Giacomo Strobl junior
Giacomo Strobl junior (Cles, 20 ottobre 1675 – Cles, 14 febbraio 1749[1]) è stato un intagliatore italiano. Artista locale attivo principalmente in Val di Non, figlio dell'intagliatore Pietro Strobl junior e cugino dei fratelli Strudel.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Cominciò la sua attività di intagliatore presso la bottega del padre Pietro Strobl junior. Nel 1713, anno in cui morì il padre, ereditò la bottega paterna, ma i committenti si rivolsero maggiormente a un altro allievo di Pietro, Vigilio Fortunato Prati e per l'intagliatore cominciò un periodo di difficoltà finanziarie, che terminò soltanto nel 1729 con l'acquisizione della cospicua eredità del cugino Leopold, figlio del noto scultore Paul Strudel.[2]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Realizzò svariate opere per varie chiese della Val di Non e un gruppo di putti alati a Vione tra il 1692 e il 1725.
- Cles, Chiesa di San Vito: Altare maggiore, Coppia di candelabri (1692).
- Dardine, Chiesa di San Marcello: Altare laterale destro (1712-1713).
- Dres (Cles), Chiesa di San Tommaso: Altare maggiore (ampliamento dell'altare realizzato dal padre nel 1672).
- San Giacomo (Caldes), Chiesa di San Giacomo Maggiore: San Domenico e Santa Caterina da Siena (statue collocate sull'altare laterale sinistro).
- Vervò, Chiesa di San Martino: Antipendio dell'altare maggiore (1712).
- Vione, Chiesa di San Remigio: Gruppo di putti alati musicanti (1700).
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ N. Artini & C. Strocchi, 2003, p. 340
- ^ G. Lorenzoni, 2007, p. 20
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Nicola Artini & Claudio Strocchi, "Giacomo Strobl junior", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pp. 337-340).
- Gabriele Lorenzoni, Giacomo Strobl junior, intagliatore (1675-1749, tesi di laurea Università degli Studi di Trento. Scienze dei Beni Culturali, 2007.
- Nicolò Rasmo, Precisazioni e contributi su Paolo, Pietro e Domenico Strudel e gli scultori Strobl, in «Cultura Atesina», XVII, 1963 (pp. 51-73).