Fermo Stella

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Fermo Stella (Caravaggio, 1490 circa – 1562 circa) è stato un pittore italiano. Fu allievo di Gaudenzio Ferrari ed operò a lungo ed in molte località tra Piemonte e Lombardia.

Vita ed opere

Nacque a Caravaggio, verosimilmente in una famiglia di pittori. Lo sappiamo già attivo nel 1510 ad Arona per la realizzazione di uno stendardo con le insegne nobiliari della famiglia Borromeo.

Poiché il polittico di Gaudenzio Ferrari nella collegiata di Arona è del 1511, si può pensare che l’apprendistato di Fermo presso il pittore di Valduggia sia da datare all'altezza di quegli anni. Tanto più che la storiografia locale sul Sacro Monte di Varallo, parla di una presenza del caravaggino che può esser fatta risalire agli stessi anni.
Non esistono documenti che ci portino a determinare in quali cappelle del Monte ebbe ad operare Fermo Stella e quali siano stati i suoi contributi; si è ipotizzato – stante la grandiosità dell'impresa ed il bisogno di aiuti che essa comportava – che nella realizzazione della cappella Cappella XXXVIII , (Crocifissione, 1520-23), Gaudenzio si sia giovato della collaborazione di tutti i suoi allievi di allora (Giuseppe Giovenone, Fermo Stella e qualche altro). A Varallo, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, è presente un affresco con la sua firma ("Fu Fermo Stella pictor de c[arava]zo"); esso rappresenta una scena che non ricorre con frequenza nell’arte sacra: si tratta di Gesù che prende congedo dalla madre, tema tratto da una omelia di San Giovanni Crisostomo.

La collaborazione con Gaudenzio Ferrari è testimoniata anche nel 1520, a Morbegno in Valtellina. Documenti contabili parlano dell'incarico dato al Ferrari per la realizzazione dei dipinti e la doratura di un imponente altare ligneo nel santuario dell'Assunta e (scolpito dal prestigioso intagliatore pavese Giovanni Angelo Del Maino). Vi si trovano anche annotazioni di pagamenti fatti specificamente a Fermo, per interventi da lui direttamente effettuati.

Intensa per oltre un decennio fu la sua attività, oltre che in Morbegno, anche in altre località della Valtellina. Vanno citati:

  • gli affreschi (dei quali sono rimasti solo alcuni frammenti) per l'abside della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Sondalo (1527);
  • la decorazione del oratorio dei Disciplini annesso alla chiesa di San Maurizio a Ponte in Valtellina (Cupola delle Sibille);
  • l’affresco posto sulla facciata della chiesa di San Fedele a Poggiridenti (Madonna con Bambino e santi);
  • gli affreschi per il presbiterio dell'oratorio di San Lorenzo a Teglio (1530) , che rappresentano un "ex voto" della comunità per la fine del terribile flagello della peste.

La Crocifissione sulla parete di fondo dell’oratorio di Teglio è considerata tra le opere più significative del pittore caravaggino.

E’ evidente negli affreschi valtellinesi il debito artistico verso Gaudenzio Ferrari, pur con la ricerca di un linguaggio più sobrio e di una drammaticità più smorzata che fanno pensare ad influenze di Bernardino Luini.

A partire dal 1531 gli spostamenti di Fermo furono continui: lo troviamo prima a Domodossola (per la esecuzione della parte pittorica di due ancone andate perdute), poi nella natia Caravaggio (Crocifissione nel convento di San Bernardino), poi – secondo un percorso difficile da seguire - in un numero elevato di altre località nella pianura padana e nelle valli piemontesi.
Nel 1547 – tanto per citare alcune delle sue tappe – Fermo realizzò ad Omegna una pala d'altare per la collegiata di Sant'Ambrogio (Madonna col Bambino e Santi); nel 1548 realizzo un grande dipinto nella chiesa di Santa Maria Assunta ad Armeno (Deposizione).

Con il procedere degli anni il suo stile si fece più ripetitivo, sfruttando un repertorio consolidato di modelli figurativi. Più fedeli al primo linguaggio gaudenziano sono alcune ancone e tavole lignee. Si può citare al riguardo la tavola, firmata e datata 1536, conservata nella Pinacoteca di Brera (Madonna col Bambino e i Santi Biagio e Giovanni Battista) ed il polittico – recentemente ricostruito - che stava nella chiesa Prepositurale di Sant'Alessandro della Croce a Bergamo.

Collegamenti esterni


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