Fornovolasco

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Fornovolasco
frazione
Fornovolasco – Veduta
Fornovolasco – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Lucca
Comune Fabbriche di Vergemoli
Territorio
Coordinate44°01′41″N 10°21′29″E / 44.028056°N 10.358056°E44.028056; 10.358056 (Fornovolasco)
Altitudine480 m s.l.m.
Abitanti56[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale55020
Prefisso0583
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fornovolasco
Fornovolasco

Fornovolasco è una frazione del comune italiano di Fabbriche di Vergemoli, nella provincia di Lucca, in Toscana.

Il borgo si trova nella regione storica della Garfagnana, nel parco delle Apuane.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

«Lo scoglio, ove il sospetto fa soggiorno,
Alto dal mare da seicento braccia,
Di ruinose balze cinto intorno,
E da ogni parte di cader minaccia:
Il più stretto sentier; che guida al Forno,
Là dove il Garfagnin il ferro caccia,
La via Flamminia ed Appia nomar voglio,
che passa verso il Mar; va su lo scoglio.»

Il paese, sviluppato in una stretta valle all'incrocio di due torrenti, è collocato alla base meridionale della Pania della Croce (detta anche dell'omo morto), che lo sovrasta; il paesaggio è arricchito da una grande apertura circolare nel monte soprastante, come un arco di ponte maestrevolmente curvato, alto circa 25 metri, con una corda di 34 metri: esso prende il nome di monte Forato (o Pania Forata). Le acque che dividono il paese in 3 settori sono quelle limpidissime della turrite di Petrosciana, su cui si innesta il fosso dei Santi. Nelle vicinanze del paese si trovano pregiati marmi bianchi ordinari e colorati, e miniere di altri metalli, mentre all'interno della Pania è presente una vena di diaspro rosso, simile all'orientale per la lucidezza e la vivacità del colore. Poco lontano si trova la maestosa Grotta del Vento: 4570 metri di sviluppo per un dislivello di 145 metri. Il paese è inoltre circondato da molti boschi e prati, con poche zone coltivate e bellissime selve ricche di castagni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'etimologia del nome è incerta: la parola Forno indica sicuramente un'attività fusoria, documentata fin dall'epoca medievale, mentre la parola Volasco è attribuita da alcuni ad un certo Volasco di Brescia, che per primo avrebbe introdotto in Garfagnana l'industria della escavazione e lavorazione del ferro; da altri il nome Volasco viene fatto derivare da un antico hospitale detto Volaschio. L'origine medioevale della lavorazione del ferro è dimostrata da interessanti documenti ritrovati nell'archivio del capitolo di San Martino di Lucca che narrano come le miniere e le pratiche fusorie del ferro fossero già sviluppate antecedentemente al XVI secolo, prima che fosse importata la tecnologia di tale Volasco e dei bresciani al suo seguito. Sempre da alcuni documenti risulta che nel 1369 gli uomini del paese esportassero il ferro prodotto fino a Stazzema. L'Hospitale de Volaschio viene invece nominato in un elenco del territorio dello stato di Lucca del XIV secolo

L'alluvione del 1996[modifica | modifica wikitesto]

Nuovo ponte di Fornovolasco

Nel primo pomeriggio del 19 giugno del 1996 sulla Garfagnana e sulla Versilia si sviluppò un imprevisto e devastante diluvio che, in poche ore, fece cadere un livello record di pioggia. Fornovolasco, insieme a Cardoso (Stazzema), fu tra i paesi a pagarne maggiormente le conseguenze: dalla valle scese una quantità di acqua mista a fango e detriti che distrusse tutti i ponti del paese e portò via interamente alcune case. L'immensa tragedia trovò però una immediata reazione a partire dalla popolazione fino agli enti locali e regionali, e Fornovolasco un anno dopo poté già inaugurare i nuovi ponti e la ricostruita piazza Pascoli. Anche la chiesa intitolata a San Francesco di Assisi, invasa dall'acqua nella disastrosa alluvione, fu riaffrescata con i disegni del maestro Paolo Maiani. Nella tragedia ci fu soltanto una vittima.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati del censimento Istat 2011.

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