Nel 1908 l'Assemblea federale attribuì ad un comitato d'iniziativa la concessione per una linea a scartamento ridotto e trazione elettrica tra Bienne, Täuffelen e Ins; i lavori iniziarono nel luglio 1914 e il 4 aprile 1916 fu inaugurata la tratta tra Nidau e Siselen, cui seguì pochi mesi dopo (4 aprile 1917) il tronco tra Siselen ed Ins. Il prolungamento tra Nidau e Bienne fu aperto il 21 agosto 1926: sino ad allora i convogli proseguivano verso Bienne sui binari della rete tranviaria cittadina[1].
A fine anni Cinquanta la ferrovia, ritenuta troppo onerosa, rischiò di essere sostituita da un'autolinea: solo la resistenza e il sostegno finanziario dei comuni interessati riuscì a salvarla[1].
La linea, a scartamento metrico, è lunga 21,2 km. È elettrificata a corrente continua con la tensione di 1.200 V. Il raggio di curva minimo è di 50 metri, la pendenza massima del 48 per mille. È interamente a binario unico[6][7].
All'apertura la ferrovia disponeva di quattro locomotori-bagagliaio a carrelli (Fe 4/4 1÷4) costruiti da Schlieren ed Oerlikon, due delle quali furono ricostruite nel 1925-1926 con un compartimento viaggiatori (BFe 4/4 3÷4). Nel 1947 le stesse aziende fornirono altre due elettromotrici (BFe 4/4 5÷6)[9].
Nel 1966 furono acquistate dalla Birsigtalbahn tre elettromotrici risalenti al 1905 (Be 4/4 7÷8 e BDe 4/4 9)[10].
Per rimpiazzare i rotabili della dotazione originaria a partire dal 1970 furono acquistate tre elettromotrici provenienti dalla SZB risalenti agli anni 1916-1924 (BDe 4/4 11÷13); altre quattro, risalenti al 1965, furono acquistate dalla SZB tra il 1975 e il 1977 (Be 4/4 1÷5)[10].
A partire dal 1985, in seguito alla creazione del consorzio OSST, i rotabili della BTI furono rinumerati[11].