Drăculeștii

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Drăculeștii
StatoPrincipato di Valacchia
Casata di derivazioneBasarabidi
TitoliPrincipi di Valacchia
Ultimo sovranoMihnea III di Valacchia (morto 1660)
Data di fondazione1386
Data di estinzione1660
EtniaValacchi

I Drăculești furono una delle due linee maggiori originatesi dalla Casa di Basarab, la schiatta che costituì e garantì i primi governati al principato autonomo di Valacchia; l'altra linea fu quella dei Dănești.[1] Drăculești e Dănești furono in lotta costante per il controllo sul trono valacco tra XIV e XVI secolo, dando al paese la maggior parte dei suoi voivoda (principi). Venuta meno la minaccia dei Dănești, i Drăculești trovarono nuovi nemici nella famiglia dei potenti boiari Craiovești d'Oltenia, accampante una discendenza dalla Casa di Basarab.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Mircea I cel Bătrân
Vlad II Dracul
Vlad III Țepeș
Mircea V Ciobanul
Michele il Coraggioso
Radu IX Mihnea

La stirpe dei Basarabidi si scisse in due tronconi nel 1386. Il voivoda (principe) Dan I di Valacchia era morto combattendo contro lo zar Ivan Šišman di Bulgaria ed essendo il suo erede troppo giovane per regnare, il potere passò al fratello minore di Dan, Mircea I cel Bătrân. Mircea regnò per 32 anni (1386-1418), irrobustendo le basi politico-militari del voivodato di Valacchia, ma, alla sua morte, l'ingerenza negli affari del Regno d'Ungheria e dell'Impero ottomano, le due potenze che si contendevano il controllo sull'area danubiana fomentarono la contesa tra i discendenti di Dan I, i Dănești, ed i discendenti di Mircea, i Drăculești.[N 1]

Rapidamente scomparso l'erede diretto di Mircea, Mihail I di Valacchia (...-1420), i successori Radu II Chelul (...-1427) ed Alexandru I Aldea (...-1436) si allearono al sultano per avere appoggio contro Dan II di Valacchia (...-1432), spalleggiato dagli ungheresi. Con il regno del voivoda Vlad II Dracul (1436-1447), cui la dinastia dovette il nome, la politica di conciliazione con gli ottomani proseguì ma già gli eredi legittimi di Dracul, Mircea II di Valacchia, crociato a Varna nel 1444, e Vlad III di Valacchia (che ispirò il famoso Dracula di Bram Stoker), contro il quale il sultano Maometto II guidò personalmente una spedizione punitiva nel 1462, iniziarono a distaccarsi dalla linea anti-ungherese filo-ottomana che aveva caratterizzato le prime mosse dei Drăculești.

Il regno di Radu III cel Frumos, figlio di secondo letto di Dracul, riportò la dinastia su linee nettamente filo-ottomane (messo al potere da Maometto II durante la campagna contro Vlad III, Radu sarebbe stato secondo alcuni studiosi addirittura amante del sultano)[2][3] mentre gli stessi Dănești iniziarono a ricorrere all'appoggio della Sublime porta nel tentativo di insediarsi definitivamente quali autocrati di Valacchia con Basarab III Laiotă cel Bătrân e Basarab IV Țepeluș cel Tânăr.

Scomparso Radu III senza eredi maschi, le linee di discendenza della schiatta si ridussero agli eredi di Vlad III e agli eredi di Vlad IV Călugărul, altro figlio di Vlad II.[4]

A partire dal regno di Vlad Călugărul (1481-1495) e, soprattutto, del figlio Radu cel Mare (1495-1508) la linea di condotta ufficiale della dinastia fu apertamente filo-ottomana. La contesa per il potere tra gli eredi, legittimi ed illegittimi, di Radu cel Mare indebolì però enormemente le capacità politico-militari della Valacchia, a tutto vantaggio dei turchi. I discendenti di Vlad III, il figlio Mihnea I cel Rău[5] ed il nipote Mircea III Dracul, proseguirono invece con la politica anti-turca dell'Impalatore, cercando continuamente appoggi in Moldavia e Transilvania. Nel frattempo, il regno di Basarab V Neagoe (1512-1521), segnava l'ingresso della stirpe dei Craiovești nella contesa per il trono valacco.[6]

L'avvento sul trono di Istanbul del sultano Solimano il Magnifico (1520-1566) mutò drasticamente gli equilibri di forze nella zona danubiana. Stroncati in via definitiva gli ungheresi nella Battaglia di Mohács (1526), i turchi misero i Drăculești nella condizione di chiudere la contesa dinastica in seno alla stirpe dei Basarabidi: il 29 agosto 1530, Vlad VII Înecatul, appoggiato da Solimano, stroncò nella Battaglia di Viișoara le forze di Mosè di Valacchia, uccidendo il parente ed estinguendo così la stirpe dei Dănești. Per contro però, Solimano si rivelò ben presto un vicino troppo potente ed invasivo per i voivoda danubiani, come ben testimoniato dalla vita del Drăculești Mircea V Ciobanul (...-1559), messo e rimesso al potere per diretta volontà degli ottomani come un fantoccio.

