Fabrizio Moncada
Fabrizio Moncada Pignatelli (... – 1579) è stato un nobile e politico siciliano del XVI secolo.
Biografia
Figlio secondogenito di Francesco, primo principe di Paternò, e di Caterina Pignatelli[1], fu barone di vari feudi familiari in Sicilia, tra cui di Paternò, città della quale fu governatore, carica per la quale percepiva uno stipendio annuo di 400 scudi[2], e si fregiò anche del titolo di cavaliere[3].
Nel 1571 morì il fratello maggiore Cesare, succeduto al padre nel trono del principato, e si occupò della tutela del di lui figlio, il principe ereditario Francesco II[4]. Nel 1573 sposò a Madrid la pittrice Sofonisba Anguissola[5], unione che portò a costei una dote di 12.000 scudi e un'annua provvisione di 1.000 ducati, assegnatagli dal re Filippo II di Spagna[6].
Assieme alla consorte si trasferì e visse al Palazzo Moncada di Paternò.
Nel 1579, diretto in Spagna a rivendicare i diritti finanziari, maturati dalla moglie e i pagamenti che tardarono ad arrivare, il Moncada restò vittima di un misterioso incidente[7]. Il veliero su cui viaggiò fu attaccato a largo di Palermo da pirati algerini, che lo stesso combatté valorosamente e mise in fuga, ma ciò fu reso vano dalla sua morte avvenuta dopo essere annegato in mare[8].
Note
- ^ G. A. della Lengueglia, Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia, parte I, 1627, p. 555
- ^ D. Pizzagalli, La signora della pittura: vita di Sofonisba Anguissola, gentildonna e artista nel Rinascimento, Rizzoli, 2003, p. 159
- ^ L. Junot d'Abrantès, Vite e ritratti delle donne celebre d'ogni tempo e d'ogni paese, Stabilimento letterario tipografico dell'Ateneo (Napoli), 1838, p. 343
- ^ V. Abbate, Porto di mare 1570-1670: pittori e pittura a Palermo tra memoria e recupero, Electa, 1999, p. 17
- ^ F. Caroli, Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, Mondadori, 1987, p. 66
- ^ B. de Soresina, La pittura cremonese, Tip. dei Classici, 1824, p. 107
- ^ AA.VV., Lapis, Edizione Caposile, 1995, p. 25
- ^ D. Pizzagalli, La signora della pittura: vita di Sofonisba Anguissola, gentildonna e artista nel Rinascimento, Rizzoli, 2003, p. 168