Grotta di Nerja

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Grotta di Nerja
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonoma  Andalusia
Provincia  Malaga
ComuneNerja
Lunghezza4.283 m
Originecarsica
Uso abitativotra i 43.000 e i 12.000 anni a.C.
Data scoperta1959
Apertura al pubblico1960
Altri nomiCueva de Nerja
Coordinate36°45′43.2″N 3°50′41.5″W / 36.762°N 3.844861°W36.762; -3.844861
Mappa di localizzazione: Spagna
Grotta di Nerja
Grotta di Nerja

La grotta di Nerja (in spagnolo: Cueva de Nerja) è un insieme di cuniculi situati nei pressi del villaggio spagnolo di Maro (comune di Nerja, Provincia di Malaga), nella Sierra Almijara[1], in Andalusia, e scoperti nel 1959[2][3].

Il complesso è sito di interesse geologico, biologico ed archeologico[1] ed è stato dichiarato "monumento storico artistico"[2] e "bene di interesse culturale"[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La grotta ha una lunghezza di 4.283 metri[5] e l'area ha una superficie complessiva di 35.484 m2[6].

La grotta è suddivisa in molte sale, tra cui la Sala del Vestibolo, la Sala dei Fantasmi, la Sala del Cataclisma, la Sala del Presepe e la Sala della Torca[5][6].

Il complesso è noto per le particolari formazioni calcaree[7]. Tra queste spicca la più grande stalattite del mondo[7], della lunghezza di 63 metri[7].

Nella grotta sono state inoltre rinvenute tracce di insediamenti umani preistorici, quali incisioni rupestri, armi, ossa e gioielli, databili tra i 43.000 e i 12.000 anni prima di Cristo[3][4][7][8][9]. Complessivamente, si possono ammirare 321 cicli pittorici[4].

È aperto al pubblico soltanto un terzo dei cuniculi[5], segnatamente la zona chiamata Galerías Bajas[5]. In alcune sale hanno anche luogo dei concerti durante il periodo estivo[3]: in particolare vi si svolge a luglio un festival di danza e musica[1].

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

Le formazioni geologiche della zona sono di origine carsica[6] e risalirebbero a milioni di anni prima di Cristo[6].

Contribuirono alle particolari formazioni le piogge dell'Alto Miocene e del Basso Pleistocene[6].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La grotta di Nerja fu scoperta il 12 gennaio 1959[2] da cinque giovani di Maro, Francisco Navas Montesinos, José Luis Barbero de Miguel, José Torres Cárdenas e i fratelli Manuel e Miguel Muñoz Zorrilla[2].

La popolazione locale era già a conoscenza dell'esistenza di una cavità sotterranea[2], che era conosciuta come mina del cementerio[2], ovvero "miniera del cimitero".

Quel giorno di gennaio i cinque giovani decisero di seguire alcuni pipistrelli che uscivano da una stretta fessura[2]. I cinque giovani si addentrarono sino a quella che è conosciuta come "Sala dei Fantasmi"[2], dove rinvennero alcuni scheletri umani[2].

Qualche giorno dopo, i cinque ragazzi tornarono nella grotta assieme ad alcuni dei loro insegnanti[2].

Dopo che la scoperta fu resa nota pubblicamente[2], il 16 aprile dello stesso anno fu organizzata una spedizione ufficiale, a cui prese parte anche un giovane fotografo di Nerja, José Padial Bobadilla[2]. Grazie proprio alle foto scattate da Bobadilla, la grotta di Nerja acquisì la fama in tutto il mondo[2].

Nel novembre dello stesso anno, una nuova spedizione, guidata da Francisco Navas Montesinos permise di raggiungere la cavità più profonda sinora nota, la Sala del Cataclismo[2].

Successivamente, ebbero luogo ulteriori spedizioni, patrocinate dalla sezione di speleologia del Museo Archeologico della Provincia di Málaga[2].

Ad un anno e mezzo dalla scoperta, il 16 giugno 1960, terminarono i lavori di adeguamento del complesso che lo resero accessibile al pubblico[2].

Il 25 maggio 1961, la grotta di Nerja fu dichiarata dal decreto n. 988 "monumento storico artistico"[2].

Punti d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Sala del Vestibolo[modifica | modifica wikitesto]

Nella cosiddetta "Sala del Vestibolo" si trova una vetrina in cui sono esposti dei resti umani.[5].

Sala della Torca[modifica | modifica wikitesto]

Nella cosiddetta "Sala della Torca" sono visibili disegni rupestri che ritraggono figure antropomorfiche[5].

Sala dei Fantasmi[modifica | modifica wikitesto]

Nella cosiddetta "Sala dei Fantasmi" si possono ammirare disegni rupestri che ritraggono figure simboliche e animali[5].

Sala del Presepe[modifica | modifica wikitesto]

Nella cosiddetta "Sala del Presepe" si può invece ammirare una sepoltura del 6.300 a.C.[5].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Cueva de Nerja Archiviato il 12 agosto 2014 in Internet Archive. su Visit Costa del Sol
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Cueva de Nerja - Sito ufficiale: Descubrimiento
  3. ^ a b c A.A.V.V., Spagna, Dorling Kindersley, London - Mondadori, Milano, 1996
  4. ^ a b c Las pinturas más millenarias su ABC.es, 19-02-2012
  5. ^ a b c d e f g h Grotta di Nerja su Spain.info
  6. ^ a b c d e The Nerja Caves: About, su thenerjacaves.com. URL consultato il 12 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
  7. ^ a b c d A.A.V.V., Spagna del Sud, Touring Club Italiano, Milano, 2003
  8. ^ Spagna. Le pitture di Nerja, le uniche dei Neanderthal Archiviato il 12 agosto 2014 in Internet Archive., in: La Repubblica
  9. ^ Los científicos revisan la edad de las pinturas de la cueva de Nerja, in: El País

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Sito ufficiale, su cuevadenerja.es. Modifica su Wikidata
  • The Nerja Caves, su thenerjacaves.com. URL consultato il 12 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
Controllo di autoritàVIAF (EN315527249 · LCCN (ENsh89004887 · BNF (FRcb12124002p (data) · J9U (ENHE987007532269305171 · WorldCat Identities (ENviaf-315527249