Grotta Sant'Angelo (Lama dei Peligni)

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Grotta Sant'Angelo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Abruzzo
Province  Chieti
ComuniLama dei Peligni
Altitudine1300 m s.l.m.
Coordinate42°03′19.81″N 14°10′41.33″E / 42.055502°N 14.178147°E42.055502; 14.178147
Mappa di localizzazione: Italia
Grotta Sant'Angelo
Grotta Sant'Angelo
Eremo di San Michele Arcangelo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàLama dei Peligni, Palombaro
ReligioneChiesa cattolica di rito romano
Arcidiocesi Chieti-Vasto
Inizio costruzioneXIII secolo, forse su preesistente romitorio longobardo

La grotta di Sant'Angelo con l'annesso eremo di Sant'Angelo (o San Michele) è situata nel territorio comunale di Lama dei Peligni, in provincia di Chieti. La grotta con l'annesso eremo è situata a 1300 m s.l.m., oltre località Calvario. Della chiesetta interna restano ruderi di mura e una nicchia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima notizia indubbia è del 1447 con la numerazione dei fuochi della Valle del Sangro quando viene citata una certa "Margarita concubina priorpis Sancti Angeli de Monte".[1][2][3] Alcune delle caratteristiche della grotta fecero in modo che, in epoca Longobarda nascesse l'idea di costruire un monastero di San Michele Arcangelo che fu fatto poi edificare da Roberto da Salle. Nel XIII secolo venne costruito l'eremo di Sant'Angelo.[2][3]

Tradizioni[modifica | modifica wikitesto]

Due tradizioni narrano della grotta:

  1. Nel 1327[1] l'eremo fu abitato dal beato Roberto da Salle[1][2][3] prima fondare il sottostante cenobio[2][3], forse il Monastero di Santa Maria della Misericordia a Lama dei Peligni[1]
  2. Nel 1656 il notaio Camillis di Lama, per sfuggire alla peste si riparò nella grotta. Nella permanenza nella grotta trovò uno stivale pieno di monete d'oro. Diede così il via a una caccia al tesoro che provocò la distruzione delle poche mura dell'eremo rimaste.[1][2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'ingresso alla grotta è molto impervio e ripido. La piccola cella forse era provvista di una piccola finestra sul lato della valle. Un androne era forse la parte abitata dato che era più pianeggiante. Una scalinata d'accesso scavata nella roccia vi consentiva l'ingresso presso cui è stata realizzata, sempre scavando la roccia, un'acquasantiera.[2][3] Anticamente l'androne era chiuso sul davanti mediante un grosso muro. Delle altre strutture rimangono una piccola edicola lignea. Nel fondo ed ai lati dell'edicola vi erano dipinti Sant'Angelo, San Benedetto e Pietro da Morrone, dipinti ora scomparsi.[1] Una vasca è sita presso un muro in cui veniva convogliata una vena d'acqua[2][3] mentre in una piccola sorgente nasce del muschio.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Autori Vari, Grotta Sant'Angelo in Eremi d'Abruzzo. Guida ai luoghi di culto rupestri, pag. 45, Carsa edizioni (2000), ISBN 88-85854-74-5
  2. ^ a b c d e f g Info dal sito di tuttoabruzzo.it Archiviato il 1º novembre 2013 in Internet Archive.
  3. ^ a b c d e f g Info sul sito della regione abruzzo Archiviato il 2 novembre 2013 in Internet Archive.