Eleutherococcus senticosus
Eleutherococcus senticosus | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Araliaceae |
Genere | Eleutherococcus |
Specie | E. senticosus |
Nomenclatura binomiale | |
Eleutherococcus senticosus (Rupr. & Maxim.) Maxim. | |
Sinonimi | |
Acanthopanax senticosus | |
Nomi comuni | |
Ginseng siberiano |
L'eleuterococco (Eleutherococcus senticosus), noto anche come ginseng siberiano, è un arbusto della famiglia delle Araliaceae, originario della Siberia e della Mongolia.
Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]
La radice di eleuterococco viene usata in erboristeria in forma di gocce o compresse in quanto le vengono riconosciute proprietà toniche e adattogene, in grado di ottimizzare la secrezione degli ormoni.
La pianta è indicata negli stati di stress e sovraffaticamento; rinforza il sistema immunitario aumentando il numero dei linfociti T e stimolando l'attività dei globuli bianchi.[1] Utile in casi di astenia, convalescenza, esaurimento psicofisico, stanchezza, ipotensione, attività sportiva. Previene l'insorgenza delle malattie, indicata nei periodi di ridotta capacità di rendimento, di concentrazione e di attenzione, stimola il metabolismo e aiuta nelle spasmofilie. Un recente studio giapponese ha evidenziato che aiuta a migliorare la resistenza al freddo e allo sforzo.[2]
I principali effetti collaterali — ascrivibili all'assunzione di dosi eccessive — riguardano insonnia e cefalea; è inoltre controversa la reale efficacia in ambito sportivo, a causa dell'assenza di sostanze attive e degli effetti farmacologici opposti.[3]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ "Farmacia al naturale", di Roberta Pasero, pubbl. su "Sapere & Salute", anno 4, genn. 2000, num. 24 pag. 25
- ^ "Più sprint con le piante", di Maria Grazia Sacis, pubbl. su Sapere&Salute, anno 3, marzo 1999, num. 19, pag. 26
- ^ Enrico Arcelli, L'eleuterococco non aiuta, in La Gazzetta dello Sport, 21 marzo 1997.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Scheda su Caigua.it, su caigua.it. URL consultato il 30 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2007).
- Scheda tassonomica su ITIS, su itis.gov.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85000324 · J9U (EN, HE) 987007292959505171 |
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