Jean Charlet-Straton

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Jean-Estéril Charlet-Straton

Jean-Estéril Charlet-Straton, nato Charlet (Argentière, 18 febbraio 1840La Roche-sur-Foron, 1918), è stato un alpinista francese, noto in particolare per aver compiuto, insieme alla sua futura moglie Isabella Charlet-Straton, la prima scalata invernale della vetta del Monte Bianco nel 1876 e, insieme a Prosper Payot e Frédéric Folliguet, la prima ascensione assoluta del Petit Dru nel 1879.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jean-Estéril Charlet naqcue a Argentière, frazione del comune di Chamonix, il 18 febbraio 1840.[1] Iniziò tardi la carriera come alpinista: lavorò dapprima come pastore, come falegname e come portatore e solo nel 1871, a 31 anni, compì insieme al collega guida Joseph Simond e alle loro due clienti, le scalatrici britanniche Emmeline Lewis Lloyd e Isabella Straton la prima scalata della Aiguille du Moine, vetta di 3412 metri del Massiccio del Monte Bianco.[2][3]

Negli anni successivi portò a termine numerose altre scalate insieme a Isabella Straton: l'Aiguille du Midi, l'Aiguille de Blaitière, i Dents du Midi e il Monte Dom. Nel 1875 compirono la prima ascesa ad una vetta di 3761 metri dell'Aiguille de Triolet che Charlet battezzò Punta Isabella in onore della sua compagna di scalata.[3][4][5][6]

Il 31 gennaio 1876 Charlet insieme a Isabella Straton e a Sylvain Coutter compì la prima scalata invernale alla vetta del Monte Bianco. Nel novembre dello stesso anno, nonostante la diversità di classe sociale - lei era una ricca ereditiera mentre lui un uomo di umili origini - Jean-Estéril Charlet e Isabella Straton si sposarono decidendo di adottare entrambi il cognome Charlet-Straton, e si stabilirono a Argentière. Ebbero due figli, che incoraggiarono a dedicarsi all'arrampicata: uno di essi scalò il Monte Bianco all'età di tredici anni e l'altro, Robert, raggiunse la vetta a undici anni in compagnia del padre il 7 settembre 1889. Robert morì nel 1915 durante la prima guerra mondiale.[3][4][7][8]

Nel 1876 Charlet fece un primo tentativo in solitario di scalata al Petit Dru, non riuscendo però a completarla. Durante la discesa sperimentò una tecnica di discesa in corda doppia ispirata a quella sperimentata da Edward Whymper durante la sua scalata al Cervino.
Il 29 agosto 1879 Charlet, Prosper Payot e Frédéric Folliguet riuscirono finalmente a raggiungere la vetta del Petit Dru e a piantarvi una bandiera. Dal momento che la vetta è visibile da Chamonix le fasi finali del loro tentativo poterono essere seguite dagli abitanti del paese con l'aiuto di binocoli.[3]

Prime ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1871 - Aiguille du Moine (3412 m, massiccio del Monte Bianco), con Joseph Simond, Isabella Straton e Emmeline Lewis Lloyd
  • 1875 - Punta Isabella (3761 m, Aiguille de Triolet), con Pierre Charlet e Isabella Straton
  • 1876 - Prima scalata invernale alla vetta del Monte Bianco, con Isabella Straton, il 31 gennaio
  • 1879 - Petit Dru (3733 m, massiccio del Monte Bianco) con Prosper Payot e Frédéric Folliguet, il 29 agosto
  • 1881 - Sommità ovest dell'Aiguille d'Argentière (3877 m, massiccio del Monte Bianco), con H. Heiner e L. Wanner
  • 1881 - Pointe (o Aiguille) de la Persévérance (2901 m, catena delle Aiguilles Rouges) con Isabella Charlet-Straton[3]
  • 1881 - Aiguille de Tête Plate (2944 m, catena delle Aiguilles Rouges) con Albert Brun
  • 1881 - Aiguille des Chamois (2902 m, catena delle Aiguilles Rouges)
  • 1881 - Aiguille de l'Encrenaz (2890 m, catena delle Aiguilles Rouges)
  • 1881 - Aiguille de la Remuaz (2863 m, catena delle Aiguilles Rouges)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jean Charlet-Straton, su peoplepill.com. URL consultato il 02-09-2019.
  2. ^ (EN) LEWIS LLOYD, EMMELINE (1827 - 1913), one of the first women to climb in the Alps, su biography.wales. URL consultato il 30-08-2019.
  3. ^ a b c d e (EN) Jean-Esteril Charlet and Mary Isabella Straton: A Fairy Tale, su alpinist.com. URL consultato il 30-08-2019.
  4. ^ a b (EN) Straton, (Mary) Isabella Charlet, su oxforddnb.com. URL consultato il 30-08-2019.
  5. ^ (EN) Cicely Williams, The feminine share in mountain adventure, Pt. 1 (PDF), 1976, pp. 90-100. URL consultato il 30-08-2019.
  6. ^ (EN) Ines Papert rivive la prima invernale del Monte Bianco (1876) con abiti d’epoca, su mountainblog.it. URL consultato il 30-08-2019.
  7. ^ Glorianda Cipolla, Monte Bianco al femminile, in Mont Blanc & dintorni, n. 22, pp. 30-35.
  8. ^ (FR) Emballement médiatique autour de pseudo tentatives de records, su ledauphine.com. URL consultato il 30-08-2019.

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