Jan Gawronski

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Jan Gawroński (Varsavia, 25 gennaio 1892Roma, 26 gennaio 1983) è stato un diplomatico e scrittore polacco.[1]

La tomba di Jan Gawroński nel cimitero Powązki

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jan Gawronski, figlio di Stanisław e Helena Lubomirski, dal 1919 lavorò nel servizio diplomatico della Repubblica di Polonia, successivamente in Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Turchia e Austria. Dal 1929 al 1932 fu consigliere della legazione polacca[2] ad Ankara, quindi lavorò per un anno presso il Ministero degli Affari Esteri.[3]

Fu inviato in Medio Oriente con l'obiettivo di incoraggiare il nazionalismo tra le minoranze nazionali delle repubbliche sovietiche del Caucaso.[4] Dal 1932 fu consigliere presso l'ambasciata polacca a Vienna e nel 1934 divenne ambasciatore e ministro plenipotenziario in Austria, incarico che mantenne fino al 1938.[5]

Ricevette da Józef Beck l'ordine di incontrarsi con Adolf Hitler per discutere le questioni che preoccupavano i polacchi, compresa la situazione della Repubblica Cecoslovacca e dei tedeschi dei Sudeti. Anni dopo scriverà una lunga descrizione del Führer nelle sue memorie.[6] Quando l'Austria perse l'indipendenza con l'Anschluss fu richiamato a Varsavia.[7]

Contribuì a mettere in salvo in due occasioni il commediografo Franz Theodor Csokor inseguito dai nazisti.[8]

Nell'autunno del 1939 si trasferì in Italia con la famiglia.[9] Durante la seconda guerra mondiale, grazie ai suoi contatti familiari e sociali, rappresentò gli interessi polacchi in Italia.[10] Nell'ottobre del 1943 venne arruolato nell'esercito britannico con il grado di maggiore.[6]

Il 18 giugno 1946 venne interrogato al processo di Norimberga per fare luce sulle relazioni tra la Germania e l'Austria quando era ambasciatore a Vienna.[11]

Successivamente si dedicò alla scrittura di diverse opere descrivendo i vari aspetti della diplomazia e raccontando in forma di memoriale le esperienze vissute durante le sue missioni all'estero.[12]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 1925 sposò Luciana Frassati, figlia del cofondatore del giornale La Stampa, nonché sorella del beato Pier Giorgio Frassati, con cui ebbe sette figli tra cui il giornalista e politico Jas Gawronski.[13]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Dyplomatyczne wagary (1965)[16]
  • Moja misja w Wiedniu: 1932–1938 (La mia missione a Vienna 1932-1938) (1965)[17]
  • Wzdłuż mojej drogi: sylwetki i wspomnienia (1968)[18]
  • Do źródła muz: greckie wrażenia dyletanta (1970)
  • Drogi prowadzą do Rzymu: wspomnienia i refleksje (1972)
  • Gdzie wzrok nie sięga…: refleksje z wędrówki po Jonii (1973)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Z dyplomaty pisarz, su wyborcza.pl. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  2. ^ I 107 anni ad alta intensità di Luciana Frassati Gawronska, su www.ilfoglio.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  3. ^ A passeggio con Agnelli. Vita e mondo condiviso nel libro di Jas Gawronski, su www.ilfoglio.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  4. ^ L'irresistibile impresa di raccontare Luciana Frassati Gawronska, su www.ilfoglio.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  5. ^ Marina Valensise: “Jan Gawroński e Luciana Frassati-Gawrońska” – Conferenza – Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, su iicvarsavia.esteri.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  6. ^ a b Jan Gawroński – polityk na trudne czasy, su histmag.org. URL consultato il 3 gennaio 2024.
  7. ^ Francesco Vecchiato, Una luce nelle tenebre della Seconda guerra mondiale. (PDF), su core.ac.uk.
  8. ^ Marina Valensise, Sul baratro, Neri Pozza Editore, 16 dicembre 2022, ISBN 978-88-545-2658-7. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  9. ^ Arrigo Petacco, Nazisti in fuga, Mondadori, 28 ottobre 2014, ISBN 978-88-520-5717-5. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  10. ^ Marina Valensise, La temeraria: Luciana Frassati Gawronska, un romanzo del Novecento, Marsilio, 19 settembre 2019, ISBN 978-88-297-0150-6. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  11. ^ Hermann Boston Public Library e International Military Tribunal, Trial of the major war criminals before the International Military Tribunal, Nuremberg, 14 November 1945-1 October 1946, Nuremberg, Germany : [s.n.], 1947, ISBN 978-0-404-53650-3. URL consultato il 3 gennaio 2024.
  12. ^ Stowarzyszenie Dom Kaukaski w Polsce - Referat o zagadnieniu PROMETEJSKIM - 12 luty 1940 (cz. II), su www.domkaukaski.org. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  13. ^ L. Frassati, Mio fratello Pier Giorgio. La fede, Paoline, 2004, ISBN 978-88-315-2689-0. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  14. ^ Ordine di conferimento del Gran Nastro dell'Ordine di Polonia Restituta, della Croce di Commendatore con Stella dell'Ordine di Polonia Restituta, della Croce di Commendatore dell'Ordine di Polonia Restituta, della Croce di Ufficiale dell'Ordine di Polonia Restituta e della Croce di Cavaliere dell'Ordine di Polonia Restituta Ordine della Polonia Restituta., su isap.sejm.gov.pl. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  15. ^ Annuario del Servizio Estero della Repubblica di Polonia al 1° aprile 1933 (PDF), su obc.opole.pl.
  16. ^ (PL) Jan Gawroński, Dyplomatyczne wagary, Instytut Wydawn. Pax, 1965. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  17. ^ (PL) Jan Gawroński, Moja misja w Wiedniu, 1932-1938, Państwowe Wydawn. Naukowe, 1965. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  18. ^ (PL) Jan Gawroński, Wzdłuż mojej drogi: sylwetki i wspomnienia, Państwowy Instytut Wydawniczy, 1968. URL consultato il 2 gennaio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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