Discussione:Neopaganesimo/Paragrafo storico versione A

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VERSIONE A

Il Paganesimo ha origini molto antiche; la sua comparsa va rintracciata in una fusione tra i sistemi teologici indoeuropei e le tradizioni animistiche preistoriche europee e americane, incentrate sul culto della Dea Madre. Da questa unione ebbero origine le spiritualità tipiche dell'Occidente classico, caratterizzate da confraternite misteriche, fiorente organizzazione sacerdotale e ricche mitologie, metafore simboliche ed etiche della natura profonda del mondo divino nonché spiegazioni ai misteri dell'essenza del cosmo. Con la nascita del Cristianesimo e la sua affermazione, ebbe inizio il sistematico declinare di tutte le religioni pagane, al quale contribuirono una serie di editti imperiali soppressivi [1][2][3][4], di cui i più mirati furono quelli emanati dall'imperatore Teodosio I, ovvero l'editto di Tessalonica del 380 e i decreti teodosiani del 391 o 392 Con la nascita del cristianesimo e la sua progressiva e costante affermazione ebbe inizio il graduale declino del paganesimo. A fine IV secolo l'editto di Tessalonica (380) e soprattutto i decreti teodosiani (391-392), emanati da Teodosio I, imposero in maniera totale e definitiva il cristianesimo come religione di stato, provocando di fatto lo smembramento di tutte le religioni pagane. Spesso furono compiute anche manovre volte a screditare la religiosità originale, su cui da secoli si basava tutto il pensiero scientifico, sociale e filosofico dell'Occidente [5], le quali finirono con il destabilizzare il Paganesimo dall'interno, provocandone successivamente il collasso. [6][7] La predicazione cristiana, sia a livello popolare che accademico, mirava a identificare nei culti pagani manifestazioni demoniache e si operò per contrastarli. Sebbene pronta ad accogliere elementi positivi della tradizione classica (in particolare la filosofia neoplatonica), rienterpretandoli in funzione della propria fede, la tradizione cristiana respinse con forza tutti gli elementi pagani che giudicava appunto di origine demoniaca. Si assistette così a una sistematica distruzione delle opere d'arte, in particolare scultoree, raffiguranti le divinità. I sovrani cristiani, a volte incoraggiati da carismatici esponenti della prima Chiesa procedettero con la destituzione o distruzione di molte organizzazioni pagane, templi, accademie filosofiche, nonché in certi casi con l'eliminazione di opere artistiche e letterarie. [8][9] Questo il caso di molte statue rappresentanti le divinità, che dalle comunità cristiane venivano viste come simulacri del demonio. Molte raffigurazioni sacre vennero per questo motivo distrutte. Tra il IV e il V secolo, consolidatasi la tradizione cristiana e pressoché estirpata la già non centralizzata istituzione pagana, si affermò la tendenza della conversione in chiese dei luoghi di culto non cristiani, o almeno di quelli che erano sopravvissuti alle demolizioni dei periodi precedenti; un celebre esempio ne è il Partenone. Gli agiografi cristiani realizzarono scritti in cui venivano esaltate le gesta della Chiesa e del popolo cristianizzato, spesso sottolineandone la dibattibile vera o presunta condizione di vittime (esempi di questo atteggiamento sono rintracciabili in alcuni episodi, come in quello della distruzione del Serapeo, di altri importanti templi, e in quello dell'eliminazione della filosofa Ipazia [10][11]) , in contrapposizione ai pagani, dipinti come gente barbara e violenta. Secondo alcune fonti [richiamarle qui] anche la distruzione della Biblioteca di Alessandria proverebbe questo, nonostante altre testimonianze (Plutarco, Vita di Cesare 49.3) sostengano che non venne distrutta per mano cristiana. Secondo questi ultimi l'equivoco nascerebbe dalla presenza nel Serapeo di una biblioteca più piccola, una sorta di sala di lettura pubblica, che invece i primi farebbero coincidere con la piu' famosa biblioteca. Parallelamente alla chiusura dei templi e dei centri pagani su ordine imperiale, il Cristianesimo favorì incrinature e deformazioni degli aspetti teologici e filosofici del Paganesimo, presentandolo come un insieme di illogiche superstizioni e miti senza significato, sebbene tendesse anche ad assimilarne aspetti perché li riteneva positivi o in modo da agevolare la sovrascrittura della propria dottrina a quelle preesistenti. [12][13]

