Milliarcosecondo

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Un milliarcosecondo (mas) è un'unità di misura per angoli, pari a un millesimo di secondo d'arco.

Non è un'unità di misura ufficialmente riconosciuta dal Sistema Internazionale (SI), ma è menzionata nella brochure e viene considerata una unità non standard accettata.[1]

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

Viene utilizzata in astronomia per misurare il potere risolutivo dei telescopi più potenti o per descrivere il moto proprio di stelle o galassie. Per dare un'idea, un astronauta sulla Luna, visto dalla Terra, apparirebbe con una dimensione angolare di circa un milliarcosecondo. L'occhio umano ha mediamente un potere risolutivo attorno al primo d'arco,[2] il che rende un milliarcosecondo sessantamila volte più piccolo del dettaglio minimo che può essere visto a nudo.

Per raggiungere queste risoluzioni, gli astronomi utilizzano una tecnica detta interferometria,[3] in cui segnali provenienti da strumenti diversi e ben separati sono combinati a formare un'unica immagine, la cui risoluzione è equivalente a quella di un singolo strumento grande quanto la distanza tra i singoli telescopi utilizzati. Nel caso di osservazioni nell'ottico e nell'infrarosso, è possibile avvicinarsi al milliarcosecondo utilizzando telescopi distanti alcune decine o centinaia di metri l'uno dall'altro. Nelle onde radio, la tecnica dell'interferometria a lunghissima base (VLBI)[4] permette di combinare segnali di radiotelescopi[5] posti anche su continenti diversi, raggiungendo risoluzioni anche migliori del milliarcosecondo.

Raggiungere risoluzioni così alte con telescopi ottici o infrarossi non è affatto facile. Solo i più grandi telescopi oggi esistenti possono riuscirci, in condizioni eccezionalmente favorevoli, per mezzo di sofisticati sistemi di ottica adattiva per ovviare ai problemi introdotti dall'atmosfera terrestre.[6]

Il satellite Hipparcos,[7][8] studiato appositamente per l'astrometria di precisione, ha raggiunto precisioni dell'ordine del milliarcosecondo e ha permesso di compilare il catalogo stellare più preciso oggi esistente.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bureau International des Poids et Mesures (a cura di), The International System of Units (SI) (PDF), su bipm.org, 9ª ed. - 2019.
  2. ^ (EN) Positions and Sizes of Cosmic Objects, su lco.global. URL consultato il 28 agosto 2022.
  3. ^ P. Hariharan, Basics of Interferometry, Elsevier Inc., 2007, ISBN 978-0-12-373589-8.
  4. ^ Interferometria a lunghissima base (PDF), su ira.inaf.it.
  5. ^ Interconnessione globale di radiotelescopia, su jive.nl.
  6. ^ J.M. Beckers, Adaptive Optics for Astronomy: Principles, Performance, and Applications, in Annual Review of Astronomy and Astrophysics, vol. 31, n. 1, 1993, pp. 13–62, Bibcode:1993ARA&A..31...13B, DOI:10.1146/annurev.aa.31.090193.000305.
  7. ^ Hipparcos, su science.nasa.gov, NASA.
  8. ^ Hipparcos, su oato.inaf.it, Osservatorio astrofisico di Torino. URL consultato il 24 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2015).
  9. ^ M.A.C. Perryman et al., The HIPPARCOS Catalogue, in Astronomy and Astrophysics, vol. 323, L49-L52, luglio 1997.