Francesco Domenico Guerrazzi

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Domenico Guerrazzi
Monumento funebre a F.D. Guerrazzi sul colle di Montenero a Livorno

Francesco Domenico Guerrazzi (Livorno 12 agosto 1804 - Cecina 25 settembre 1873) è stato un politico e scrittore toscano, impegnato nel movimento risorgimentale.

Esordi

Nel 1824 si laureò in Giurisprudenza all'Università di Pisa e iniziò ad esercitare la professione di avvocato a Livorno, ma prestò lasciò la professione per darsi alla politica e alla letteratura. Influenzato da Byron, scrisse le Stanze nel 1825 e il romanzo La battaglia di Benevento nel 1827 che lo rese celebre.

Guerrazzi divenne amico di Giuseppe Mazzini e insieme a lui e a Carlo Bini nel gennaio 1829 fondò a Livorno il quotidiano Indicatore livornese, del quale fu il direttore. Il giornale, però, fu chiuso dalle autorità del Granducato di Toscana nel febbraio 1830, dopo 48 numeri, e lo stesso Guerrazzi fu relegato a Montepulciano per sei mesi a causa di una sua orazione in memoria di Cosimo Del Fante. Durante il confino iniziò a scrivere il suo romanzo storico, L'assedio di Firenze. Per la sua attività nella Giovine Italia fu imprigionato diverse volte: nel 1833 fu rinchiuso per tre mesi nel Forte Stella di Portoferraio.
Nel 1845 compose l'Isabella Orsini.

Dittatore della Toscana

Lo stesso argomento in dettaglio: Invasione austriaca della Toscana (1849).

Nel 1848 divenne ministro del governo toscano e tentò di esercitare una certa influenza approfittando del momento di difficoltà del granduca. L'8 febbraio 1849, dopo la fuga del granduca Leopoldo II, Guerrazzi formò un triumvirato con Giuseppe Mazzoni e Giuseppe Montanelli, poi il 27 marzo fu nominato dittatore. Alla restaurazione del governo granducale, rifiutò di fuggire e fu condannato a 15 anni di carcere. In quegli anni scrisse la sua autodifesa (intitolata Apologia), pubblicata nel 1852.

Esilio ed elezione nel Parlamento italiano

Dopo circa tre anni la pena fu commutata nell'esilio in Corsica.
Nel 1853 fuggì a Genova, accolto dal liberale governo del Cavour. Qui risiedette sino al 1862 e compose il romanzo Beatrice Cenci, del 1854.

Dal 1862 al 1870 fu deputato al parlamento italiano.

Le sue lettere furono raccolte e pubblicate da Giosuè Carducci nel 1880

Opere

  • Apologia della vita politica di F.-D. Guerrazzi scritta da lui medesimo, Firenze, Le Monnier, 1851.
  • La battaglia di Benevento, Firenze Le Monnier, 1827. (Testo completo su Project Gutenberg.)
  • L'assedio di Firenze, Milano, M. Guigoni, 1863.
  • Il marchese di Santa Prassede, ovvero la vendetta paterna, Pisa, Pucci, 1853.
  • Beatrice Cenci, Tip. Vannucchi, Pisa, 1854. (Testo completo su Project Gutenberg.)
  • La torre di Nonza, Milano, Sonzogno 1857.
  • Pasquale Sottocorno. Memoria, Torino, Tipografia Economica, 1857.
  • Pasquale Paoli ossia la Rotta di Pontenuovo. Racconto Corso del Secolo XVIII, Milano e Torino, M. Guigoni, 1860.
  • L'assedio di Roma, Tip. A. B. Zecchini, Livorno, 1864. (Testo Completo su Project Gutenberg.)
  • Isabella Orsini, duchessa di Bracciano, Firenze, Le Monnier, 1888.
  • L'asino: sogno, Torino, 1858. (Testo completo, in formato Pdf, su Progetto Manuzio.)

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