Giuliano (360 - 363), imperatore che tentò di riformare il Paganesimo durante le soppressioni.

Esempi di quest'ultima tendenza sono la data del Natale, fatta coincidere con la festa del Sole Invitto, con le celebrazioni del solstizio e con la festa del dio Mitra [14]; il culto della Madonna, spesso considerato una continuazione del culto di Iside e del femminino sacro in generale (una forte similarità è rintracciabile anche nell'iconografia); il culto dei santi, i quali spesso furono figure appositamente costruite che tendevano ad assimilare funzioni e aspetti delle antiche divinità (ad esempio la dea irlandese Brigida, fu trasformata dai primi missionari cristiani nella figura di Santa Brigida), in modo da operare uno slittamento del culto pagano al culto di tali figure, in seguito aspetto principalmente cattolico [15]; e infine anche molti aspetti della mitologia legata alla vita di Gesù, in cui sono evidenti dei rimandi ai miti di antichi dèi pagani, quali Osiride e Horus, il già citato Mitra e Odino. [16][17][18]

«Sotto il mio regno i pagani potranno tenere nuovamente i loro incontri, e offrire preghiere secondo il loro uso. Nel futuro tutte le genti vivranno in armonia, l'uomo sarà guidato dal pensiero e dalla razionalità; non dalla violenza, dagli insulti e dalle punizioni corporali.»

Un solo imperatore, Giuliano [19][20], dopo l'abilitazione del Cristianesimo voluta da Costantino [21], tentò di riproporre il Paganesimo in forma di religione organizzata in un periodo in cui il Cristianesimo era ormai affermato. [1][22] Originariamente cristiano, Giuliano si convertì al sistema religioso pagano, venne iniziato a molti alti misteri (tra cui i misteri eleusini) ed anche al Mitraismo, religione che — insieme al Cristianesimo — stava proliferando nell'impero. Giuliano diede al Paganesimo il nome di Ellenismo (nell'antichità le religioni pagane non ebbero mai un nome ufficiale); tentò di organizzarlo in modo simile al Cristianesimo, con un'istituzione centrale e un atteggiamento universalistico. Realizzò anche alcune opere letterarie nelle quali si esprimeva sull'atteggiamento aggressivo assunto da certe comunità cristiane [23][24][25] e operava un confronto tra le due religioni antagoniste, difendendo il Paganesimo e sostenendone la profondità spirituale. Come altri alcuni grandi pensatori del passato anche Giuliano definì il Paganesimo come la religione della natura [26], della ragione e della logica; in confronto al Cristianesimo, religione teoetotomica [27], contro natura [28], illogica [29] e unicamente fideistica. [30] Fu un imperatore illuminato: voleva innanzitutto la pace dell'impero, la quale passava attraverso la sconfitta di ogni forma di corruzione sociale. Non si dedicò solo alla restaurazione del Paganesimo ma legittimò anche l'Ebraismo e tutte le nuove correnti cristiane che la Chiesa aveva condannato come eretiche. Recatosi sul luogo dove un tempo sorgeva l'antico Tempio di Gerusalemme, ne ordinò la ricostruzione, che tuttavia non fu mai portata a termine. Il progetto di Giuliano non ebbe alcun esito, innanzitutto a causa del breve periodo di tempo durante il quale l'imperatore rimase in carica, in secondo luogo per l'opposizione della Chiesa alle riforme proposte dall'imperatore. Oltre a mostrare a volte intolleranza, il Cristianesimo mise in luce anche una certa misoginia, manifestatasi poi nel corso della storia [31] — la quale fu anche di sfondo alla sanguinolenta esecuzione della filosofa Ipazia. Le origini dell'odio verso la donna sono probabilmente da ricondurre alle ideologie diffuse tra i popoli mediorientali — tra i quali il Cristianesimo nacque —, o forse più concretamente al radicato culto del femminino sacro, e quindi alla particolare devizione nei confronti delle figure divine femminili da parte delle comunità pagane. Questo legame tra la sfera numistica e il femminile — dimostrandosi difficile da estirpare — rappresentò un problema consistente per la diffusione della religione cristiana, sebbene questa stessa, come già affermato, assimilò il culto della divinità femminile identificandola con la Madonna. Aspetti misogini del Cristianesimo si manifestarono in particolare durante il Medioevo, con la persecuzione delle cosiddette streghe, in realtà donne sole, levatrici o anziane; in certi casi si trattava anche di donne adepte ai nuovi culti esoterici diffusi sotterraneamente in epoca medievale, e definiti dalle autorità ecclesiastiche come stregoneria.

