Innamorati pazzi (programma televisivo)

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Innamorati pazzi
PaeseItalia
Anno1999
Generereality
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreLoretta Goggi
RegiaGianni Brezza
CostumiGraziella Pera
LuciGianni Mastropietro
CoreografieClaudio Ferraro
ProduttoreGiorgio Chessari
Casa di produzioneCanale 5
Rete televisivaCanale 5

Innamorati pazzi è stato un programma televisivo condotto da Loretta Goggi andato in onda su Canale 5 il giorno di san Valentino del 1999 in prima serata[1].

Il programma[modifica | modifica wikitesto]

Per il suo ritorno in TV la Goggi ha scelto la serata di san Valentino con un programma dedicato all'amore: tre coppie, racconteranno le loro rispettive storie a un pubblico composto di coppie famose e non. Nella conferenza stampa la show girl dichiara: "Non dobbiamo risolvere nessun caso di lite, per fortuna. Le nostre sono tutte coppie felici, stabili, che non hanno niente da rimproverarsi davanti a tutti, (il riferimento è alla TV della rissa, quella che da anni preferisce evitare), proprio il fatto che si parlasse di amore mi ha fatto accettare questa proposta. Il mio allontanamento dalla TV è avvenuto proprio a causa di certe proposte che ho ricevuto. In realtà, non so neanche io bene cosa mi piacerebbe fare nella TV di oggi: e, di conseguenza, mi comporto da "vigliacchetta", raramente vado ospite e solo quando posso cantare, imitare o recitare. La televisione cammina con noi: se un programma, pur di basso livello, fa 8 milioni di spettatori, non si discute. Bisogna però capire cosa vuole il resto del pubblico. L'unica consolazione è che mentre i programmi degli anni settanta ancora oggi li guardi con piacere, molti di quelli che fanno adesso non potranno mai essere ritrasmessi tra qualche anno perché non avranno più senso"[1]. Nel programma la Goggi si è esibita assieme a sua sorella Daniela, eclissatasi dal mondo dello spettacolo per amore della famiglia, in un medley di canzoni romantiche e si produce nelle sue celebri imitazioni e interpretazioni musicali.

Cast tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b [1].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Joseph Baroni, Dizionario della Televisione, Raffaello Cortina Editore, ISBN 88-7078-972-1.
  • Aldo Grasso, Enciclopedia della televisione, le Garzantine , Mondadori
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