John Hastings, I barone Hastings

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John Hastings, I barone Hastings (Warwickshire, 6 maggio 126210 febbraio 1313), è stato un nobile inglese, pretendente al trono di Scozia dopo l'estinzione del casato dei Dunkeld.

Stemma della famiglia Hastings.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovane ereditiero[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio maggiore di Henry de Hastings e di Joan de Cantilupe.[1][2] Suo padre morì nel 1268, quando John aveva appena sei anni, ed ereditò quindi molto presto il patrimonio familiare; la morte prematura di suo zio George de Cantilupe senza eredi nel 1274 gli permise inoltre di ereditare anche la baronia di Abergavenny.[1][2]

Pretendente al trono[modifica | modifica wikitesto]

Fu a lungo al servizio di Edoardo I d'Inghilterra, seguendolo nelle sue numerose campagne militari e divenendo uno degli uomini a lui più fedeli.[2] Ciò tuttavia non gli impedì di reclamare il trono di Scozia dopo la morte della regina Margherita nel 1290. Hastings discendeva infatti per linea paterna dal principe Davide di Scozia, fratello dei re Malcolm IV e Guglielmo I. Inoltre la sua discendenza era indiscutibilmente diretta e legittima, e ciò lo rendeva uno dei favoriti per la successione scozzese.[2]

Ciò che tuttavia compromise la candidatura fu il suo approccio alla contesa, rivelatosi del tutto fallimentare. Hastings assunse degli avvocati per perorare la propria causa, i quali dopo molte ricerche svilupparono una tesi inconsueta: secondo loro la Scozia non poteva considerarsi un vero regno in base a molteplici argomenti (tra i quali la non unzione del re al momento della presa di potere), e quindi la contesa non aveva motivo di essere; Hastings quindi cercò di convincere gli altri contendenti ad "abolire" la corona di Scozia e a spartirsi i vari territori tra loro.[3]

Sigillo di John Hastings in una lettera del 1301 a papa Bonifacio VIII.

Prevedibilmente però gli altri signori scozzesi rifiutarono del tutto tale approccio, e neanche il suo protettore Edoardo I, chiamato ad arbitrare contesa, lo appoggiò. Hastings ne uscì quindi del tutto sconfitto, e la corona scozzese andò infine a John Balliol.

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1295 venne convocato dal parlamento inglese come barone Hastings, e ciò sancì definitivamente l'ascesa della sua famiglia nella nobiltà inglese.[1][2] Partecipò alla prima guerra d'indipendenza scozzese, dove per i suoi servigi venne premiato con l'intero feudo di Menteith.[2]

Morì nel 1313, venendo succeduto dal figlio John.[1][2]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

John Hastings si sposò due volte, la prima con Isabella de Valence, sorella di Aymer de Valence, II conte di Pembroke, uno dei comandanti inglesi alla successiva battaglia di Bannockburn; da lei ebbe quattro figli:[1]

  • William Hastings (1282-1311), premorto al padre;
  • John Hastings, II barone Hastings (1286-1325), che gli succedette;
  • Elizabeth Hastings, sposata a Roger de Grey;
  • Joan Hastings.

Sposò poi in seconde nozze Isabel le Despencer, sorella del favorito di re Edoardo II d'Inghilterra Ugo Despenser il Giovane, e da lei ebbe altri tre figli:[1]

  • Thomas Hastings (?-1333);
  • Hugh Hastings (1310-1347), antenato degli attuali lord Hastings;
  • Margaret Hastings (?-1359).

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
William de Hastings William de Hastings  
 
Maud Banastre  
sir Henry de Hastings  
Margaret Bigod Roger Bigod, II conte di Norfolk  
 
Ida de Tosny  
Henry de Hastings  
Davide di Scozia Enrico di Scozia  
 
Ada de Warenne  
Ada di Huntingdon  
Matilda di Chester Ugo di Kevelioc  
 
Bertrada de Montfort  
John Hastings, I barone Hastings  
William II de Cantilupe William I de Cantilupe  
 
Mazilia de Bracy  
William III de Cantilupe  
Millicent de Gournai Hugh de Gournai  
 
Juliane de Dammartin  
Joan de Cantilupe  
Guglielmo di Braose Reginald de Braose  
 
Grecia Briwere  
Eva de Braose  
Eva Marshal Guglielmo il Maresciallo  
 
Isabella di Clare, IV contessa di Pembroke  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]