Economia dell'Irlanda

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Storia[modifica | modifica wikitesto]

È stata, per moltissimi decenni, una delle più deboli fra le nazioni europee, ma, a partire dalla fine degli anni ottanta, si è registrato un autentico boom del Prodotto Interno Lordo (PIL), che fece registrare un incremento pari quasi al 7% ogni anno.

Settore primario[modifica | modifica wikitesto]

Il settore primario ha raggiunto alti livelli con l'allevamento bovino e ovino che alimenta l'industria lattiero-casearia e di lavorazione della carne. I prodotti più coltivati sono le patate, le barbabietole da zucchero e i cereali (orzo, grano, avena). Molto importante è anche la pesca: l'isola irlandese presenta infatti la scelta di trote, lucci, salmoni e orate.

Settore secondario[modifica | modifica wikitesto]

Le industrie principali, in Irlanda, sono quelle manifatturiere (che, da sole, rappresentano circa l'80% dell'esportazione totale), quelle alimentari (whisky, birra) e quelle legate all'elettronica (quasi un quarto degli export complessivi). Essa si è sviluppata, in modo particolare, a partire dalla seconda metà del Novecento. Una delle fabbriche più importanti irlandesi è la Guinness, produttrice di birra.

Settore terziario[modifica | modifica wikitesto]

Il settore terziario è il settore trainante dell'economia dell'Irlanda ed è particolarmente sviluppato sul turismo tramite le festività che portano milioni di turisti da tutto il mondo.

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