Eparchia di Pinsk e Turaŭ

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Eparchia di Pinsk e Turaŭ
Eparchia Pinscensis et Turoviensis Ruthenorum
Chiesa ucraina
Suffraganea dell'arcieparchia di Polack
 
StatoBielorussia
 
Erezione1596
Soppressione1795
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc)
Chiesa cattolica in Bielorussia
Mappa delle eparchie greco-cattoliche della Confederazione polacco-lituana nel 1772. Al centro, in color giallo scuro, l'eparchia di Pinsk e Turaŭ.
Il monastero Leszczynski di Pinsk, che aderì all'unione di Brest nel 1668.
Il collegio dei Gesuiti e la chiesa di San Stanislao a Pinsk, in una foto degli Anni trenta, prima della demolizione della chiesa.

L'eparchia di Pinsk e Turaŭ (in latino: Eparchia Pinscensis et Turoviensis Ruthenorum) è stata una sede della Chiesa cattolica di rito bizantino.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'eparchia si estendeva principalmente nella parte orientale del voivodato di Brėst.

Sede eparchiale era la città di Pinsk, nel territorio dell'odierna Bielorussia meridionale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'eparchia ortodossa di Turaŭ (Turów in polacco) fu fondata nel X secolo. A causa della distruzione della città nel 1241, la sede eparchiale venne trasferita a Pinsk.

In seguito all'Unione di Brest del 1596, l'eparca ortodosso di Pinsk e Turaŭ, Jonasz Gogol, aderì alla comunione con Roma.

Nel corso del XVIII secolo giunse a contare più di cento parrocchie.

Con la soppressione della Compagnia di Gesù (1773), il collegio dei gesuiti di Pinsk divenne residenza dei vescovi e la chiesa di San Stanislao cattedrale dell'eparchia uniate.

L'eparchia fu soppressa, assieme a molte altre diocesi greco-cattoliche dell'impero russo, da Caterina II nel 1795. Il suo territorio fu annesso alla nuova eparchia di Brėst nel 1797.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Jonasz Gogol † (1596 - circa agosto 1602 deceduto)
  • Paizjusz Onikiewicz-Sachowski † (20 febbraio 1603 - 13 maggio 1626 deceduto)
  • Grzegorz Michałowicz † (13 maggio 1626 succeduto - 13 aprile 1632 deceduto)
  • Rafał Korsak, O.S.B.M. † (19 aprile 1632 - 5 febbraio 1637 succeduto arcieparca di Kiev)
  • Pachomiusz Woyna-Orański, O.S.B.M. † (prima del 1º marzo 1637 - 24 giugno 1653 deceduto)
    • Sede vacante (1653-1665)[1]
  • Marcjan Białłozor † (circa febbraio 1665 - 1697[2] nominato arcieparca di Polack)
  • Antoni Żółkiewski † (1697 - 3 febbraio 1702 deceduto)
  • Porfiriusz Kulczycki † (1703 - 1716 deceduto)
  • Joachim Ciechanowski † (12 maggio 1716 - 4 aprile 1719 deceduto)
  • Teodozy Teofil Godebski, O.S.B.M. † (prima di settembre 1720 - prima di febbraio 1730 nominato eparca di Volodymyr-Brėst)
  • Jerzy Bułhak † (marzo 1730[3] - 12 marzo 1769 deceduto)
  • Gedeon Horbacki † (12 marzo 1769 succeduto - circa giugno 1784 deceduto)
  • Joachim Horbacki † (1784 - 1º settembre 1793 dimesso)
  • Jozafat Bułhak, O.S.B.M. † (1º settembre 1793 succeduto - 1795 dimesso)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Durante il periodo di sede vacante, l'eparchia fu amministrata da Andrzej Kwaśniński-Złoty, arcieparca greco-cattolico di Smolensk, la cui sede era stata occupata dai Russi. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, p. 277.
  2. ^ Viene nominato alla sede di Polack tra ottobre 1696 e aprile 1697. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, pp. 277 e 283.
  3. ^ Così Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, p. 278. L'Annuario Pontificio riporta la data del 5 settembre 1730 (id.).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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