribelli con una controrivoluzione; il capo di questi, il cacique Mateo Pumacahua, fu catturato e giustiziato dalle truppe spagnole.[10]

A dicembre del 1815 fu incaricato di sedare una nuova ribellione a Chuquisaca;[11] nell'aprile successivo sostituì temporaneamente Pezuela, designato nuovo viceré, al comando dell'esercito realista.[12] Il 12 novembre lasciò il ruolo al nuovo comandante, il generale José de la Serna, assumendo il governo della Presidenza di Quito.[13]

Il 5 febbraio 1820, Ramírez Orozco riprese il comando dell'esercito realista in America del Sud.[14] A seguito dello sbarco di San Martín sulle coste del Perù fu costretto a retrocedere con la maggior parte delle truppe disponibili per affrontare il nuovo attacco.[15]

Nel 1822 chiese ed ottenne di rientrare in Spagna per motivi di salute.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anales, p. 689.
  2. ^ García Camba, Volume 1, p. 13.
  3. ^ García Camba, Volume 1, p. 27.
  4. ^ García Camba, Volume 1, pp. 41-42.
  5. ^ García Camba, Volume 1, pp. 55-59.
  6. ^ García Camba, Volume 1, pp. 64-65.
  7. ^ García Camba, Volume 1, pp. 95-110.
  8. ^ García Camba, Volume 1, pp. 113-115.
  9. ^ García Camba, Volume 1, pp. 118-134.
  10. ^ García Camba, Volume 1, pp. 144-148.
  11. ^ García Camba, Volume 1, p. 190.
  12. ^ García Camba, Volume 1, pp. 202-204.
  13. ^ García Camba, Volume 1, pp. 216-217.
  14. ^ García Camba, Volume 1, p. 326.
  15. ^ García Camba, Volume 1, p. 335.
  16. ^ García Camba, Volume 2, pp. 26-27.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]