Parallelamente, gli Asburgo, padroni di ciò che restava del regno ungherese grazie al Trattato di Gran Varadino (1551), si costituirono quali possibili alleati anti-turchi per i Drăculești decisi ad usurpare il trono di qualche parente: su tutti l'esempio di Radu VIII Ilias Haidăul che per due anni (1552-1553) contese il potere allo zio Mircea Ciobanul.

Venuto meno il favore della Sublime Porta a Mihnea II Turcitul (1591), discendente diretto di Vlad Țepeș che arrivò a convertirsi alla fede musulmana nel tentativo di riconquistare l'appoggio dei turchi, il sultano Murad III risolse di pacificare la contesa tra i vari Drăculești per la sovranità sulla Valacchia riconoscendo voivoda nel 1593 Michele il Coraggioso (...-1601), discendente di Radu cel Mare. Michele si alleò però con l'imperatore Rodolfo II d'Asburgo e combatté nella Lunga Guerra (1593-1604) che cercò di ridisegnare gli equilibri di forze tra l'Occidente cristiano e la Sublime porta. Nel 1600, grazie all'intrigo ed alle sue doti di comandante militare, Michele riunì sotto il suo scettro le corone di Valacchia, Transilvania e Moldavia; i tre principati che sarebbero poi confluiti nell'attuale Romania. Divenuto troppo potente, Michele venne assassinato per ordine degli Asburgo nel 1601.[7]

Mentre il trono valacco veniva conteso dalla dinastia moldava dei Movilești ed i principati danubiani venivano invischiati nella Guerra dei Magnati di Moldavia (1593-1617), il figlio di Mihnea II Turcitul, Radu IX Mihnea, riuscì a far rivivere il sogno di Michele il Coraggioso, alternando il dominio sulla Valacchia (1611-1616 e 1620-1623) a quello sulla Moldavia (1616-1619 e 1623-1626). Si trattò però di un raggiungimento effimero, dato che Radu IX dovette sempre il suo potere ad una diretta intromissione della Sublime Porta. I Drăculești, in buona sostanza, non erano più in grado di costituirsi quali sovrani indipendenti della Valacchia senza l'appoggio militare di una delle potenze dell'Europa Orientale: gli Asburgo, i polacchi o i turchi.

L'erede di Radu IX, Alexandru V Coconul, ereditò il regno valacco dal padre nel 1623 e lo tenne fino al 1627; appoggiato dai turchi, fu voivoda di Moldavia nel biennio 1629-1630 e morì ad Istanbul nel 1632. Nel biennio 1658-1659 fu il fratello di Alexandru V, Mihnea III di Valacchia, a reggere il trono valacco con l'appoggio turco. Fu l'ultimo sovrano valacco della stirpe dei Drăculești.[8]

Principi della dinastia Drăculești[modifica | modifica wikitesto]

Lista dei Drăculești succedutisi sul trono di Valacchia.

Voivoda
Vlad II Dracul 1436-1442, 1443-1447; figlio di Mircea cel Bătrân
Mircea II di Valacchia 1442; figlio di Vlad II
Vlad III Țepeș 1448, 1456-1462, 1476; figlio di Vlad II, noto anche come Vlad III Draculea
Radu III cel Frumos 1462-1473, 1474; figlio di Vlad II
Vlad IV Călugărul 1481, 1482-1495; figlio di Vlad II
Radu IV cel Mare 1495-1508; figlio di Vlad Călugărul
Mihnea I cel Rău 1508-1509; figlio di Vlad Țepeș
Mircea III Dracul 1510; figlio di Mihnea cel Rău; suo figlio Petru Șchiopul fu voivoda di Moldavia
Vlad V cel Tânăr 1510-1512; figlio di Vlad Călugărul
Radu V de la Afumați 1522-1523, 1524, 1524-1525, 1525-1529; figlio di Radu cel Mare
Radu VI Bădica 1523-1524; figlio di Radu cel Mare
Vlad VII Înecatul 1530-1532; figlio di Vlad cel Tânăr
Vlad VIII Vintilă de la Slatina 1532-1534, 1534-1535; figlio di Radu cel Mare
Radu VII Paisie 1534, 1535-1545; figlio di Radu cel Mare
Mircea V Ciobanul 1545-1552, 1553–1554, 1558-1559; figlio di Radu cel Mare
Radu VIII Ilias Haidăul 1552-1553; figlio di Radu V de la Afumați
Pătrașcu cel Bun 1554-1558; figlio di Radu VII Paisie
Petru I cel Tânăr 1559-1568; figlio di Mircea V Ciobanul
Alexandru II Mircea 1568-1574, 1574-1577; figlio di Mircea III Dracul
Vintilă di Valacchia 1574; figlio di Pătrașcu cel Bun
Mihnea II Turcitul 1577-1583, 1585-1591; figlio di Alexandru II Mircea
Petru II Cercel 1583-1585; figlio di Pătrașcu cel Bun
Mihai Viteazul 1593-1600; presunto figlio di Pătrașcu cel Bun, primo unificatore dei Principati danubiani
Radu IX Mihnea 1601-1602, 1611-1616, 1620-1623; regnò anche sulla Moldavia dal 1616 al 1619 e dal 1623 al 1626; figlio di Minhea II Turcitul
Alexandru V Coconul 1623-1627; regnò anche sulla Moldavia nel biennio 1629-1630; figlio di Radu IX Minhea
Mihnea III Radu 1658-1659; figlio di Radu IX Mihnea

