Guazzolo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guazzolo
frazione
Guazzolo – Veduta
Guazzolo – Veduta
Borgata di Guazzolo nella neve
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Comune Castelletto Merli
Territorio
Coordinate45°04′00.027″N 8°13′43″E / 45.066674°N 8.228611°E45.066674; 8.228611 (Guazzolo)
Altitudine272 m s.l.m.
Superficie11,76 km²
Abitanti150
Densità12,76 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale15020
Prefisso0141
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiguazzolesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Guazzolo
Guazzolo

Guazzolo è una frazione del comune di Castelletto Merli in provincia di Alessandria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paesaggio surreale di Guazzolo

La frazione di Guazzolo è la borgata principale del Comune di Castelletto Merli, da cui dista 1,72 km, ed è situata nell'area collinare del Monferrato fra le città di Asti e Casale Monferrato, nella provincia di Alessandria, sul confine con la provincia di Asti. Approssimativamente conta circa 150 abitanti (2011) e la sua economia è principalmente a vocazione agricola, vitivinicola, artigiana e turistico-ricettiva.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La borgata di Guazzolo ha origini antiche. Nel 1184 viene citata in un atto di papa Lucio III nel quale venivano confermati i privilegi della Chaise Dieu, proprio a Guazzolo. In epoca medioevale dipese dal Monastero di Rocca delle Donne di Camino. Il toponimo deriverebbe dal longobardo e starebbe ad indicare un piccolo bosco o riserva.[1] Incorporata al Comune di Castelletto Merli, Guazzolo ebbe sempre Parrocchia autonoma e fu abitata negli scorsi secoli da importanti famiglie monferrine come ad esempio i Sala Spada[2] o i Cassone-Dell'Aglio.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Complesso della Masone[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso Masone

Antica grangia di proprietà religiosa (le prime notizie risalgono intorno all'anno mille), fu convento sotto il controllo del Monastero di Rocca delle Donne di Camino, poi soppresso nel 1802 da Napoleone Bonaparte, quindi acquisito dalla potente famiglia Magnocavalli e, in seguito dalla famiglia Cassone-Dell'Aglio. Quest'ultima, grazie alla vicinanza dei suoi esponenti con il Conte Cavour e con il re Vittorio Emanuele II e grazie alla parentela con Rosa Vercellana (in lingua locale spesso soprannominata "Bela Rusin"), moglie morganatica del primo sovrano del Regno d'Italia e originaria del Monferrato (il padre era originario di Moncalvo), da Castelletto Merli intraprese un'ascesa che la portò a fianco della Real Corte nella gestione degli affari dello Stato Italiano. Gli stessi Cavour e Vittorio Emanuele II furono ospiti a Guazzolo presso la cascina della Vercellana.[3] Pietro Ignazio Cassone fu impegnato nello sviluppo delle ferrovie in Puglia mentre Pacifico Dell'Aglio, marito della figlia di Pietro Ignazio, Enrichetta Cassone divenne segretario regio. I Cassone - Dell'Aglio fecero costruire a fine Ottocento un monumentale sepolcro fra la stessa Tenuta della Masone e il retrostante cimitero di Guazzolo, con una scalinata imponente e una Cappella decorata con mosaico in stile Liberty.

Ex asilo infantile Poggio-Querce-Rossi (in via Teresa Poggio)[modifica | modifica wikitesto]

Pregevole edificio settecentesco, già proprietà nobiliare dove soggiornò, con ogni probabilità il viaggiatore Carlo Fabrizio Vidua, poi trasformato in asilo infantile e ora in abitazione privata. Altri palazzi furono abitati dalle famiglie nobili e benestanti del posto quali, oltre ai Cassone e Poggio-Querce-Rossi, Vercellana e Gaspardone.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Cappella cimiteriale, esempio di barocco piemontese attribuita all'architetto Magnocavallo

Chiesa parrocchiale del Santissimo Nome di Maria[modifica | modifica wikitesto]

Eretta nel 1517, fu ricostruita a metà Ottocento e contiene pregevoli affreschi e tele di scuola del pittore Guglielmo Caccia, della vicina Moncalvo. Presenti nella chiesa anche alcune vetrate donate dalla famiglia Cassone-Dell'Aglio e dagli eredi. Sono presenti inoltre vistosi capitelli, sul soffitto vi è la raffigurazione degli Evangelisti e della storia di San Vincenzo. Il campanile risulta pendente di 48 cm ma nessuno si è mai preoccupato di tale inclinazione.

Sepolcro famiglia Cassone, particolare del mosaico in stile liberty

Chiesa di San Vincenzo[modifica | modifica wikitesto]

Antica chiesa cimiteriale, ora in disuso, fu luogo di sepoltura del Conte Onorio Gaspardone e della Contessa Irene Beggiami, nobili abitanti di Guazzolo. La Contessa Beggiami morì di parto nel 1760.

Letteratura moderna e leggende[modifica | modifica wikitesto]

Il paese di Guazzolo e in particolare la misteriosa morte di alcuni membri della famiglia Cassone-Dell'Aglio hanno ispirato il romanzo "In nome della Croce" (Claudio Galletto) che intreccia storie e personaggi veri vissuti e transitati in questo luogo.
Trae inoltre ispirazione dalle leggende locali il romanzo “L'Oracolo - Le risposte per il tuo futuro” narrante l'oracolo tramandato oralmente all'interno di una famiglia di sensitive che si dice essere vissuta proprio a Guazzolo.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata di Guazzolo, soppressa nel 2003, sorgeva lungo la ferrovia Castagnole-Asti-Mortara, il cui traffico è sospeso dal 2012.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Guazzolo (PDF), su beniculturali.monferratoastigiano.it. URL consultato il 30 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ Agostgino della Sala Spada, cenni genealogici biografici (PDF), su provincia.asti.it. URL consultato il 30 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ History, art and traditions

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "In Nome della Croce" (Claudio Galletto, Cult ed, Firenze, 2009)
  • “L'Oracolo – Le risposte per il tuo futuro” (M. Panatero e T. Pecunia, Cairo, 2011)
  • “I tesori delle chiese del Monferrato 2” (I. Grignolio, L. Angelino, Ed. Monferrato, 1994
  • “Il Monferrato fra Po e Tanaro”, vol. 1, Giuseppe Aldo di Ricaldone, Se.di.co di L. Fornaca, 1998)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte