Enea Vico

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Enea Vico, L'assedio di Buda e Pest, 1542

Enea Vico (Parma, 29 gennaio 1523Ferrara, 18 agosto 1567) è stato un incisore e numismatico italiano.

Nasce da famiglia nobile, la madre muore alla nascita di Enea e il padre muore quando lui ha due anni.[1] Iniziò da giovane a Parma e a Roma, poi passò a Firenze, Venezia e infine nel 1563 alla corte di Alfonso II d'Este a Ferrara, realizzando circa cinquecento incisioni.[2] Pubblicò vari libri, tra cui Donne Auguste, pubblicato durante il soggiorno alla corte di Augusta, in Baviera, nel 1550. Fu anche un noto numismatico. Muore il 17[3] o il 18 agosto[4] nel Palazzo Ducale di Ferrara. Fu tra gli affiliati all'Accademia dei Pellegrini di Venezia.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Le immagini degli imperatori, 1548 (insieme a Antonio Zantani)
  • Donne Auguste, 1550/1551
  • Immagini delle Donne Auguste, 1557
  • Discorsi di M. Enea Vico Parmigiano sopra le medaglie de gli antichi, 1558
  • Tavola Isiaca, 1559
  • Commentari alle antiche medaglie degli imperatori romani, 1560

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Numismatica e antichità classiche, Arti Grafiche Gaggini-Bizzozero, 1995
  2. ^ Enea Vico su treccani.it
  3. ^ Giulia Bodon, Enea Vico fra memoria e miraggio della classicità, 1997, 303 pagine
  4. ^ Enea Vico su answers.com

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