Francesco Matarazzo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Francesco Antonio Maria Matarazzo

Francesco Antonio Maria Matarazzo, Conte Matarazzo (Castellabate, 9 marzo 1854San Paolo, 10 dicembre 1937), è stato un imprenditore italiano naturalizzato brasiliano, fondatore di un grande gruppo industriale in Brasile, Indústrias Reunidas Francisco Matarazzo (IRFM), che alla sua morte era nel periodo di massimo splendore e contava più di 350 aziende nei settori alimentare, tessile, bevande, trasporti terrestri e marittimi, porti, ferrovie, cantieri navali, metallurgia, agricoltura, energia, banche, immobili[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Matarazzo nacque a Castellabate in provincia di Salerno, primo dei nove figli del dottor Costabile Matarazzo (1830-1873), avvocato e piccolo proprietario terriero e di Mariangela Jovane (1835-1925).[2] All'età di 26 anni, in un periodo in cui l'emigrazione italiana in Brasile era diffusa, si trasferì nella città di Sorocaba nello stato di San Paolo, con i suoi fratelli, la moglie e i figli. Nel 1890 si trasferì a San Paolo e con i suoi fratelli, Giuseppe e Luigi fondò la Matarazzo e Irmãos (Matarazzo e fratelli). Diversificò la sua attività importando farina di frumento dagli Stati Uniti d'America. Giuseppe gestì una fabbrica di lardo a Porto Alegre e Luigi un deposito-magazzino a San Paolo.[3][4]

L'anno successivo la società con i fratelli si sciolse e venne sostituita dalla Companhia Matarazzo SA con 43 azionisti di minoranza. Questa società controllava anche gli stabilimenti di Sorocaba e Porto Alegre. Nel 1911 l'azienda venne rinominata Indústrias Reunidas Francisco Matarazzo (IRFM).[5]

In riconoscimento della sua assistenza finanziaria e materiale all'Italia durante la prima guerra mondiale, con decreto reale del 25 giugno 1917 il re Vittorio Emanuele III gli conferì il titolo di conte. Tale titolo fu esteso a tutti i suoi figli - maschi e femmine - con decreto reale del 2 dicembre 1926.

Prima della seconda guerra mondiale la spia della Gestapo Hans Wesemann riferiva nei suoi rapporti che:

«Un'intera flotta naviga sotto la sua bandiera. Decine di migliaia di lavoratori lavorano nelle sue fabbriche. Produce cemento, abbatte alberi e trasforma la polpa di legno in carta, su cui stampa i suoi giornali. Il pubblico beve la sua birra e guarda i film nei suoi cinema. Si sforza di essere sia ricco che popolare e quando il presidente del Brasile visita San Paolo, chiama prima Matarazzo.»

Matarazzo morì nel 1937 dopo un attacco di uremia. Al momento del decesso era l'uomo più ricco del Brasile, con una fortuna stimata di 20 miliardi di dollari USA.[6]

Figli e discendenti[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Matarazzo e la moglie Filomena Sansivieri (1850-1940) ebbero 13 figli:

  • Giuseppe Matarazzo (1877-1972), sposato con Anna de Notaristefani dei Duchi di Vastogirardi (1888-1959).
  • Andrea Matarazzo (1881-1958), sposato con Amália Cintra Ferreira (1885-1958)
  • Ermelino Matarazzo (1883-1920)
  • Teresa Matarazzo (1885-1960), sposata con Gaetano Comenale.
  • Mariangela Matarazzo (1887-1958), sposata con Mario Comide.
  • Attilio Matarazzo (Sorocaba, 1889-1985), sposato con Adele dall'Aste Brandolini.
  • Carmela Matarazzo (1891-1991), sposata con Antonio Campostano.
  • Lydia Matarazzo (1892-1946), sposata con Giulio Pignatari (?-1937).
  • Olga Matarazzo (1894-1994), sposata con il príncipe Giovanni Alliata Di Montereale (1877-1938).
  • Ida Matarazzo (1895-1983), deputata nella II Legislatura della Repubblica (1953-1958).
  • Claudia Matarazzo (1899-1935), sposata con Don Francesco Ruspoli, 8º principe di Cerveteri (1899-1989).
  • Francisco Matarazzo Júnior (1900-1977), sposato con Mariangela Matarazzo (1905-1996).
  • Luís Eduardo Matarazzo (1902-1958), sposato con Bianca Troise.

Il regista Jayme Monjardim e il cantante Supla sono suoi discendenti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Biografia de Francisco Matarazzo, su eBiografia. URL consultato il 17 giugno 2021.
  2. ^ MATARAZZO, Francesco, in TRECCANI, La cultura italiana. URL consultato il 13 novembre 2015.
  3. ^ (PT) O império Matarazzo, in Gazeta do Povo. URL consultato il 13 novembre 2015.
  4. ^ (PT) Senhor indústria, in Revista de Historia. URL consultato il 13 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
  5. ^ (PT) A História do Maior Empreendedor do Brasil – Francesco Matarazzo, in SP in Foco. URL consultato il 13 novembre 2015.
  6. ^ (PT) Francesco Matarazzo foi de mascate a 5° mais rico do mundo, in Terra. URL consultato il 24 gennaio 2016.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN78623111 · ISNI (EN0000 0000 4770 6335 · LCCN (ENnr89004292 · WorldCat Identities (ENlccn-nr89004292