Gangster tuttofare
Gangster tuttofare | |
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Titolo originale | Crooks and Coronets |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Regno Unito |
Anno | 1969 |
Durata | 106 min |
Genere | commedia |
Regia | Jim O'Connolly |
Sceneggiatura | Jim O'Connolly |
Produttore | Herman Cohen |
Casa di produzione | Herman Cohen Productions |
Fotografia | Desmond Dickinson |
Montaggio | Martin Charles |
Musiche | John Scott |
Scenografia | Alex Vetchinsky |
Costumi | Ron Beck |
Trucco | Alan Brownie, Anne McFadyen |
Interpreti e personaggi | |
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Gangster tuttofare (Crooks and Coronets) è un film del 1969 diretto da Jim O'Connolly.
È un film commedia britannico con Telly Savalas, Edith Evans e Warren Oates.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Due ex detenuti, da poco tornati in libertà, Herbie Haseler e Marty Miller cominciano a lavorare per il boss della mafia di New York Nick Marco che li manda in Inghilterra per una rapina in una grande villa inglese. Il palazzo è di proprietà di una eccentrica ma gentile donna anziana, Sophie Fitzmore, che ha intenzione di lasciare in eredità il palazzo e i suoi tesori inestimabili al suo fedele nipote Freddie Fritzmore. Sophie possiede un leone di nome 'Bo-Bo', addomesticato e apparentemente innocuo. Quando Herbie e Marty arrivano in Inghilterra fanno un giro di perlustrazione nella tenuta di Lady Sophie e si ingraziano la signora che li invita a vivere nel palazzo.
Herbie e Marty incontrano anche Frank Finley, il contatto londinese di Nick Marco. Herbie, Marty e Frank pianificano la rapina e la fuga. Nel corso del tempo però Herbie e Marty si affezionano a Lady Sophie, al nipote Freddie e ai loro servi e all'ultimo minuto decidono che non possono procedere con la rapina.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film, diretto e sceneggiato di Jim O'Connolly,[1] fu prodotto da Herman Cohen per la Herman Cohen Productions[2] e girato nell'aeroporto di Luton, a Cliveden e nei Shepperton Studios a Shepperton, in Inghilterra.[3]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film fu distribuito con il titolo Crooks and Coronets nel Regno Unito dal 2 aprile 1969[4] al cinema dalla Warner-Pathé Distributors.[2] È stato distribuito anche con il titolo Sophie's Place.
Altre distribuzioni:[4]
- in Germania Ovest il 13 febbraio 1970 (Gauner, Kronen und Juwelen)
- in Finlandia il 2 luglio 1971
- in Grecia (Apateones kai diamantia)
- negli Stati Uniti (Sophie's Place)
- in Italia (Gangster tuttofare)
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il Morandini il film, "pur non brillando troppo per originalità e inventiva, è una commedia giallo-rosa piacevole che scorre senza intoppi".[5] Secondo Leonard Maltin il film è una "commedia piacevole anche se ordinaria".[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Gangster tuttofare - IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato il 3 maggio 2016).
- ^ a b (EN) Gangster tuttofare - IMDb - Crediti per le compagnie, su imdb.com. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato il 26 agosto 2016).
- ^ (EN) Gangster tuttofare - IMDb - Luoghi delle riprese, su imdb.com. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato il 14 settembre 2016).
- ^ a b (EN) Gangster tuttofare - IMDb - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato il 19 maggio 2016).
- ^ Gangster tuttofare - MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 10 marzo 2013.
- ^ Leonard Maltin, Guida ai film 2009, Dalai editore, 2008, pp. p. 829, ISBN 8860181631. URL consultato il 29 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gangster tuttofare, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Gangster tuttofare, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Gangster tuttofare, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Gangster tuttofare, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Gangster tuttofare, su FilmAffinity.
- (EN) Gangster tuttofare, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Gangster tuttofare, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Gangster tuttofare, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).