Discussione:Capra (famiglia)
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Voce Capra e tagli spropositati
[modifica wikitesto]- Penso che l'utilità di inserire voci dedicate alle famiglie che hanno contribuito alla storia europea non risieda tanto nella presenza di personaggi di grande rilievo appartenenti alla famiglia stessa ma piuttosto dei rapporti che "la famiglia", intesa come importante "soggetto storico", ha intrattenuto in un più ampio contesto socio culturale: legami famigliari, archivi, epistolari, testamenti, committenze artistiche e, quando esiste, eventuale continuità di una tradizione privata capace di interessare un vasto pubblico. Nella brutale eliminazione di gran parte del mio lavoro storico genealogico su questa famiglia sono stati eliminati personaggi come: Paolo Almerico Capra (1508-1580) che commissionò ad Andrea Palladio la celebre Villa Almerico Capra, Giulio Barbaran nipote di Maddalena Capra, che fece costruire la villa Capra-Barbaran a Santa Maria (Camisano Vicentino), Marzio Capra, che commissionò a Girolamo Albanese nel 1645 la Cappella Gentilizia di Villa Almerico Capra, Giulio Capra, che commissionò ad Andrea Palladio un palazzo in Stra’ Grande, la principale arteria di Vicenza. Sono stati anche eliminati personaggi che ebbero importanti rapporti storici con la famiglia Capra come: il Doge Francesco Donà, Sperone Speroni padre di Diamante moglie di Antonio Capra, Alessandro Farnese, Carlo Emanuele I di Savoia, Fedele Lampertico Famiglie imparentate con i Capra come: Da Mosto, Da Porto, Papafava.Thiene, Memmo, Buzzaccarini, Farnese, Valmarana, Querini Savoia, Bassani Suardi (famiglia), Bissari , Marzotto, Trissino (famiglia)--granet 15:38, 2 mag 2013 (CEST)
- Fras.Sist. (msg) ha scritto in Discussioni utente:Luigi_Granetto: Anzitutto una nota: Paolo Almerico non faceva parte della famiglia Capra; era un canonico, pertanto un sacerdote, appartenente alla famiglia Almerico; la villa che fece commissionare fu comprata dai Capra sul finire del Cinquecento, mentre era ancora in costruzione (vedi qui). Detto questo, non sono d'accordo. Wikipedia non è un enciclopedia nobiliare o un repertorio genealogico e sono dell'opinione che una casata si distingua per le personalità che ha dato, non per i meri rapporti di parentela (o per aver costruito una villa o la cappella di una villa; hai idea quante costruzioni del genere ci siano in Veneto?). Da rivedere anche il tuo ricorso alla bibliografia, che ritengo eccessivo: non è possibile riportare qualsiasi pubblicazione citi, anche in poche righe, l'oggetto della pagina. Comunque, se non sei d'accordo, credo sia abbastanza inutile limitarci a un botta-e-risposta fra di noi e ti consiglierei di chiedere altri pareri al progetto:storia di famiglia. --Fras.Sist. (msg) 18:58, 2 mag 2013 (CEST)
- Paolo Almerico (1514-1589), da molti storici chiamato anche Paolo Almerico Capra, era figlio di Domenico e di Elisabetta da Porto nipote di Leonardo Da Porto, la cui figlia aveva sposato Marco Capra che con il fratello Odorico comprò nel 1591 Villa Almerico Capra dal cugino Virginio Bartolomeo Almerico figlio del canonico Paolo Almerico (1514-1589) e da Laura Da Mosto. Parlare della famiglia Capra senza citare questo strano umanista canonico che ebbe tre figli appare abbastanza bizzarro. Come bizzarra appare la tua idea di raccontare la storia solo attraverso i personaggi più in vista escludendo l'importanza dei rapporti di potere indagabili fra le parentele di famiglie nobili e non.
--granet 12:12, 3 mag 2013 (CEST)
- Post Scriptum, Fras.Sist. (msg) se sei così convinto della poca importanza delle genealogie e dell'inutilità storica di indagare i rapporti di potere dipendenti dalle parentele fra le famiglie perché non applichi questo tuo convincimento alle seguenti famiglie: Agnelli, Pirelli, Marzotto, Guicciardini, Morosini. --granet 13:41, 3 mag 2013 (CEST)
- Paolo Almerico faceva di cognome Almerico appunto. I Capra e gli Almerico sono due famiglie distinte, entrambi nobili vicentine, e lo dimostrano le fonti che ti cito di seguito:
- Nuovo dizionario geografico universale statistico-storico-commerciale, p. 1952
- Scheda su Villa Capra dal sito dell'Istituto Regionale Ville Venete (non riesco a linkarti il pdf direttamente, devi cercarlo nel catalogo).
- Il Forestiere istrutte nelle Cose più rare di Architettura e di alcune... di Ottavio Bertotti Scamozzi, p. 32
- Civiltà delle ville venete di Michelangelo Muraro e Paolo Marton, p. 284 (in questo volume c'è scritto esplicitamente che, benché l'edificio sia spesso ricordato come "villa Capra" fu in realtà frutto del genio di Paolo Almerico)
- History and culture in Italy di John Hendrix, p. 214
- Se tu hai delle fonti affidabili e precise che provano il contrario, sarò felice di proseguire la discussione. Quanto al resto, parlane direttamente al progetto. --Fras.Sist. (msg) 14:33, 3 mag 2013 (CEST)
- Paolo Almerico faceva di cognome Almerico appunto. I Capra e gli Almerico sono due famiglie distinte, entrambi nobili vicentine, e lo dimostrano le fonti che ti cito di seguito:
- Post Scriptum, Fras.Sist. (msg) se sei così convinto della poca importanza delle genealogie e dell'inutilità storica di indagare i rapporti di potere dipendenti dalle parentele fra le famiglie perché non applichi questo tuo convincimento alle seguenti famiglie: Agnelli, Pirelli, Marzotto, Guicciardini, Morosini. --granet 13:41, 3 mag 2013 (CEST)
- I Capra e gli Almerico sono due famiglie distinte ma imparentate: la vendita di Villa Almerico Capra fu un fatto di famiglia. Marco e Odorico comprarono la villa per aiutare il cugino Virginio Bartolomeo Almerico a risolvere i suoi ingenti problemi finanziari. Come vedi la genealogia e i rapporti di parentela sono importanti per comprendere i fatti storici. Tieni conto che questa vendita fu poi uno dei motivi per la faida fra i Da Porto e i Capra che insanguinò Vicenza.--granet 15:04, 3 mag 2013 (CEST)