Note[modifica | modifica wikitesto]

Esplicative[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Piccolomini 1984, p. 229.
    «Ai nostri giorni esistono due fazioni presso i Valacchi: i Dan e i Dracula. Questi ultimi, essendo più deboli e vedendosi continuamente perseguitati in tutti i modi dai Dan, chiesero soccorso ai Turchi e con il loro aiuto militare schiacciarono i Dan e li annientarono quasi del tutto. I Dan si avvalsero dell'aiuto di Giovanni Hunyadi che al tempo regnava sugli Ungheresi; costui, però, non restituì loro i beni ma tenne per sé la gloria e la ricchezza. E, dopo aver strappato le terre dei Dan al dominio dei Turchi, le occupò e le serbò per sé e per i suoi successori come possesso perpetuo.»

Bibliografiche[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giurescu e Giurescu 1976, p. 112.
  2. ^ Calcondila 1958.
  3. ^ Cazacu 2006, p. 163.
  4. ^ Giurescu e Giurescu 1976, pp. 119-201.
  5. ^ Giurescu e Giurescu 1976, pp. 201-207.
  6. ^ Giurescu e Giurescu 1976, pp. 226-232.
  7. ^ (RO) Nicolae Iorga, Istoria lui Mihai Viteazul, Bucharest, Editura Militară, 1968, OCLC 1243864.
  8. ^ Xenopol 1896, pp. 54-56.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  • (GRC) Laonico Calcondila, Αποδείξεις Ιστοριών [Historiarum demonstrationes], a cura di V. Grecu, Bucarest, 1958.
  • (LA) Papa Pio II, Commentarii rerum memorabilium quae temporibus suis contigerunt, post 1464. in BAV, Reg. lat. 1995, ed. Enea Silvio Piccolomini, Papa Pio II, Commentarii, a cura di L. Totaro, Adelphi Classici, n. 47, Milano, Adelphi, 1984.
  • (GRC) Ducas, Storia, post 1462. in BNF MS. Gr. 1310, ed. (LA) Ducas, Historia ovvero Historia turco-bizantina 1341-1462, a cura di Michele Puglia, Rimini, 2008, ISBN 88-8474-164-5.

Studi[modifica | modifica wikitesto]

In italiano
  • Matei Cazacu, Dracula. La vera storia di Vlad III l'Impalatore, Milano, 2006, ISBN 88-04-55392-8.
In altre lingue
  • (EN) Radu R. Florescu e Raymond T. McNally, Dracula: Prince of Many Faces, 1989.
  • (RO) Constantin C. Giurescu e Dinu C. Giurescu, Istoria Romanilor volume II (1352-1606), Bucarest, 1976.
  • (FR) Nicolae Iorga, Histoire des Roumains : volume IV, Les chevaliers, Bucarest, 1937.
  • (RO) Nicolae Iorga, Domni români după portrete și fresce contemporane, Sibiu, 1930.
  • (RO) I. Minea, Vlad Dracul si vremea sa, Iasi, 1928.
  • (EN) Kurt W. Treptow, Dracula : essays on the life and times of Vlad Țepeș, New York, 1991.
  • (EN) M.J. Trow, Vlad the Impaler, Glouchestershire, 2003.
  • (FR) Alexandru Dimitrie Xenopol, Histoire des Roumains de la Dacie trajane : Depuis les origines jusqu'à l'union des principautés : Tome I des origines à 1633, Parigi, Ernest Leroux, 1896.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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