Fortificazioni di Messina

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Fortificazioni di Messina
Mappa di Messina nel XVIII secolo
Localizzazione
Stato
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneMessina
CittàMessina
IndirizzoVia Peculio frumentario
Coordinate38°11′30.79″N 15°33′02.01″E / 38.191887°N 15.550559°E38.191887; 15.550559
Mappa di localizzazione: Italia
Fortificazioni di Messina
Informazioni generali
CostruzioneXI secolo-Anni '50 del XIX secolo
Informazioni militari
Azioni di guerra
Eventi
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Le fortificazioni di Messina erano una serie di mura difensive e altre fortificazioni che circondavano la città di Messina. Le prime mura furono costruite a partire dall' XI secolo, furono successivamente ampliate nel XVI e XVII secolo. La maggior parte delle mura furono demolite nel XIX e XX secolo, ma alcune parti delle mura sopravvivono ancora oggi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Mura medievali[modifica | modifica wikitesto]

Le prime mura intorno a Messina furono costruite a partire dal 1081.

Fortificazioni bastionate[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1535 l'imperatore Carlo V (che era anche re di Sicilia) ordinò il rafforzamento delle fortificazioni di Messina, per cui un nuovo sistema difensivo di fortificazioni bastionate fu realizzato tra il 1536 e il 1538 su progetto degli ingegneri militari Antonio Ferramolino e Francesco Maurolico[1]. Negli anni '40 dello stesso secolo furono costruiti alcuni forti per rafforzare le mura:

Negli anni '80 del Seicento fu costruita la Real Cittadella, destinata sia alla difesa costiera che a costituire un forte presidio in città per evitare la rivolta della popolazione[5].

La città di Messina e le sue fortificazioni passarono di mano più volte nella prima metà del XVIII secolo, durante la Guerra della Quadruplice Alleanza e la Guerra di successione polacca.

Durante la rivoluzione siciliana del 1848, i ribelli riuscirono a prendere possesso della maggior parte delle fortificazioni, ad eccezione della Real Cittadella e del Forte del Santissimo Salvatore, dalle quali i difensori bombardarono la città finché, nel 1849, la rivoluzione non fu soppressa.

Demolizioni e storia recente[modifica | modifica wikitesto]

Le fortificazioni rimasero in uso fino al 1850, quando il governo borbonico del Regno delle Due Sicilie iniziò lo smantellamento di alcune delle mura, comprese le porte principali della città. La Real Cittadella e alcuni altri forti rimasero in uso, in particolare durante la spedizione dei Mille di Garibaldi nel 1860-61, quando capitolarono alle forze piemontesi dopo un assedio[1].

Dopo il terremoto del 1908, alcune parti del Forte del Santissimo Salvatore e la maggior parte della Real Cittadella furono demolite negli anni '20[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b le fortificazioni antiche di messina | messinastorica.it, su www.messinastorica.it. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  2. ^ il forte gonzaga | messinastorica.it, su www.messinastorica.it. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  3. ^ Forte Castellaccio, maestosa fortezza abbandonata tra storia e misteri, su Siciliafan, 14 maggio 2020. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  4. ^ il forte san salvatore | messinastorica.it, su www.messinastorica.it. URL consultato il 17 dicembre 2020.
  5. ^ a b i resti della real cittadella | messinastorica.it, su www.messinastorica.it. URL consultato il 17 dicembre 2020.

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