Giuseppe Moles (militare)

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Giuseppe Moles
NascitaEdolo, 19 novembre 1911
MorteTortosa, 8 aprile 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Corpo Truppe Volontarie
Reparto3º Reggimento fanteria, Divisione "Frecce Nere"
Anni di servizio1935-1938
GradoCamicia nera
GuerreGuerra di Spagna
Decorazionivedi qui
dati tratti da I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere[1]
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Giuseppe Moles (Edolo, 19 novembre 1911Tortosa, 8 aprile 1938) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Edolo, provincia di Brescia, il 19 novembre 1911, figlio di Battista e di Caterina Mutti, all'interno di una famiglia di modesti lavoratori.[2] Lavorava come manovale nel suo paese quando fu chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito con la classe 1912 perché risultato rivedibile per debolezza di costituzione, assegnato al battaglione alpini "Edolo" del 5º Reggimento.[1] Posto in congedo nel gennaio 1936, nel novembre dello stesso anno entrò a fare parte della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale con il grado di camicia nera in forza alla 15ª Legione CC.NN..[1] Mobilitato per le esigenze legate alle operazioni militari in terra di Spagna e, assegnato alla 2ª Compagnia del battaglione CC.NN. "Carroccio", 3º Reggimento fanteria, Divisione "Frecce Nere", sbarca a Cadice il 22 dicembre 1936.[1] Cadde in combattimento a quota 138,8 tra Gandesa e Tortosa l'8 aprile 1938, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare con Regio Decreto del 1 giugno 1939.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Si distingueva in tutte le azioni per ardimento e sprezzo del pericolo. Raggiunta con un manipolo di arditi, una importante posizione nemica, sotto violento fuoco di mitragliatrici, penetrava tra le file avversarie e, con lancio di bombe a mano, ne provocava lo scompiglio. Nell’alterna vicenda dell’azione visto cadere un porta fucile mitragliatore, si impadroniva dell’arma e furiosamente la adoperava contro il nemico che lo aveva circondato. Sebbene fatto oggetto a lancio di bombe a mano ed a violenti raffiche di mitragliatrice, non indietreggiava e continuava impavido a sparare sino a quando cadeva fulminato da numerosi colpi, stringendo rabbiosamente l’arma, anch’essa colpita e resa inservibile da proiettili esplosivi . Gandesa-Tortosa, quota 138,8, aprile 1938.[4]»
— Regio Decreto del 1 giugno 1939.[5]
Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna - nastrino per uniforme ordinaria
— brevetto 2718 in data 13 aprile 1941.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Bianchi, Cattaneo 2012, p. 164.
  2. ^ Combattenti Liberazione.
  3. ^ Bianchi, Cattaneo 2012, p. 163.
  4. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 17 agosto 1939, guerra, registro 27, foglio 441.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 301.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]