Giovanni Tuccari

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Mosè salvato dalle acque, olio su tela nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Messina.

Giovanni Tuccari (Messina, 1667Messina, 1743) è stato un pittore italiano di scuola barocca soprannominato il fulmine della pittura.

San Giovanni Battista e il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, basilica cattedrale di Sant'Agata di Catania.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha realizzato gli affreschi per la chiesa di San Benedetto a Catania (1726), il santuario di Sant'Antonio a Castiglione di Sicilia, Pinacoteca Zelantea ad Acireale e due tele conservate nella chiesa di San Cono a Naso.

Morì vittima dell'epidemia di peste che sconvolse Messina nel 1743.

Famiglia Tuccari[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Tuccari (1620 - 1660), pittore. Discendente di famiglia d'origine bavarese con il cognome Tucker, e contatti con la scuola del pittore, incisore, matematico e trattatista tedesco Albrecht Dürer originario di Norimberga. Artista affermato in Messina poiché discepolo del messinese Antonino Alberti, detto il Barbalonga. La scuola di questi pittori messinesi è riconducibile per stile e agli insegnamenti di Giovanni Simone Comandè e del Domenichino.

Giuseppe Tuccari (1650 - 1720), pittore.
Giovanni Tuccari Junior, pittore. Nel 1711 si trasferì a Castiglione di Sicilia. Nella cittadina la famiglia edificò il palazzo conosciuto come Palazzo Imbesi già Tuccari.
Vincenzo Tuccari (Messina, 1657 - Messina, febbraio, 1734), pittore documentato a Castiglione di Sicilia.
Giovanni Tuccari, pittore.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Nozze di Cana, Museo regionale di Messina.
San Girolamo penitente, chiesa di Nostra Signora del Rosario di Milazzo.

Catania e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Catania[modifica | modifica wikitesto]

Castiglione di Sicilia[modifica | modifica wikitesto]

  • XVIII secolo, Tentazioni di Sant'Antonio Abate, Sant'Antonio Abate visita San Paolo eremita, Sant'Antonio Abate assiste al trapasso di San Paolo eremita, Morte di Sant'Antonio Abate, olio su tela, opere custodite nella chiesa di Sant'Antonio Abate.

Messina e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Lipari[modifica | modifica wikitesto]

Messina[modifica | modifica wikitesto]

Milazzo[modifica | modifica wikitesto]

Siracusa e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Melilli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1740, Strage degli Innocenti, olio su tela, opera documentata nel duomo di San Nicolò.

Estero[modifica | modifica wikitesto]

Norimberga[modifica | modifica wikitesto]

Valentissimo nella pittura delle battaglie, scontri e conflitti bellici, alcune opere sono documentate fino alla seconda guerra mondiale nella città bavarese.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Grano - Hackert, pp. 218.
  2. ^ Vincenzo Mortillaro, pp. 137.
  3. ^ a b Vincenzo Mortillaro, pp. 138.
  4. ^ Pagina 44. Giuseppe La Farina, "Messina e i suoi monumenti". [1]
  5. ^ Pagina 18, Giuseppe Fiumara, "Guida per la città di Messina", Messina, 1841.
  6. ^ a b c Grano - Hackert, pp. 216.
  7. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Grano - Hackert, pp. 217.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN40262441 · ISNI (EN0000 0000 6682 0897 · CERL cnp00570124 · Europeana agent/base/78309 · ULAN (EN500015963 · GND (DE122516435 · WorldCat Identities (ENviaf-40262441