Green Bay Packers 1959

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Green Bay Packers
Stagione 1959
Sport football americano
SquadraGreen Bay Packers
AllenatoreBandiera degli Stati Uniti Vince Lombardi
StadioCity Stadium
Milwaukee County Stadium
Risultati
NFL 19597-5
terzi nella NFL Western
Play-offnon qualificati
Cronologia delle stagioni
1958 1960

La stagione 1959 dei Green Bay Packers è stata la 39ª della franchigia nella National Football League.[1] La squadra, guidata dal nuovo allenatore Vince Lombardi, ebbe un record di 7-5, terminando terza nella Western Conference.

Fu la prima stagione dei Packers con un record vincente in dodici anni; l'ultimo era stato 6–5–1 nel 1947. Il club aveva vinto una sola partita nella stagione precedente, terminando con il peggior bilancio della sua storia.

L'era Lombardi ha inizio[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 febbraio 1959 Vince Lombardi colse la sua opportunità e iniziò a costruire quella che sarebbe stata la sua dinastia a Green Bay. Giunse al termine di entrambe le fasi del draft (1º dicembre e 21 gennaio),[2][3][4] e iniziò scambiando il miglior ricevitore della squadra del precedente decennio, Billy Howton, ai Cleveland Browns. Per portare della leadership in difesa, Lombardi ottenne il futuro Hall of Fame Emlen Tunnell dai New York Giants. Inoltre arrivarono Fuzzy Thurston dai Baltimore Colts e il defensive tackle Henry Jordan da Cleveland per l'inizio del training camp. Complessivamente, 16 veterani della stagione precedente furono svincolati, con Lombardi che portò una nuova attitudine nello spogliatoio.

Training camp[modifica | modifica wikitesto]

Lombardi si ispirò al modello dei Giants — i giocatori dovevano sentirsi dei campioni. La squadra viaggiò in prima classe, seguendo la filosofia "non puoi essere un vincente se non ti senti tale." Il cambiamento della cultura fu profondo. Lombardi era alla ricerca di un quarterback ed era esitante a scegliere Bart Starr. Questi era al quarto anno nella lega e non era ancora riuscito a vincere una partita in cui avesse giocato quattro quarti. L'ex giocatore dei Razorbacks Lamar McHan superò la concorrenza di Starr, mentre il veterano Babe Parilli fu svincolato a metà settembre, assieme al running back rookie Alex Hawkins, la 13ª scelta assoluta dell'ultimo draft.[5]

Il piano[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso uno stile divenuto poi leggendario, Lombardi trasformò i deboli Packers della stagione precedente in dei vincenti. Mise il suo piano immediatamente in azione già dal primo incontro con la squadra. "Non sono mai stato in una squadra perdente, gentlemen, e non ho intenzione di cominciare da ora!"

Drastico miglioramento[modifica | modifica wikitesto]

I risultati dell'approccio di Lombardi furono immediati. Nel debutto stagionale contro i Chicago Bears, i Packers vinsero per 9–6 e celebrarono la vittoria sollevando l'allenatore in trionfo nello stadio. Nel suo primo anno sulla linea laterale, i Packers ebbero il loro primo record positivo dal 1947. La trasformazione della squadra fruttò a Lombardi il premio unanime di allenatore dell'anno della NFL.

Roster[modifica | modifica wikitesto]

Roster dei Green Bay Packers nel 1959
Legenda
  • I rookie sono in corsivo.
  • Il primo ruolo è il principale mentre gli eventuali successivi indicano i ruoli secondari.
  • (IR) sta per Injured Reserve ed indica la lista ristretta per un solo giocatore infortunato che può tornare ad allenarsi dopo la settimana 6 e a rientrare in prima squadra dopo che questa ha giocato 8 partite.
  • (NF-Inj.) / (NF-Ill.) stanno rispettivamente per Non-Football Injured e Non-Football Illness ed indicano le liste dove viene inserito un giocatore che ha un infortunio o una malattia non dipendente dal football americano.
  • (PUP) sta per Physically Unable to Perform ed indica la lista dove viene inserito un giocatore mentre è in attesa di recuperare la condizione fisica. Nella stagione regolare dopo la sesta partita giocata dalla propria squadra, il giocatore ha tempo tre settimane per riprendere ad allenarsi, più tre settimane aggiuntive dal suo rientro agli allenamenti per rientrare in prima squadra.

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

Stagione regolare
Turno Data Avversario Risultato Record Stadio Pubblico
1 27 settembre Chicago Bears V 9–6 1–0 City Stadium 32,150
2 4 ottobre Detroit Lions V 28–10 2–0 City Stadium 32,150
3 11 ottobre San Francisco 49ers V 21–20 3–0 City Stadium 32,150
4 18 ottobre Los Angeles Rams S 6–45 3–1 Milwaukee County Stadium 36,194
5 25 ottobre at Baltimore Colts S 21–38 3–2 Memorial Stadium 57,557
6 1 novembre at New York Giants S 3–20 3–3 Yankee Stadium 68,837
7 8 novembre at Chicago Bears S 17–28 3–4 Wrigley Field 46,205
8 15 novembre Baltimore Colts S 24–28 3–5 Milwaukee County Stadium 25,521
9 22 novembre Washington Redskins V 21–0 4–5 City Stadium 31,853
10 26 novembre at Detroit Lions V 24–17 5–5 Briggs Stadium 49,221
11 6 dicembre at Los Angeles Rams V 38–20 6–5 Los Angeles Memorial Coliseum 61,044
12 13 dicembre at San Francisco 49ers V 36–14 7–5 Kezar Stadium 55,997

Nota: gli avversari della propria conference sono in grassetto.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

NFL Western Conference
V S P % DIV PF PS STR
Baltimore Colts 9 3 0 .750 9–1 374 251 V5
Chicago Bears 8 4 0 .667 6–4 252 196 V7
San Francisco 49ers 7 5 0 .583 5–5 255 237 S2
Green Bay Packers 7 5 0 .583 6–4 248 246 V4
Detroit Lions 3 8 1 .273 2–8 203 275 S1
Los Angeles Rams 2 10 0 .167 2–8 242 315 S8

Nota: i pareggi non venivano conteggiati ai fini della classifica fino al 1972.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 1959 Green Bay Packers, Pro Football Reference. URL consultato il 12 aprile 2022.
  2. ^ (EN) Chuck Johnson, Packers name Vince Lombardi head coach, general manager, in Milwaukee Journal, 29 gennaio 1959, p. 11, part 2.
  3. ^ (EN) Chuck Johnson, Lombardi reception warm, despite cold, in Milwaukee Journal, 3 febbraio 1959, p. 14, part 2.
  4. ^ (EN) National football League draft, in Milwaukee Journal, 22 gennaio 1959, p. 14, part 2.
  5. ^ (EN) Chuck Johnson, Babe Parilli is dropped by Packers, in Milwaukee Journal, 15 settembre 1959, p. 14, part 2. URL consultato il 12 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2020).
  6. ^ NFL 2001 Record and Fact Book, Workman Publishing Co, New York,NY, ISBN 0-7611-2480-2, p. 297

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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