Referenze

  1. ^ a b Luce di Strega - dal Paganesimo al Cristianesimo
  2. ^ Dada Guide - Cristianesimo e Paganesimo celtico in Scozia

    «Il rapporto della Chiesa celtica con il Paganesimo fu soprattutto di intolleranza.»

    «Sono proibite le offerte agli alberi, alle pietre, alle fontane e ai crocicchi, l'accensione in questi luoghi di fuochi o candele e l'enunciazione di formule incantatorie a essi indirizzate, come è proibita la venerazione di alberi, boschetti, pietre, fiumi e pozzi. Non bisogna chiamare signori né il Sole né la Luna. Non vanno praticati magia e divinazione, salti e danze, canti e cori dei pagani, vale a dire i loro culti orgiastici. Coloro che suscitano tempeste non devono esercitare la loro arte diabolica.»

  3. ^ Maat - gli editti edi Teodosio contro la religione tradizionale
  4. ^ The Pagans and the early Christians, su geocities.com (archiviato dall'url originale).
  5. ^ Il Plotinismo - l'ultima filosofia pagana
  6. ^ Repressione e plagio della cultura ellenistica in Occidente: la fine del Paganesimo per decreto imperiale cristiano
  7. ^ Dal politeismo al monoteismo - di Mario Alighiero Manacorda
  8. ^ Antichristian Domain - l'innalzamento della croce sopra rovine e cadaveri

    «La distruzione dei templi si verificò prevalentemente non per mezzo degli organi del governo imperiale, bensì ad opera della popolazione cristiana.»

    «Sono stati adorati come santi persino incendiari e ladri come Martino di Tours, Teodoro di Amasea o Carterio. Il numero dei martiri pagani fu particolarmente elevato in Egitto e in Gallia.»

    «Santissimo imperatore, tali cose devono essere estinte e annientate dalle fondamenta, affinché questo pernicioso ed erroneo vaneggiamento non contamini oltre il mondo romano, affinché queste usanze scellerate e pestifere non si rafforzino, affinché sulla terra non domini più a lungo qualunque cosa cerchi di corrompere un uomo dedito a Dio.»

    «Quando il male è incancrenito si usano il fuoco ed il ferro.»

    «Egli comanda di non risparmiare né il figlio né il fratello, e lascia che la spada della vendetta passi attraverso le membra dell'amata consorte. Anche l'amico egli perseguita con sublime severità e l'intero popolo viene armato per dilaniare i corpi degli scellerati. Anzi, la distruzione viene perseguita anche per intere città, qualora siano state sorprese in tale empietà; affinché la vostra cura ben apprenda tutto questo, io voglio presentare il giudizio della legge quale fu ordinata.»

