Euphorbia candelabrum

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Euforbia candelabro
Euphorbia candelabrum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) COM
Ordine Malpighiales
Famiglia Euphorbiaceae
Sottofamiglia Euphorbioideae
Tribù Euphorbieae
Sottotribù Euphorbiinae
Genere Euphorbia
Specie E. candelabrum
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Euphorbiales
Famiglia Euphorbiaceae
Genere Euphorbia
Specie E. candelabrum
Nomenclatura binomiale
Euphorbia candelabrum
Welw., 1855

L'euforbia candelabro (Euphorbia candelabrum Welw., 1855) è una pianta succulenta della famiglia delle Euforbiacee endemica dell'Angola[1].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo epiteto specifico deriva dalla forma che assume nel corso della crescita, che la fa assomigliare alle ramificazioni di un candelabro.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta succulenta a portamento arboreo, con fusto ramificato, alto fino a 10 m.[2]
Le foglie sono piccole, lanceolate, caduche.
I fiori sono riuniti in infiorescenze a ciazio, poste nella parte sommitale delle ramificazioni, lungo le costolature. Fiorisce in primavera.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

E. candelabrum è endemica dell'Angola[1]

Nel 1857 Kotschy diede erroneamente la denominazione di Euphorbia candelabrum ad una entità presente in Sudan, attualmente riconosciuta come Euphorbia murielii N.E.Br.[3]. La denominazione è stata inoltre erroneamente applicata anche a popolazioni presenti in Africa orientale da ricondurre a Euphorbia ingens E.Mey. ex Boiss.[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Euphorbia candelabrum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  2. ^ Euforbia candelabro [collegamento interrotto], in Hortus Botanicus Catinensis. URL consultato il 14 aprile 2012.
  3. ^ (EN) Euphorbia candelabrum Trémaux ex Kotschy, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) Bruyns P.V. & Berry P.E., The nomenclature and application of the names Euphorbia candelabrum Welw. and Euphorbia ingens in tropical Africa, in Taxon, 68(4), 2019, pp. 828–838, DOI:10.1002/tax.12091.

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