Jakub Bart-Ćišinski

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Jakub Bart-Ćišinski

Jakub Bart-Ćišinski, pseudonimo di Jakub Bart (Panschwitz-Kuckau, 20 agosto 1856Panschwitz-Kuckau, 16 ottobre 1909), è stato un poeta, drammaturgo e presbitero tedesco, il maggior letterato in lingua soraba superiore, che avviò la transizione al modernismo europeo del XX secolo per la cultura della sua gente[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Busto dedicato a Bart-Ćišinski, Panschwitz-Kuckau

Bart-Ćišinski nacque a Panschwitz-Kuckau, un comune della Sassonia, il 20 agosto 1856.[2]

Fu un poeta, drammaturgo, scrittore di prosa sorbo-lusaziano, prete cattolico, appartenente alla piccola nazione di stirpe slava che risiede tuttora, come minoranza, in Germania.[2]Studiò teologia a Praga,[1] dove rimase un decennio, dopo di che esercitò la carica di prete in vari luoghi.[3] Sacerdote cattolico di temperamento vivace, ebbe qualche problema con i suoi superiori e così per qualche tempo visse in un convento, finché, su sua richiesta, venne messo a riposo.[4]

Dal 1876 al 1881, fu editore di Lipa Serbska e dal 1904 al 1909 di Łužica.[2]

Durante la sua vita mantenne contatti con scrittori cechi, come Jaroslav Vrchlický.[2]

Scrisse le sue opere esclusivamente nella sua lingua madre, la lingua soraba superiore.[2]

Pubblicò diverse raccolte di poesie riflessive, ballate, madrigali, inni patriottici:[4] Libro di sonetti (Kniha sonettow, 1884), Forme (Formy, 1888), Natura e cuore (Priroda a wutroba, 1889), Dalla vita (Ze žiwjenja, 1899), Sangue e patria (Krew a kraj, 1900), Con le sue ali di sopracciglio (Z klylom worjołskim, 1904), In quiete (Za ćichim, 1906), Immagini serbe (Serbske wobrazki, 1908).[3]

Dalla Boemia traspose in patria il problema dei contrasti generazionali, sostenendo i radicali contro i conservatori,[4] al folklorismo campanilistico della tradizione precedente contrappose una determinata ma serena coscienza dei pericoli che incombevano sui serbi di Lusazia, impostando la questione sulla sopravvivenza della sua nazione in termini di attiva resistenza all'espansione germanica,[4]dato che la diffusione del nazionalismo tedesco, che era cresciuto con la fondazione del Secondo Reich nel 1871, promuoveva l'assimilazione dei sorbi in Prussia e in Sassonia.[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Libro di sonetti (Kniha sonettow, 1884);
  • Forme (Formy, 1888);
  • Natura e cuore (Priroda a wutroba, 1889);
  • Dalla vita (Ze žiwjenja, 1899);
  • Sangue e patria (Krew a kraj, 1900);
  • Con le sue ali di sopracciglio (Z klylom worjołskim, 1904);
  • In quiete (Za ćichim, 1906);
  • Immagini serbe (Serbske wobrazki, 1908).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (DE) Jakub Bart-Ćišinski, su saebi.isgv.de. URL consultato il 22 maggio 2019.
  2. ^ a b c d e (CS) Jakub Bart-Ćišinski, su spisovatele.cz. URL consultato il 22 maggio 2019.
  3. ^ a b (HR) Bart-Ćišinski, Jakub, su enciklopedija.hr. URL consultato il 22 maggio 2019.
  4. ^ a b c d Jakub Bart, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 88.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (RU) A. A. Gugnin, Introduzione alla storia della letteratura e della letteratura sorba dagli inizi ai giorni nostri, Accademia delle scienze russa, Istituto di studi slavi e balcanica, Centro scientifico delle relazioni slave-tedesche, 1997.
  • (EN) Susanne Hose, Sorbian proverbs: Serbske prislowa, Burlington, University of Vermont, 2004.
  • (SK) Marja Kubašec, Jakub Bart-Ćišinski; basnik młodżiny a přichoda, 1856-1909, Bautzen, Nakł, Domowiny, 1956.
  • (DE) Peter Kunze, Kurze Geschichte der Sorben. Ein kulturhistorischer Überblick, Bautzen, Domowina Verlag, 2008.
  • Bruno Meriggi, Storia della letteratura slovena, con un profilo della letteratura serbo-lusaziana, Milano, Nuova Accademia, 1961.
  • (DE) Dietrich Scholze, Die Sorben in Deutschland. Sieben Kapitel Kulturgeschichte, Bautzen, Lusatia Verlag, 1993.
  • (DE) Jan Šołta e Hartmut Zwahr, Geschichte der Sorben. Band 2: Von 1789 bis 1917, in Geschichte der Sorben: Gesamtdarstellung, Bautzen, VEB Domowina-Verlag, 1974.

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