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Ferrovia del Gornergrat

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Ferrovia del Gornergrat
Nome originaleGornergratbahn
Stati attraversatiSvizzera (bandiera) Svizzera
InizioZermatt
FineGornergrat
Attivazione1898
GestoreGornergratbahn
Lunghezza9,34 km
Scartamento1000 mm
Elettrificazione725 V CA
Ferrovie

La ferrovia del Gornergrat (in tedesco Gornergratbahn, acronimo GGB) è una linea ferroviaria a trazione elettrica, a scartamento metrico e a cremagliera, che collega Zermatt al Gornergrat nella regione del Monte Rosa. Gestita dalla società ferroviaria omonima privata svizzera, è la seconda ferrovia più alta d'Europa, superata solo dalla ferrovia della Jungfrau che raggiunge una maggiore altitudine.

Sin dalla metà del XIX secolo il Gornergrat era una località turistica rinomata; nel 1890 (prima ancora del completamento della ferrovia Visp-Zermatt) venne richiesta la concessione per una linea verso la vetta, insieme a quella per una ferrovia verso il Cervino[1]. Accordata la concessione da parte dell'Assemblea federale nel 1892, nel 1896 si costituì la Société du chemin de fer du Gornergrat (Gornergrat-Bahn-Gesellschaft) (GGB) con sede a Sion[2] e iniziarono i lavori di costruzione[1].

La ferrovia del Gornergrat venne inaugurata il 20 agosto del 1898, prima ferrovia a cremagliera a trazione elettrica della Svizzera[1], con il preciso scopo di rendere possibile l'accesso al grandioso ghiacciaio del Gorner e la vista di uno tra i più bei panorami alpini. La costruzione richiese un impegno eccezionale dato che i lavori si potevano svolgere solo per un breve periodo dell'anno a causa delle condizioni climatiche proibitive di quelle altitudini. La manodopera impiegata, fino a 1100 unità, fu in prevalenza italiana[1]. L'esercizio venne affidato alla ditta Haag & Greulich; la GGB lo riprese dal 1° giugno 1901[1]. Dal 1° giugno 1909 la linea venne prolungata di 310 metri, fino ad una nuova stazione situata a 3089 metri sul livello del mare[1].

Fino al 1927 la ferrovia era esercitata solo d'estate: con lo sviluppo degli sport invernali si decise di aprire dal 1928 la linea fino a Riffelalp nei mesi invernali; negli anni successivi l'esercizio invernale venne prolungato sino a Riffelboden e dal 1938 (a intermittenza) sino a Riffelberg[1]. In seguito alla costruzione di una galleria paravalanghe a Riffelbord la ferrovia è aperta tutto l'anno per tutta la sua estensione dal marzo 1942[1].

Tra il 1962 e il 1965 venne raddoppiata una tratta di 2534 metri tra Riffelberg e il Gornergrat[1] (fino a Gifthüttli, oltre Rotenboden)[3]; a fine 1978 venne raddoppiata la tratta Riffelalp-Riffelboden[4] e nel 1986 la tratta tra Gifthüttli e il Gornergrat[5].

Nel 1996 la concessionaria spostò la propria sede sociale a Zermatt e cambiò ragione sociale in Gornergrat-Monte Rosa-Bahnen[6]; nell'aprile 2005 la ragione sociale divenne Gornergrat Bahn AG[7], e sul finire di quell'anno la BVZ Holding (holding quotata alla borsa di Zurigo cui fa capo anche la Matterhorn-Gotthard-Bahn) divenne azionista al 100% della società[8], la quale venne fusa con la Matterhorn Gotthard Bahn-Tours mantenendo la ragione sociale Gornergrat Bahn AG (la "vecchia" società venne sciolta)[9]. BVZ Holding (e prima ancora la Briga-Visp-Zermatt[1] che aveva creato la BVZ Holding nel 1999[8]) e Gornergratbahn condividevano da oltre ottant'anni la direzione[10].

Caratteristiche

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La ferrovia, a scartamento metrico, è lunga 9,339 km, interamente a cremagliera tipo Abt, ed è elettrificata a corrente alternata trifase con la tensione di 725 V; la pendenza massima è del 200 per mille[1]. È a doppio binario tra Riffelalp e Riffelboden e tra Riffelberg e il Gornergrat.

La stazione di Gornergrat
Un'elettromotrice nei pressi della stazione di Gornergrat
 Stazioni e fermate 
Unknown route-map component "c" Unknown route-map component "STRc2"
Unknown route-map component "cd" + Unknown route-map component "STR3+l"
Unknown route-map component "c" + Unknown route-map component "STR+l"
Unknown route-map component "cdSTRq" Unknown route-map component "dCONTfq"
linea MGB per Briga
Unknown route-map component "KBHF1" + Unknown route-map component "HUBaq"
Head station + Unknown route-map component "STRc4" + Unknown route-map component "HUBeq"
Unknown route-map component "vSTR-"
0,00 Zermatt 1.604 m s.l.m.
Unknown route-map component "SHI3g+l" Unknown route-map component "vSHI3r-"
Unknown route-map component "hKRZWae"
0,36 Matter Vispa
Unknown route-map component "hKRZWae"
Findelbach
Stop on track
1,75 Findelbach 1.770 m s.l.m.
Enter and exit tunnel
Gsässtunnel 40 m
Enter and exit tunnel
Bränfluhtunnel 58 m
Enter and exit tunnel
Kühlerbrunnentunnel 19 m
Enter and exit tunnel
Landtunnel 179 m
Unknown route-map component "uCONT4+f" Straight track
Tranvia del Riffelalp
Unknown route-map component "uKHSTe" + Unknown route-map component "HUBaq"
Station on track + Unknown route-map component "HUBeq"
4,03 Riffelalp 2.211 m s.l.m.
Enter and exit tunnel
Riffelbordgalerie 770 m
Stop on track
5,10 Riffelberg 2.582 m s.l.m.
Stop on track
7,91 Rotenboden * 1917[1] 2.819 m s.l.m.
End station
9,34 Gornergrat 3.089 m s.l.m.
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Materiale rotabile

