Eoscatophagus frontalis

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Eoscatophagus
Fossile di Eoscatophagus frontalis
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Famiglia Scatophagidae
Genere Eoscatophagus
Specie E. frontalis

L'eoscatofago (Eoscatophagus frontalis) è un pesce osseo estinto, appartenente ai perciformi. Visse nell'Eocene medio (circa 49 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia, nel famoso giacimento di Bolca.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce, solitamente lungo meno di 15 centimetri, era estremamente simile agli odierni scatofagi, come il pesce leopardo (Scatophagus argus). Come questi, Eoscatophagus possedeva un corpo compresso lateralmente molto alto e corto, e una testa alta e profonda. Gli occhi erano grandi e la bocca rivolta verso l'alto. La pinna dorsale anteriore iniziava nel punto più alto del corpo ed era sostenuta da forti raggi appuntiti; la pinna dorsale posteriore era pressoché in continuità con quella anteriore e dotata di raggi più sottili. La pinna anale era opposta alla seconda pinna dorsale e possedeva raggi anteriori molto robusti. Le pinne pettorali erano arrotondate, mentre quelle pelviche erano di piccole dimensioni e dotate di due raggi particolarmente spessi. La pinna caudale era omocerca e priva di lobi differenziati.

Fossile di Eoscatophagus frontalis

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Eoscatophagus frontalis è un rappresentante degli scatofagidi, una famiglia di pesci perciformi attualmente rappresentata da quattro specie. Inizialmente questa specie venne descritta nel 1839 da Louis Agassiz, il quale la attribuì al genere Scatophagus. Solo nel 1999 Tyler e Sorbini riscontrarono sufficienti differenze morfologiche da istituire un genere a sé stante per questa specie, Eoscatophagus, ritenuto ancestrale ai due generi attuali Scatophagus e Selenotoca.

I fossili di Eoscatophagus sono stati ritrovati in perfetto stato di conservazione del famoso giacimento di Bolca, in provincia di Verona.

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente Eoscatophagus, come gli odierni pesci leopardo, si nutriva in parte di prede vive e in parte di detriti. Viveva in un mare tropicale dalle acque basse e calme.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J. C. Tyler, C. Sorbini. 1999. Phylogeny of the fossil and recent genera of fishes of the family Scatophagidae (Squamipinnes). Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona 23, 353-393
  • A. F. Bannikov. 2014. The systematic composition of the Eocene actinopterygian fish fauna from Monte Bolca, northern Italy, as known to date. Studi e ricerche sui giacimenti terziari di Bolca, XV - Miscellanea paleontologica 12:23-34
  • G. Carnevale, A. F. Bannikov, G. Marramá, J. C. Tyler, and R. Zorzin. 2014. The Pesciara-Monte Postale Fossil-Lagerstätte: 2. Fishes and other vertebrates. Rendiconti della Società Paleontologica Italiana 4:37-63