Eparchia di Sokal'-Žovkva

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Eparchia di Sokal'-Žovkva
Eparchia Socaliensis-Zhovkviensis
Chiesa ucraina
Suffraganea dell'arcieparchia di Leopoli
 
Mappa della diocesi
 
EparcaMychajlo Koltun, C.SS.R.
AusiliariPetro Loza, C.SS.R.[1]
Presbiteri247, di cui 246 secolari e 1 regolare
1.254 battezzati per presbitero
Religiosi14 uomini, 15 donne
 
Abitanti485.465
Battezzati309.940 (63,8% del totale)
StatoUcraina
Superficie6.991 km²
Parrocchie364 (15 vicariati)
 
Erezione21 luglio 2000[2]
Ritobizantino
CattedraleSanti Pietro e Paolo
Indirizzo7A vul. Lvivs'ka, 80300 Žovkva, Lvivs'ka Oblast', Ukraine
Sito webwww.sokaleparchy.org.ua
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Ucraina

L'eparchia di Sokal'-Žovkva (in latino: Eparchia Socaliensis-Zhovkviensis) è una sede della Chiesa greco-cattolica ucraina suffraganea dell'arcieparchia di Leopoli. Nel 2020 contava 309.940 battezzati su 485.465 abitanti. È retta dall'eparca Mychajlo Koltun, C.SS.R.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'eparchia si estende nella parte settentrionale dell'oblast' di Leopoli e comprende per intero il distretto di Červonohrad, tutto il distretto di Zoločiv, ad eccezione dell'ex distretto di Peremyšljany e la parte settentrionale del distretto di Leopoli corrispondente all'ex distretto di Žovkva e alla parte meridionale dell'ex distretto di Kam"janka-Buz'ka.

Sede eparchiale è la città di Sokal', dove si trova la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.

Il territorio si estende su 6.991 km² ed è suddiviso in 364 parrocchie, raggruppate in 15 decanati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, riunito nel monastero basiliano di Bučač dal 16 al 21 luglio 2000, decise l'erezione dell'eparchia di Sokal', ricavandone il territorio dall'arcieparchia di Leopoli e dall'eparchia di Ternopil' (oggi arcieparchia di Ternopil'-Zboriv). L'erezione canonica dell'eparchia è avvenuta con decreto dell'arcivescovo maggiore Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj il 28 agosto successivo.[3] Il 12 ottobre papa Giovanni Paolo II ha dato il suo assenso a questa erezione.[4]

Originariamente suffraganea dell'arcieparchia di Leopoli, il 29 agosto 2005 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcieparchia di Kiev.

Il 20 settembre 2006 ha assunto il nome attuale.[5]

Il 21 novembre 2011 è tornata a essere suffraganea dell'arcieparchia di Leopoli.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'eparchia nel 2020 su una popolazione di 485.465 persone contava 309.940 battezzati, corrispondenti al 63,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
2000 342.709 531.700 64,5 194 167 27 1.766 27 322
2001 343.000 532.000 64,5 204 172 32 1.681 50 60 322
2002 343.168 530.780 64,7 206 177 29 1.665 47 51 352
2003 332.644 529.328 62,8 213 180 33 1.561 49 62 352
2007 327.218 519.370 63,0 255 227 28 1.283 56 42 354
2009 323.838 510.925 63,4 254 225 29 1.274 73 27 355
2010 321.645 491.751 65,4 257 227 30 1.251 70 29 355
2014 320.390 482.933 66,3 269 239 30 1.191 40 23 363
2017 315.754 495.440 63,7 263 233 30 1.200 46 20 364
2020 309.940 485.465 63,8 247 246 1 1.254 14 15 364

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Panio.
  2. ^ Data riportata dagli Annuari pontifici. Cf. Edizione 2009, p. 708.
  3. ^ Decreto pubblicato nel sito web dell'eparchia.
  4. ^ Sessione Plenaria 2002 della Congregazione per le Chiese Orientali. V. Erezione di circoscrizioni ecclesiastiche.
  5. ^ Questa è la data pubblicata sugli Annuari pontifici. Il decreto dell'arcivescovo maggiore Ljubomyr Huzar, pubblicato sul sito web dell'eparchia, documenta una cronologia diversa: il 15 giugno 2006 l'eparca Mychajlo Koltun fece richiesta di cambiare il nome della propria eparchia in Sokal'-Žovkva; la Santa Sede dette il suo assenso a questa modifica il 1º marzo 2007; il decreto dell'arcivescovo maggiore riporta la data del 18 settembre 2007.

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