    «Essi danno l’assalto ai templi, carichi di legna o armati di pietre e spade, alcuni senza nulla, solo con mani e piedi. Poi, quasi si trattasse di beni senza padroni, abbattono i tetti, demoliscono i muri, rompono i simulacri degli dèi, frantumano gli altari. Ai sacerdoti rimane solo la scelta fra silenzio e morte; distrutto un primo tempio, si precipitano contro un secondo e un terzo, accumulando trofei su trofei, in sfregio alla legge.»

    «Noi ordiniamo che tutti i templi, che siano ancora intatti, debbano essere abbattuti per ordine del personale governativo, e che questi luoghi debbano essere purificati con l’innalzamento del segno della venerabile religione cristiana.»

  9. ^ Clerofobia - trattazione su Storia criminale del Cristianesimo
  10. ^ Amnesia Vivace - antica luce di sapienza femminile: Ipazia di Alessandria

    «Ma su Ipazia e sull’intera umanità si abbatté la più grossa delle sventure: l’ascesa al potere della Chiesa e il patto di sangue stipulato da questa con l’impero romano agonizzante. Tale situazione — oltre alla soppressione del Paganesimo — prevedeva l'eliminazione delle biblioteche, della scienza e degli scienziati, l’annullamento del libero pensiero e della ricerca scientifica (nei concili di Cartagine, infatti, fu proibito a tutti — vescovi compresi — di studiare Aristotele, Platone, Euclide, Tolomeo, Pitagora). Alla donna doveva essere impedito l’accesso alla religione, alla scuola, all’arte, alla sapienza.»

  11. ^ Teorici - Ipazia, martire del fanatismo cristiano
  12. ^ La nascita del Cristianesimo - culti e poteri
  13. ^ Was the New Testament influenced by Pagan philosophy?
  14. ^ Riflessioni - radici pagane del Natale
  15. ^ Real Magick - the Pagan origins of Christian mythology
  16. ^ Akkuaria - come Gesù è stato divinizzato
  17. ^ The historical Jesus and the mythical Christ
  18. ^ Religious Tolerance - parallels between Jesus and Horus, an Egyptian god
  19. ^ Maat - Giuliano: imperatore filosofo religioso
  20. ^ Flavius Clauduis Iulianus - Giuliano l'Apostata
  21. ^ La svolta costantiniana
  22. ^ Rifondazione politeistica di Giuliano: la difesa delle religioni pagane
  23. ^ Christianity and violence
  24. ^ Christian violence: early history
  25. ^ Violence in Christian theology
  26. ^ [www.fortunecity.com/victorian/muses/305/echris.htm Christianity, nature and Nordic religion]
  27. ^ Antichristian Domain - Cristianesimo e sesso
  28. ^ Antichristian Domain - l'avversione dei cristiani contro la natura
  29. ^ Christian bigotry
  30. ^ Christianity and the suppression of Greek rationalism, su geocities.com (archiviato dall'url originale).
  31. ^ Antichristian Domain - le donne e il Cristianesimo

    «Le donne servono soprattutto per soddisfare la libidine degli uomini.»

    «Il sesso femminile è debole e sventato. Le donne giungono alla salvezza solo tramite i figli.»

    «La donna è un essere inferiore, che non fu creato da Dio a Sua immagine. Secondo l’ordine naturale, le donne devono servire gli uomini.»

    «Il valore principale della donna è costituito dalla sua capacità di partorire e dalla sua utilità nelle faccende domestiche.»

    «La donna è un errore della natura [...] con la sua eccessiva secrezione di liquidi e la sua bassa temperatura essa è fisicamente e spiritualmente inferiore [...] è una specie di uomo mutilato, fallito e mal riuscito [...] la piena realizzazione della specie umana è costituita solo dall’uomo.»

    «Un feto maschile diviene un essere umano dopo 40 giorni, uno femminile dopo 80 giorni. Le femmine nascono a causa di un seme guasto o di venti umidi.»