Dedicated Follower of Fashion/Sittin' on My Sofa

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Dedicated Follower of Fashion
singolo discografico
ArtistaThe Kinks
Pubblicazione25 febbraio 1966
Durata6:04
GenereRock
EtichettaPye Records (7N 17064)
Reprise Records
ProduttoreShel Talmy
Registrazione2 febbraio 1966; Pye Studios (No.2), Londra
Noten. 36 Bandiera degli Stati Uniti
n. 4 Bandiera della Gran Bretagna
n. 1 Bandiera dei Paesi Bassi
n. 1 Bandiera della Nuova Zelanda
The Kinks - cronologia

Dedicated Follower of Fashion/Sittin' on My Sofa è il decimo singolo discografico del gruppo rock britannico The Kinks, pubblicato nel Regno Unito nel 1966.

Dal punto di vista musicale, essa e A Well Respected Man segnarono un punto di svolta nello stile dei Kinks, virando verso un gusto prettamente britannico per il music hall e distanziandosi dal rhythm and blues americano degli inizi, che aveva ispirato canzoni come You Really Got Me.[senza fonte]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Dedicated Follower of Fashion – 2:59 (Ray Davies)
  2. Sittin' On My Sofa – 3:05 (Ray Davies)

Durata totale: 6:04

I brani[modifica | modifica wikitesto]

La canzone tratta dei fanatici seguaci della moda dell'epoca e della cultura mod in generale. Nella metà degli anni sessanta, l'industria della moda in Gran Bretagna stava attraversando un periodo di grande successo, facendosi sempre più originale ed audace, e guidando la cultura giovanile della Swinging London. Boutique come Biba, stilisti quali Mary Quant (l'ideatrice della minigonna), e personalità televisive alla moda come Cathy McGowan venivano celebrati più delle stelle del cinema.

La moda cambiava velocemente, e i negozi di Carnaby Street facevano affari d'oro assecondando le smanie dei clienti nella richiesta del capo all'ultimo grido. Ray Davies notò tutto questo e volle mettere in satira "le vittime della moda", creando un personaggio ipotetico di un dandy superficiale letteralmente ossessionato dall'essere alla moda.[1]

Nel 1999 il titolo della canzone è stato usato ironicamente da Holly Brubach, giornalista di moda del The New Yorker e di altre importanti testate di settore, come titolo per la sua raccolta di saggi[2].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicata su 45 giri, la canzone arrivò alla quarta posizione della classifica britannica dei singoli, piazzandosi inoltre in vetta alle classifiche nei Paesi Bassi e Nuova Zelanda. Negli Stati Uniti, tuttavia, faticò ad entrare nella Top 40, raggiungendo solo la posizione numero 36.[3] Nel 1966, il testo di Dedicated Follower of Fashion valse a Ray Davies il premio Ivor Novello Award come compositore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ John Gilliland, Show 38 - The Rubberization of Soul: The great pop music renaissance. [Part 4] : UNT Digital Library (audio), su Pop Chronicles, Digital.library.unt.edu, 1969. URL consultato il 28 aprile 2011.
  2. ^ Holly Brubach, A dedicated follower of fashion, London, Phaidon Press, 1999, ISBN 0-7148-3887-X.
  3. ^ Chart positions Archiviato il 6 febbraio 2009 in Internet Archive., at kinks.it.rit.edu, retrieved 3 maggio 2007.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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