HD 106906

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HD 106906
HD 106906
Classe spettraleF5V
Distanza dal Sole337 al (103,33 pc)[1]
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta12h 17m 53,191s
Declinazione-55° 58′ 31,89″
Parametri orbitali
Sistema planetariosi
Dati fisici
Massa
2,7 M (combinata)
Temperatura
superficiale
3600 K (media)
Metallicità−0,05  [Fe/H]
Età stimata13 Ma[2]
Dati osservativi
Magnitudine app.7,8[3]
Magnitudine ass.2,99[4]
Parallasse9,6774 mas
Moto proprioAR: -39,014 mas/anno
Dec: -12,872 mas/anno
Velocità radiale10,20 km/s[5]
Nomenclature alternative
CD−55°4537, HD 106906, HIP 59960, SAO 239819[1]

Coordinate: Carta celeste 12h 17m 53.191s, -55° 58′ 31.89″

HD 106906 è una stella binaria, costituita da una coppia di stelle di classe F con massa combinata di 2,7 volte quella del Sole[6] (1,5 M la componente A), situata nella costellazione della Croce del Sud a 337 anni luce di distanza dal sistema solare.

Sistema planetario[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 il sistema venne osservato dai telescopi Magellano, per via del suo vasto e irregolare disco circumstellare che lo circonda, che si estende a una distanza dalle stelle da 20 au fino a 120 au in una direzione, e fino a 550 au in quella opposta.[6] Nel 2013, con lo stesso telescopio tramite l'indagine osservativa MPSP e utilizzando i dati del telescopio spaziale Hubble degli otto precedenti anni di osservazione, è stato scoperto un pianeta di massa pari a 11 volte quella di Giove e con un'orbita molto disallineata ed eccentrica, arrivando a un semiasse maggiore di 850 au e impiegando 15000 anni per una rivoluzione, anche se il margine d'errore sul periodo orbitale è piuttosto ampio.[7][2]

È la prima volta che gli astronomi sono stati in grado di misurare il movimento di un pianeta talmente lontano dalle proprie stelle e dal disco di detriti, simile alla fascia di Kuiper, questo grazie ai dati del telescopio spaziale Hubble. Per spiegare questa notevole orbita si è ipotizzato che il pianeta si trovasse originariamente a circa au dalle sue stelle, ma il trascinamento del disco di gas del sistema lo ha fatto avvicinare alla coppia, che lo ha proiettato nella posizione attuale. In seguito una stella di passaggio potrebbe averne stabilizzato l’orbita, evitando che il pianeta lasciasse il sistema. Le stelle di passaggio "candidate" sono state identificate nel 2019 dal satellite Gaia. Nel 2015 sono state dichiarate delle prove circostanziali della migrazione del pianeta, poiché il disco di detriti si mostra asimmetrico, facendo pensare che venga deformato ad ogni passaggio del pianeta. Questi dati vengono ricollegati all’ipotetico pianeta Nove del sistema solare per lo scenario molto simile.[8]

PianetaTipoMassaPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàIncl. orbitaScoperta
(AB)bGigante gassoso11±MJ15000+17000
−6400
 anni
850+560
−260
 au
0,44+0,28
−0,31
56°+12°
−21°
2013[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) SIMBAD, HD 106906 -- Star, su Centre de données astronomiques de Strasbourg (a cura di), simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il dicembre 2020.
  2. ^ a b Vanessa Bailey et al., HD 106906 b: A planetary-mass companion outside a massive debris disk (PDF), in The Astrophysical Journal Letters, vol. 780, n. 1, gennaio 2014, p. L4, DOI:10.1088/2041-8205/780/1/L4.
  3. ^ a b (EN) Planet HD-106906b, su exoplanet.eu.
  4. ^ Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971
  5. ^ (EN) HD 106906 -- Star, su simbad.u-strasbg.fr.
  6. ^ a b L. Rodet et al., Origin of the wide-orbit circumbinary giant planet HD 106906 A dynamical scenario and its impact on the disk (PDF), in Astronomy & Astrophysics. 602. A12, giugno 2017.
  7. ^ Meiji M. Nguyen et al., First Detection of Orbital Motion for HD 106906 b: A Wide-separation Exoplanet on a Planet Nine–like Orbit, in The Astronomical Journal, vol. 161, n. 1, dicembre 2020, p. 12, arXiv:2012.04712.
  8. ^ Il telescopio Hubble trova uno strano pianeta, su reccom.org, 11 dicembre 2020. URL consultato il 16 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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