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La linea venne dotata fin dall'inizio di materiale rotabile elettrico costruito dall'impresa svizzera SLM di Winterthur. Tre locomotive a due assi della potenza di 130 kW, a 550 volt corrente alternata, con l'ausilio della cremagliera a sistema Abt, ognuna accoppiata a una carrozza[1], permettevano di superare le pendenze esistenti del 200 per mille. Nel 1908 venne acquisita una quarta composizione locomotiva-carrozza[1]; nel 1930 venne innalzata la tensione di alimentazione a 725 volt e acquisita un'ulteriore locomotiva[1], mentre nel secondo dopoguerra venne potenziato il parco rotabili in varie riprese acquisendo dapprima, dal 1947 al 1961, 12 elettromotrici a carrelli più potenti e veloci, cui si affiancarono dal 1965 due automotrici articolate[1] (cui se ne aggiunsero altre due negli anni Settanta[11]), altri due convogli composti da automotrice e carrozza semipilota nel 1981[12], quattro elettrotreni nel 1993[13], altri quattro, più veloci e a pianale ribassato nel 2006[14] e una nuova serie nel 2022[15].

Materiale motore - prospetto di sintesi

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[16]

Tipo Unità Anno di costruzione Costruttore Note
Locomotiva a vapore H 2/3 8 1892 SLM ex Chemin de fer du Revard, acquistata nel 1897, ceduta nel 1920 alla ferrovia Monistrol-Montserrat[17]
Locomotive elettriche He 2/2 1÷3 1898 SLM-BBC rinumerate 3001÷3003, 3002 radiata nel 2007 e monumentata a Täsch, 3001 radiata nel 2021 e monumentata a Zermatt, 3003 radiata nel 2023 e monumentata sul Gornergrat[18][19]
Locomotiva elettrica He 2/2 4 1908 SLM-BBC radiata nel 1966
Locomotiva elettrica He 2/2 5 1930 SLM-BBC radiata nel 1963
Automotrici elettriche Bhe 2/4 101÷112 1947-61 SLM-BBC rinumerate 3011÷3022; 3015 trasformata in automotrice-bagagliaio Dhe 2/4, 3017 trasformata in rotabile di servizio Xhe 2/4, 3021 restaurata[20], le altre accantonate tra 2007 e 2022
Automotrici elettriche Bhe 4/8 3041÷3044 1965-74 SLM-BBC accantonate nel 2022-2023
Automotrici elettriche Bhe 4/8 3051÷3054 1993-94 SLM-ABB
Automotrici elettriche Bhe 4/4 3061÷3062 1981 SLM-BBC
Automotrici elettriche Bhe 4/6 3081÷3084 2006-07 Stadler
Automotrici elettriche Bhe 4/6 3091÷3095 2022 Stadler
  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (FR) Message du Conseil fédéral à l'Assemblée fédérale concernant l'octroi de nouvelles concessions pour les chemins de fer du Gornergrat et Arth-Rigi (Du 11 août 1971), in Foglio federale, Berna, 13 agosto 1971, pp. 349-368. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  2. ^ (DE) Wallis - Valais - Vallese, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 14 luglio 1896, p. 816. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  3. ^ (DE) Neuerungen bei den Zermatter Bahnen, in Neue Zürcher Zeitung, Zurigo, 28 gennaio 1965, p. 14. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  4. ^ (DE) Gratis-Parkplatz für Zermatt Reisende., in Der Bund, Berna, 2 dicembre 1978, p. 48. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  5. ^ (DE) Millionen und Goodwill für eine Bahn, in Walliser Bote, Briga, 6 dicembre 1986, p. 7. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  6. ^ (DE) Société du Chemin de Fer du Gornergrat, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 23 luglio 1996, p. 4420. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  7. ^ (DE) Gornergrat-Monte Rosa-Bahnen, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 11 aprile 2005, p. 16. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  8. ^ a b (DE) Organisation (PDF), in Geschäftsbericht 05 BVZ Holding AG, Briga-Glis, BVZ Holding, p. 7.
  9. ^ (DE) Matterhorn Gotthard Bahn-Tours AG, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 26 ottobre 2005, p. 15. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  10. ^ (DE) Vorwort (PDF), in Geschäftsbericht 05 BVZ Holding AG, Briga-Glis, BVZ Holding, p. 4.
  11. ^ Increased capacity thanks to twin-coach multiple units, su gornergrat.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  12. ^ Two railcars, many applications, su gornergrat.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  13. ^ New twin-coach multiple units as innovative milestones, su gornergrat.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  14. ^ Innovative twin railcars for greater customer comfort, su gornergrat.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  15. ^ The maiden voyage of POLARIS, su gornergrat.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  16. ^ Gornergratbahn (GGB), su pospichal.net. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  17. ^ Important construction helper: engine no. 8, su gornergrat.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  18. ^ GGB He 2/2 Nr. 3003, su mgbahn-historic.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  19. ^ Travelling through different eras with locomotive 3, su gornergrat.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  20. ^ GGB Bhe 2/4 Nr. 3021, su mgbahn-historic.ch. URL consultato il 2 dicembre 2024.
  • Francesco Pozzato, Dietro il Cervino, la ferrovia del Gornergrat, in I Treni Oggi n. 6 (febbraio 1981).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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