Ettore Castiglioni

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Ettore Castiglioni (Ruffrè, 1908Valmalenco, 12 marzo 1944) è stato un alpinista e antifascista italiano.

Biografia

Ettore Castiglioni nasce a Ruffré in provincia di Trento nel 1908 da una ricca famiglia milanese.

Laureato in giurisprudenza, amante della musica, dell'arte e delle montagne diviene uno dei più forti alpinisti del periodo prebellico. A soli 15 anni d'età scalò per la prima volta sulle Dolomiti e la sua passione per le scalate lo porta ad aprire più di 200 vie nuove nell'intero arco alpino. Nel 1937 partecipa ad una spedizione alpinistica in Patagonia guidata da Aldo Bonacossa e nello stesso anno conquista la parete nord-ovest del Pizzo Badile in cordata con Vitale Bramani.

Scrive per il CAI/TCI parecchie guide alpinistiche ed escursionistiche: Pale di San Martino; Gruppo dei Feruc; Alpi Feltrine; Odle, Sella, Marmolada; Dolomiti di Brenta; Alpi Carniche.

È considerato uno tra i migliori alpinisti italiani e fu decorato della medaglia d'oro al merito alpinistico.

Nel 1942 viene richiamato alle armi e, come sottotenente degli alpini, è istruttore presso la scuola militare alpina di Aosta. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, aderisce alla resistenza e al CLN.

Con un gruppo di ex-commilitoni organizza un gruppo partigiano in una malga sull'Alpe Berio in Valpelline. La posizione strategica a ridosso del confine italo-svizzero e l'esperienza alpinistica del gruppo permise di mettere in salvo oltre confine centinaia di antifascisti, tra i quali Luigi Einaudi, ed ebrei perseguitati dalle leggi razziali fasciste.

Per il sostentamento e l'autofinanziamento, il gruppo di Castiglioni contrabbandava con le guardie svizzere forme di formaggio, in questo modo, risultava anche più facile far attraversare la frontiera ai fuggiaschi. Ma in una di queste operazioni Castiglioni fu arrestato sul confine Svizzero ed accusato di spionaggio e contrabbando. Dopo una breve reclusione viene rimpatriato ma ormai il territorio svizzero gli è vietato.

Rientrato in Italia cerca di ricostruire un gruppo come quello del Berio. Forse proprio per questo motivo torna clandestinamente e sotto falso nome in Svizzera ma viene arrestato. Privato degli scarponi da montagna, della giacca a vento, dei pantaloni e degli sci è trattenuto nell'Hotel Longhin a Maloja, il 12 marzo 1944 fugge vestito di una coperta, lenzuola e senza scarpe verso l’Italia scavalcando di buon mattino le Alpi attraverso il Passo del Forno. Privo di indumenti adatti, però, si accascia sfinito sulla neve e muore assiderato pochi metri dopo il confine di Stato. È sepolto a Tregnago (Verona) dove la famiglia possiede tuttora una villa (Villa Adelia) utilizzata da Castiglioni per i suoi soggiorni e per scrivere alcune delle sue insuperate guide alpinistiche. La locale sezione del Club alpino italiano, costituita nel 1999, è a lui intitolata.

Scritti

Ettore Castiglioni fu autore di numerose guide alpinistiche.

Bibliografia

  • Marco Albino Ferrari, La storia di Ettore Castiglioni. Alpinista, scrittore, partigiano, TEA storica, 2008. ISBN 978-88-502-0106-8

Note


Collegamenti esterni