Il killer (miniserie televisiva)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il killer
PaeseItalia
Anno1969
Formatominiserie TV
Generesatira
Durata180 min (totale)
Lingua originaleitaliano
Crediti
RegiaDino Bartolo Partesano
SoggettoCesare Zavattini
SceneggiaturaDino Bartolo Partesano, Marco Zavattini
Interpreti e personaggi
ProduttoreRai con Cinevic
Prima visione
Dal17 aprile 1969
Al1º maggio 1969
Rete televisivaProgramma Nazionale

Il killer è una miniserie televisiva, da un'idea di Cesare Zavattini[1], composta da tre puntate, che vennero trasmesse in prima visione dal Primo canale dal 17 aprile al 1º maggio 1969[2], ogni giovedì.

Puntate[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Prima TV Italia
1 Prima parte 17 aprile 1969
2 Seconda parte 24 aprile 1969
3 Terza parte 1º maggio 1969

Prima parte[modifica | modifica wikitesto]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

I coniugi Vizzini, famiglia di imprenditori siciliani, possiedono una media industria di gelati. Avidi di denaro fino all'ossessione, cercano con tutti i mezzi, leciti e illeciti, di aumentare le proprie entrate. Inclini a guadagnare sempre di più, a scapito della qualità, offrono ai clienti un prodotto indegno, nocivo alla salute, contenuto in coppette sempre più piccole.

Dotati di un appartamento immenso, dove lo sfoggio del lusso e cattivo gusto si intrecciano, i Vizzini comprano opere d'arte, pensando quindi ad un rialzo delle quotazioni in previsione della loro vendita dopo la morte degli autori. Barelli, altro industriale fabbricante di gelati, cialtrone, scansafatiche, rovinato dalla relazione con un'avvenente bionda, indebitato fino al collo, vende sottocosto. I Vizzini si vedono rovinati e meditano l'eliminazione fisica del commerciante rivale.

Seconda parte[modifica | modifica wikitesto]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Terza parte[modifica | modifica wikitesto]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ugo Buzzolan, Una satira di costume in chiave d'allegra farsa, "La Stampa", Torino, 18 aprile 1969.
  2. ^ Rai.it, su teche.rai.it, Rai Teche. URL consultato il 17-10-2019 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2009).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Televisione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di televisione