Giovanni Crivelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giovanni Crivelli (Milano, ... – Roma, 28 luglio 1432) è stato un religioso italiano che abbracciò la carriera ecclesiastica secondo la tradizione di famiglia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lastra tombale in Santa Maria in Aracoeli

Discendeva da una delle più potenti famiglie della nobiltà milanese (Crivelli). Diventato chierico, passò gran parte della sua vita nella Curia romana, iniziando la sua carriera nel 1404, nel pontificato di Bonifacio IX, come notaio dell'uditore di Rota Branda Castiglione (1350-1443). Questi era anche suo zio e fu creato cardinale nel 1411. Poco dopo il 1404, il Crivelli fu nominato scriptor litterarum apostolicarum e dal 1407 svolse dei compiti di più grande responsabilità all'interno del collegio degli scriptores.[1] Come anche lo zio, negli anni del concilio di Pisa cambiò ubbidienza per seguire l'antipapa Giovanni XXIII (1410-1415) invece di Gregorio XII, recandosi poi al concilio di Costanza. La sua carriera proseguì sotto Martino V (1417-1431 ed Eugenio IV (1431-1447) come scrittore della cancelleria apostolica, posto che gli procurava alto prestigio e una buona rendita. Il secondo e ben più importante ufficio curiale che venne anche menzionato sulla sua lastra tombale, fu quello di abbreviator de parco maiori, rivestito negli ultimi anni della sua vita.[2] A quanto pare, tuttavia, la sua nomina a prothonotarius apostolicus non si concretizzò mai[3], nonostante una rispettiva lettera gratulatoria dell'uditore di Rota Francesco Crivelli.[4]

Come chierico e curialis il Crivelli poteva aspirare ad uffici ecclesiastici e prebende adatti al suo rango sociale. La sua lastra tombale elenca l'arcidiaconato della cattedrale di Aquileia ed un canonicato del duomo di Milano, ma il Crivelli tenne al momento della morte anche altri benefici: un canonicato ad Aquileia, uno a Cividale, l'ufficio di sacrista al duomo di Concordia e quello di parrocco di Artegna nella diocesi di Aquileia.[5]

Giovanni Crivelli fu anche scrittore. Sopravvivono alcuni manoscritti del suo Compendium historiae romanae dedicato nel 1425 a papa Martino V[6], e alcune sue poesie.[7]

Morì il 28 luglio 1432 in curia quando essa si trovava a Roma.[8] Fu seppellito nella chiesa francescana di Santa Maria in Aracoeli, come altri suoi colleghi. La sua lastra tombale è di Donatello. L'iscrizione della lastra è la seguente:

Hic jacet venerabilis d(omi)nus joh(ann)es de crivellis de mediolano, archidiaconus aquilegen(sis) et c(anonicus) mediolanen(sis) ac Literar(um) Apostolicarum scriptor et abbreviator, qui obiit A(nno) D(omini) MCCCCXXXII die XXVIII julii pont(ificatus) s(anctissimi) d(omini) eugenii p(a)p(e) iiii. A(nno) II. Cujus ani(m)a requiescat in pace. amen. opus donatelli florentini.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brigide Schwarz, Die Organisation kurialer Schreiberkollegien von ihrer Enstehung bis zur Mitte des 15. Jahrhunderts (= Bibliothek des Deutschen Historischen Instituts in Rom 37), Tübingen 1972, p. 307 sub voce Komputator.
  2. ^ Brigide Schwarz, Abbreviature officium est assistere vicecancellario in expeditione litterarum apostolicarum. Zur Entwicklung des Abbreviatorenamtes vom Großen Schisma bis zur Gründung des Vakabilistenkollegs der Abbreviatoren durch Pius II. - In: Römische Kurie. Kirchliche Finanzen. Vatikanisches Archiv. Studien zu Ehren von Hermann Hoberg (= Miscellanea Pontificia 46), Roma 1979, pp. 789-823. Nell'appendice n. 22, pp. 819-820 un biogramma del Crivelli con il patronimico Antonioti (?).
  3. ^ Walter von Hofmann, Forschungen zur Geschichte der kurialen Behörden vom Schisma bis zur Reformation, Roma 1914 (= Bibliothek des Kgl. Preuss. Historischen Instituts in Rom 12/13); Reprint Torino 1971, I, pp. 58-67.
  4. ^ Paul Oskar Kristeller, Iter Italicum. Accedunt alia itinera. A finding list of uncatalogued or incompletely catalogued humanistic manuscripts of the Renaissance in Italian and other libraries, Leiden 1963, I, p. 211b: Franc. Cribellus congratulatio ad Jo Cribellum … ad magnificorum senatorum numerum protonotariatusque apostolici meritam dignitatem nuper delectum. Per Francesco Crivelli, cfr. Emmanuele Cerchiari, Capellani papae et apostolicae sedis auditores causarum sacri palatii apostolici …Romae 1919, II, p. 50, n. 277.
  5. ^ Repertorium Germanicum. Verzeichnis der in den päpstlichen Registern und Kameralakten vorkommenden Personen, Kirchen und Orte des Deutschen Reiches, seiner Diözesen und Territorien vom Beginn des Schismas bis zur Reformation, Bd. V: Eugen IV. (1431-1447). 1. Teil: Hermann Diener und Brigide Schwarz: Text in 3 Teilbänden; 2. Teil: Christoph Schöner: Indices in 3 Teilbänden, Tübingen 2004; [1] nel motore di ricerca si deve inserire «Johannes de Crivellis».
  6. ^ Paul Saenger, A chronicle from Aeneas to the Holy Roman Emperor Sigismund, A Catalogue of the Pre-1500 Western Manuscript Books at the Newberry Library, p. 178. Cfr. anche Kristeller II pp. 10a, 213b, III p. 161.
  7. ^ Kristeller, Iter Italicum I p. 205b, II p. 568a.
  8. ^ Hermann Diener (†) und Brigide Schwarz, Das Itinerar Eugens IV. (1431-1447), in: Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 82 (2002), pp. 193-230, p. 224.
  9. ^ Vincenzo Forcella: Iscrizioni delle chiese e d'altri edificii di Roma dal secolo XI fino ai giorni nostri, Roma 1869, I, p. 134 Nr. 490.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN50400796 · CERL cnp01099252 · GND (DE132890925 · WorldCat Identities (ENviaf-50400796
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie